La prima conferenza di servizio del Distretto 45 fissa le linee di programmazione partecipata

 

Un avviso pubblico per individuare le persone diversamente abili, così come previste dalla legge, che hanno diritto a beneficiare delle provvidenze del “Dopo di Noi”.

La sintesi è stata condivisa al termine della 1^ Conferenza di servizio del Distretto socio sanitario n° 45 che si é tenuta nella sala consiliare “Paolo Garofalo” di palazzo San Domenico al fine di adottare una programmazione partecipata del progetto  “Dopo di Noi”.

La legge, che fa riferimento al “Dopo di Noi”, disciplina in materia di assistenza a favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.

“Il confronto è stato molto importante, commenta l’assessore ai Servizi Sociali, Rita Floridia, perché è servito per fornire risposte precise a quelle famiglie che dovranno garantire il percorso vitale grazie al progetto “Dopo di Noi” ai soggetti diversamente abili facenti parti del nucleo familiare.

L’incontro è stato utile per illustrare e condividere una programmazione partecipata sulle procedure da adottare attraverso la redazione e la pubblicazione di un bando con il quale si permetterà alle persone disabili di poter partecipare e di essere valutate dall’ UVM (Unità Valutativa Multidisciplinare)”.

Il decreto 23 novembre 2016, che ha adottato gli indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi previsti, ha altresì individuato quali destinatari saranno ammissibili a valere sulle risorse del fondo per l’assistenza alla persone con disabilità grave prive di sostegno familiare ovvero:

  • persone con disabilità grave, mancanti di entrambi i genitori, del tutto prive di risorse economiche reddituali e patrimoniali;
  • persone con disabilità gravi i cui genitori per ragioni connesse in particolare all’età ovvero alla propria situazione di disabilità, non sono più nella condizione di continuare a garantire loro nel futuro prossimo il sostegno genitoriale necessario per una vita dignitosa;
  • persone con disabilità grave inserite in strutture residenziali dalle caratteristiche molto lontane da quelle che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.

Con la legge 112/2016 è stata data cura, assistenza e protezione ai cittadini, ma prima di tutto alle persone con disabilità grave. Una scelta di aiuto concreto e misure integrate che mettono la persona disabile al centro di un progetto individuale, che guarda al suo futuro anche dopo la scomparsa dei genitori.

Alla prima conferenza di servizio hanno partecipato: l’assessore ai servizi sociali del Comune di Modica- Rita Floridia- di Scicli, – Caterina Riccotti- di Pozzallo, –Alessandra Azzarelli- di Ispica. – Angela Gianì- il rappresentante dell’ASP di Ragusa – Angelina Militello- nonché le associazioni Anffas, La Forza della Vita, Ci Siamo anche Noi, Piccoli Fratelli, La Stele di Rosetta, OSIL Modica.

 

L’Ufficio Stampa

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