Ingresso libero tutto l’anno. Google Arts immortala i tesori della città.

Sempre più  Modica si conferma città aperta all’arte, alla cultura, all’architettura storica, al turismo di qualità.

La città apre i suoi tesori e così l’Amministrazione Comunale ha deciso di prolungare l’ingresso gratuito nel Museo Civico ” F. L. Belgiorno” per tutti, visitatori, residenti e turisti, fino alla fine dell’anno.

Una strategia dal forte impatto sociale, culturale e turistico che ha già prodotto i suoi frutti.

Nel solo mese di agosto si è registrata la presenza di più di duemila visitatori che hanno affollato, le sale del Palazzo della Cultura.

Un numero record di presenze attirate oggi non solo dalla statua in bronzo dell’ Ercole di Modica di età  ellenistica, oramai diventata icona della città, ma fortemente attratte da due eventi stabili: la mostra archeologica DEI ed EROI, con  la monumentale Hydria del Pittore di Modica, un capolavoro del V s colo a. C.   e con la stanza della poesia dedicata al premio Nobel Salvatore Quasimodo, dove è  possibile ascoltare la voce del Poeta.

I visitatori rimangono estasiati da questo mix di antico e moderno, dall’archeologia e l’antichità di Modica e dal fascino della poesia immortale di un premio Nobel.

L’alto numero di visitatori e il gradimento per le iniziative e le attività di promozione promosse per la diffusione delle collezioni del Museo saranno ora ancora di più sostenute.

Il Sindaco Ignazio Abbate e l’assessore alla Cultura, Maria Monisteri ha favorito questo evento e hanno commentato:

“Sono attività e nuove opportunità culturali e importanti traguardi nella promozione del nostro Museo e dei  Beni Culturali di Modica  che l’ Amministrazione intende favorire agevolando l’ingresso gratuito in questo difficile momento  sostenendo cosi  tutto l’ indotto del sistema turistico – culturale. Siamo molto soddisfatti dei risultati che vanno al di là del valore numerico nel senso che costituiscono la base di un potenziale ancora non del tutto espresso e noi lavoreremo in questa direzione. Con queste iniziative il Museo Civico di Modica è sempre più integrato nella nostra città e nella realtà  socio-economico culturale. Con il nuovo anno abbiamo previsto il ritorno a Modica, nel nostro Museo, di altri reperti archeologici rinvenuti da Paolo Orsi e che saranno in esposizione permanente a Modica”.

Non sarà solo l’ingresso gratuito ad incentivare l’ attenzione sul Museo ma  anche altre iniziative già  calendarizzate. È  prevista per il prossimo 15 ottobre, alle ore 14.30,una visita didattica  della mostra DEI ED EROI in diretta streaming dal Palazzo delle Cultura. Le telecamere entreranno nella vetrina, dove è custodita l’Hydria e sveleranno tutti i particolari decorativi di questo capolavoro. La visita in streaming sarà  condotta dall’archeologo Giovanni Di Stefano,Direttore onorario del Museo. La visita è organizzata dall’Ufficio del Comune responsabile dei Beni Culturali e delle Collezioni del Museo è dall’Associazione Culturale Heracles.

Il Museo di Modica si adegua così ai tempi e fa suoi i social e canali di comunicazione online.

“Il Museo di Modica è  veramente antesignano e all’ avanguardia – ha dichiarato il Direttore onorario  Di Stefano . Con questo evento daremo la possibilità  di aprire le porte del nostro Istituto ad un pubblico nuovo e in orari favorevoli per suscitare e moltiplicare emozioni  con riprese  dell’ Hydria e delle decorazioni pittoriche fortemente ravvicinate che nessuno  prima ha mai potuto apprezzare”.

Il Team Google Street View è oggi a Modica per immortalare i tesori della città con il suo ricchissimo patrimonio culturale e artistico; siti che saranno valorizzati sula piattaforma Google Arts and Culture.

Saranno immagini che saranno veicolate in tutto il mondo grazie al più frequentato e familiare motore di ricerca.

Le mete battute quelle del Museo Civico con l’Ercole di Modica, quello archeologico e quindi la collezione Salvatore Quasimodo e la Stanza della Poesia. Altre immagini sono state riprese a San Giorgio con la sua imponente scalinata, San Pietro e infine Casa Quasimodo.

 

L’Ufficio Stam

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