La minoranza per protesta fa mancare il numero legale

Manca il numero legale,  tre consiglieri di minoranza abbandonano per protesta l’aula, per la votazione sulle modifiche al regolamento per l’applicazione dell’imposta di soggiorno. Se ne riparlerà domani sera quando per mantenere in vita la seduta è necessaria la presenza di dodici consiglieri.

Passa invece a maggioranza l’emendamento su alcune modifiche al regolamento a firma dei consiglieri di maggioranza.

Presenti diciannove consiglieri (in secondo appello), presiede il vice presidente Michele Polino, il civico consesso si apre con un intervento del consigliere Giovanni Scucces che chiede alla presidenza del consiglio comunale un chiarimento in ordine alla delibera sulle consulte che da qualche tempo non risulta inserita all’odg del civico consesso.

Invita il presidente a monitorare la situazione e capire gli sviluppi dell’atto.

l consigliere Giuseppe Stracquadanio chiede di sapere che fine ha fatto il piano Dehors.

Il consigliere Vito D’Antona valuta che il consiglio deve essere posto nella condizione di discutere sulla delibera della Corte dei Conti che boccia il ricorso del Comune di Modica. Chiede di mettere all’ordine del giorno la sentenza emessa dalle sezioni riunite della magistratura contabile.

Il consigliere Andrea Rizza aveva chiesto se fosse pronta la relazione dell’avvocato difensore sulla sentenza della Corte dei conti così come era stato richiesto dall’opposizione.

L’assessore al centro storico, Giorgio Belluardo, replica che sul piano dei Dehors l’amministrazione si sta confrontando sul tema e nei prossimi giorni l’argomento sarà pronto per essere inserito in consiglio.

Il consiglio affronta il punto relativo alle modifiche del regolamento per l’applicazione dell’imposta di soggiorno.

Il Sindaco, Ignazio Abbate, illustra le modifiche sostenendo che l’ufficio tributi avrà la possibilità di applicare il regolamento relativo alla tassa di soggiorno adeguandolo alle problematiche emerse che fanno riferimento alla sua concreta applicazione.

Si è valutato opportuno stilare una modifica su tutto ciò che poteva essere adeguato per superare le difficoltà operative emerse nel corso degli anni sull’applicazione della tassa di soggiorno. Ci sono modifiche tecniche ma anche politiche.

L’amministrazione e la maggioranza hanno avuto modo di dialogare con gli operatori attraverso un confronto sulle modifiche che si vogliono apportare al regolamento.

Un emendamento sarà presentato dalla maggioranza e che contiene le modifiche che saranno illustrate dal consigliere Giovanni Cappello Rizzarello.

Lo scopo è quello di adeguare la tassa di soggiorno alle problematiche sorte nel corso di queste anni.

La PO Giovanni Blanco precisa che le modifiche riguardano la rimodulazione delle categorie sulle sanzioni per quanti non intendessero corrispondere l’ imposta, sulla comunicazione e sul versamento all’Ente da parte delle imprese dell’imposta stessa.

La consigliera Carmela Minioto presidente della quarta commissione sostiene che è stato fatto un lavoro di confronto con la PO; particolare attenzione è stata data ai diversamente abili e all’accompagnatore che sono esenti della tassa, una stretta sulle modalità di pagamento della tassa. Il parere sia della prima e della quarta commissione è stato favorevole.

Il consigliere Cappello Rizzarello illustra l’emendamento della maggioranza. La prima riguarda l’esenzione per i minori di anni quattordici da sostituire con i soggetti minori di anni diciotto come previsto oggi dal regolamento; esenzione per i cittadini di età superiore ai settanta anni e che queste modifiche entreranno in vigore dal primo gennaio del 2018.

Il consigliere Giovanni Scucces rileva che gli emendamenti vanno presentati cinque giorni prima del consiglio come ha sostenuto il segretario generale in altre occasioni e chiede se è possibile votare questo emendamento presentato così in aula.

La consigliera Ivana Castello fa riferimento all’art. 10 comma 9 del regolamento, con il quale è destinato al consorzio il novanta per cento degli introiti della tassa di soggiorno come recita la convenzione e si chiede del come mai oggi si voglia modificare tale decisione e capirne perché.

Il consigliere Vito D’Antona rileva che l’imposta di soggiorno al 90 per cento deve andare al consorzio come recita la convenzione tra ente e consorzio stesso e ciò non può modificarsi se contestualmente non si registra una modifica del regolamento che deve essere da subito adeguato.

Non si può, infatti, cambiare una delibera del 15 febbraio del 2013 che decide quanto sostenuto dal consigliere D’Antona.

Rileva che dal punto di vista politico ci sono problemi con il consorzio; è stato detto che non ha presentato progetti e continua a gestire le somme della tassa di soggiorno. Quello che si vuole fare oggi è illegittimo rispetto alla convenzione che è operante in ordine ai diritti e ai doveri delle parti.

Il consorzio è una società e non potrebbe essere privata dall’introito previsto.

Valuta che la tassa di soggiorno è un prelievo coattivo, è un tributo, cui il turista non si può sottrarre. Non può rifiutarsi di pagarla così come invece previsto dalle modifiche del regolamento dove in assenza di pagamento si potrà firmare un modulo peraltro senza sanzione visto che sino a dodici euro non potrà formalizzarsi una cartella esattoriale.

Il Consorzio è svuotato di contenuto e non è posto nella possibilità di poter operare e non c’è più certezza che la tassa possa essere pagata e questo mette in discussione anche il piano di equilibrio, dove la tassa è prevista. Se non si vuole pagare la tassa di soggiorno si faccia, ma in un altro modo. In questo modo la tassa non è più un’imposta ma è un contributo.

