Possibile l’adesione con la racconta di firme
La segreteria generale dell’Ente informa che è possibile la raccolta delle firme relativa all’adesione al Progetto di Legge di Iniziativa Popolare che prevede l’introduzione dell’art. 293-bis del Codice penale. Si tratta di norma contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti in uno all’introduzione del comma 1 bis dell’art. 2 del D.L. 122/93 convertito in Legge 205/93 (misure in materia di discriminazione raziale, etnica e religiosa).
La raccolta delle firme può essere effettuata all’ufficio elettorale e alla segretaria comunale, dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 ed il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle ore 17.30.
Proposta di legge di iniziativa popolare antifascista
“Progetto di legge di iniziativa popolare ai sensi dell’articolo 71, secondo comma, della Costituzione e della legge 25 maggio 1970, n. 352:
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Art.1.
1. Nel capo II del titolo I del libro secondo del codice penale, dopo l’articolo 293 aggiunto il seguente:
“Art. 293-bis“ (Propaganda del regime fascista e nazifascista). Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi eversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. -
La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici La pena di cui al primo comma è altresì aumentata di un terzo se il fatto è commesso con modalità ed atti espressivi dell’odio etnico o razziale.
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All’articolo 5, primo comma, della legge 20 giugno 1952, n. 645, le parole «sino a» sono sostituite dalle seguenti: «da sei mesi a».
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Art.2
Al Decreto Legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito in Legge 25 giugno 1993, n. 205, recante Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa all’art. 2 dopo il comma 1 aggiungere il seguente”1-bis. Qualora in pubbliche riunioni di cui al comma 1, l’esposizione riguardi emblemi o simboli riconducibili al partito fascista o al partito nazionalsocialista tedesco, la pena di cui all’art. 2 comma 1, è aumentata del doppio.
L’Ufficio Stampa