Il tema della stabilizzazione degli ex ASU nell’agenda della visita proseguita al “Maggiore”
Il tema della stabilizzazione degli ex ASU al fine di concretizzare un obiettivo equitativo nell’attività svolta da circa settanta operatori nella sanità pubblica della città è stato l’argomento in agenda proposto dal Sindaco, Ignazio Abbate, e affrontato alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, accolto a Palazzo San Domenico questa mattina in una visita ufficiale a Modica in occasione della inaugurazione della nuove cucine all’Ospedale “Maggiore”.
Necessario individuare e stabilire un percorso certo che porti alla stabilizzazione a trentasei ore di questo personale (in provincia sono circa 150) e le soluzioni sono diverse.
Ma è necessario del tempo, l’assessore Razza ha chiesto due mesi, per poter incanalare la questione a soluzione. Gli ex ASU dipendono dall’INPS, non hanno rapporto con il sistema sanitario regionale, e quindi non possono essere sottoposti al regime della legge Madia in materia di stabilizzazione come gli ex contrattisti. Ma le soluzioni, ha assicurato, l’assessore Razza, si possono individuare secondo percorsi sostenibili.
“E’ importante, ha sostenuto il Sindaco, determinare le condizioni perché questo personale ex ASU possa essere equiparato agli altri operatori che operano negli stessi uffici. Lo esige la dignità, il rispetto del lavoro e delle persone. Non sono più possibili discriminazioni di alcun tipo. C’è chi ha 30 ore e altri 36”.
La prossima settimana il Presidente Musumeci avrà un incontro a Roma con il direttore generale dell’INPS per via di crediti e debiti da regolare e questa partita potrebbe liberare alcune risorse e consentire l’avvio di un metodo che preveda tempi e modalità di esecuzione magari con lo strumento di un tavolo tecnico che veda la presenza dell’assessorato alla Sanità e quello del Lavoro.
“ Oggi il tema in questione è come recuperare un percorso. C’è un’altra che si può seguire quella via legata ad un combinato disposto, assicura Ruggero Razza, tra il D.L. 101/2013 (Decreto D’Alia) e la legge 5 del 2014. Si può intervenire con il nuovo governo nazionale attraverso i parlamentari del territorio, sempre attenti a questi temi, sulla prossima legge di stabilità allargando la platea delle stabilizzazioni. Basterebbe un emendamento. Decisivo è optare per un percorso sostenibile e non depauperare la platea dei lavoratori”.
Il commissario dell’Asp 7 di Ragusa, Salvo Lucio Ficarra, ha solo detto che a mano a mano che si concretizzano i pensionamenti e si libereranno delle risorse si potrebbero fare delle scelte in ordine alla stabilizzazione assumendosi l’impegno, come il pretendere quello corrispondente ovvero di garantire il servizio nelle strutture pubbliche.
All’incontro con l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, erano presenti oltre il sindaco, il commissario Asp, Ficarra, i parlamentari regionali Orazio Ragusa e Giorgio Assenza, il vice sindaco Giorgio Linguanti, l’assessore ai servizi sociali, Rita Floridia, il direttore sanitario del “Maggiore” di Modica, Piero Bonomo. Presenti anche consiglieri comunali di maggioranza (Rizza Giovanni, Modica Antonio, Scapellato Daniele, Minioto Carmela, Covato Piero, Arena Elisa) e di minoranza (Cavallino Tato).
Necessario individuare e stabilire un percorso certo che porti alla stabilizzazione a trentasei ore di questo personale (in provincia sono circa 150) e le soluzioni sono diverse.
Ma è necessario del tempo, l’assessore Razza ha chiesto due mesi, per poter incanalare la questione a soluzione. Gli ex ASU dipendono dall’INPS, non hanno rapporto con il sistema sanitario regionale, e quindi non possono essere sottoposti al regime della legge Madia in materia di stabilizzazione come gli ex contrattisti. Ma le soluzioni, ha assicurato, l’assessore Razza, si possono individuare secondo percorsi sostenibili.
“E’ importante, ha sostenuto il Sindaco, determinare le condizioni perché questo personale ex ASU possa essere equiparato agli altri operatori che operano negli stessi uffici. Lo esige la dignità, il rispetto del lavoro e delle persone. Non sono più possibili discriminazioni di alcun tipo. C’è chi ha 30 ore e altri 36”.
La prossima settimana il Presidente Musumeci avrà un incontro a Roma con il direttore generale dell’INPS per via di crediti e debiti da regolare e questa partita potrebbe liberare alcune risorse e consentire l’avvio di un metodo che preveda tempi e modalità di esecuzione magari con lo strumento di un tavolo tecnico che veda la presenza dell’assessorato alla Sanità e quello del Lavoro.
“ Oggi il tema in questione è come recuperare un percorso. C’è un’altra che si può seguire quella via legata ad un combinato disposto, assicura Ruggero Razza, tra il D.L. 101/2013 (Decreto D’Alia) e la legge 5 del 2014. Si può intervenire con il nuovo governo nazionale attraverso i parlamentari del territorio, sempre attenti a questi temi, sulla prossima legge di stabilità allargando la platea delle stabilizzazioni. Basterebbe un emendamento. Decisivo è optare per un percorso sostenibile e non depauperare la platea dei lavoratori”.
Il commissario dell’Asp 7 di Ragusa, Salvo Lucio Ficarra, ha solo detto che a mano a mano che si concretizzano i pensionamenti e si libereranno delle risorse si potrebbero fare delle scelte in ordine alla stabilizzazione assumendosi l’impegno, come il pretendere quello corrispondente ovvero di garantire il servizio nelle strutture pubbliche.
All’incontro con l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, erano presenti oltre il sindaco, il commissario Asp, Ficarra, i parlamentari regionali Orazio Ragusa e Giorgio Assenza, il vice sindaco Giorgio Linguanti, l’assessore ai servizi sociali, Rita Floridia, il direttore sanitario del “Maggiore” di Modica, Piero Bonomo. Presenti anche consiglieri comunali di maggioranza (Rizza Giovanni, Modica Antonio, Scapellato Daniele, Minioto Carmela, Covato Piero, Arena Elisa) e di minoranza (Cavallino Tato).
L’Ufficio stampa