La consigliera Ivana Castello sottolinea come in una precedente interrogazione aveva denunciato il fatto che il sindaco aveva finanziato  un’estate modicana con i fondi del Consorzio del turismo e non poteva farlo. Le modifiche questo punto, rileva la consigliera saranno utili a sanare le vecchie situazioni.

A questo punto la presidenza invita a una sospensione dei lavori al fine di consentire al segretario generale di approfondire la materia.

Alla ripresa dei lavori sono presenti sedici consigliere, il segretario generale dopo essersi confrontato con la PO non riesce a capire perché si sollevano dei dubbi in ordine alla natura del tributo: il cittadino che non intende pagarlo sarà sottoposto a sanzione.

La PO, Giovanni Blanco precisa che tutto ciò che viene recuperato in più in ordine all’inevaso a chi non ha ottemperato si riserva di trasferirla al consorzio o a gestirla direttamente.

La quota del novanta per cento a beneficio del Consorzio del Turismo segue le regole della convenzione. Il consigliere Vito D’Antona chiede di sapere a questo punto quanto è l’evasione dell’imposta di soggiorno, chi non ha pagato l’impresa o l’ospite. Dichiara che ha il sospetto che ci possano essere situazioni non chiare che non emergono e che c’è il tentativo di coprire qualcosa.

Sono stati fatti i rendiconti visto che si tratta di somme dell’erario?

Il sindaco Abbate rileva che il consigliere D’Antona pensa di tutto compreso il sospetto di operazioni occulte.

L’attività messa in campo dal comune di Modica sul piano della denuncia sui mancati versamenti è rendicontata dall’attività emersa dall’informazione riportata dai media.

Un’attività messa in campo in uno con la Guardia di Finanza: ci sono attività che si sono adeguate e mentre altre no. Ci sono ancora indagini in corso su questo versante.

Poi c’è un’iniziativa politica che riguarda l’impossibilità di alcuni ospiti a pagare la tassa di soggiorno così come riferito da alcune imprese ricettive. Si sta cercando quindi di trovare una soluzione a casi di questo tipo e regolamentare questo aspetto della materia. Non trova nulla di occulta o di nascosto.

Le modifiche del regolamento nascono da un confronto con la categoria rispetto ai limiti che sono emersi dal regolamento in atto.

La minoranza (consiglieri D’Antona, Castello e Spadaro) propone due emendamenti che propone di abrogare la modifica del regolamento contenuta nei comma 4 e 5 dell’art 7 ( il gestore è tenuto a far compilare all’ospite, in caso di rifiuto di versamento dell’imposta, un apposito modello e trasmetterlo al competente ufficio comunale entro tre giorni lavorativi dal giorno del rifiuto e che in caso di rifiuto della compilazione del modello, il gestore segnala l’inadempienza compilando apposito modello e lo trasmette al competente ufficio comunale entro tre giorni lavorativi dal giorno del rifiuto). Il secondo emendamento è quello di abrogare la proposta contenuta nei commi 8 e 9 dell’art 10 (le somme introitate dal Comune comprensive di sanzioni, interessi e ogni altro onere accessorio a seguito di attività di sollecito e di accertamento dell’imposta di soggiorno, saranno incamerare integralmente (100%) nelle casse comunali e che l’amministrazione comunale si riserva la facoltà di disporre – per la minoranza è invece un obbligo atteso che la convenzione non dà facoltà ma obbliga l’amministrazione a versare il 90 per cento dell’introito – delle somme di cui al precedente comma 8 assegnandole al Consorzio degli operatori turistici della Città di Modica, nella misura del 90 per cento per finanziare iniziative di cui all’art 3 del presente regolamento).

Il segretario generale sulla proposta di emendamento della minoranza esprime parere negativo sulla regolarità tecnica e contabile in quanto non si propine alternativa nel caso in cui l’ospite non versa l’imposta di soggiorno facendo venire meno ogni possibilità di monitoraggio dell’eventuale inadempimento che è un fatto essenziale alla gestione dell’imposta stessa.

Il parere sul secondo emendamento è invece positivo perché bisogna operare una netta distinzione tra l’imposta e la sanzione e oneri accessori: per la prima può essere decisa la destinazione per la seconda (sanzioni e oneri accessori), l’introito va riservato comunque al Comune per definizione.

È chiesta e ottenuta dalla minoranza una sospensione per esaminare il parere fornito.

Alla ripresa dei lavori presenti sedici consiglieri il consigliere Vito D’Antona contesta il parere in ordine alle procedure nel caso di chi non intende pagare l’imposta di soggiorno.

La tassa è inserita nella fattura o nella ricevuta: somma che deve confluire nelle casse dell’ente.

La formulazione del parere non è utile a superare il problema perché affronta altre questioni.

L’elenco delle persone che non pagano non può esistere. Rispetto al parere espresso si deve spiegare perché un contribuente che non vuole pagare c’è un esattore che nei fatti rinuncia a farsi pagare la tassa di soggiorno lasciando libero l’ospite di riempire un modulo.

La consigliera Ivana Castello rileva che il parere positivo del segretario sul secondo emendamento pone la necessità di una variazione della convenzione tra ente e consorzio.

L’emendamento della maggioranza è votato favorevolmente con dodici voti e quattro contrari.

Sul secondo emendamento il presidente Polino dichiara che è acquisito agli atti in quanto improponibile alla votazione in quanto gli emendamenti sono considerati unici e quindi con parere negativo per la regolarità tecnica e contabile.

Per protesta la minoranza lascia l’aula facendo cadere il numero legale sulla votazione dell’intera delibera sulle modifiche del regolamento per l’applicazione dell’imposta di soggiorno.

La seduta, a questo punto, è aggiornata a domani alle ore 19,30.

 

 

L’Ufficio Stampa

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