Un ordine del giorno fisserà il programma d’interventi

La giornata internazionale della persona con disabilità è stata celebrata ieri in un consiglio comunale aperto che si sintetizza in un ordine del giorno che sarà redatto sulla scorta dell’adesione ai principi e alle indicazioni della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, già adottato dal consiglio comunale (atto n 126 del 3 dicembre 2012) con inserite le proposte che sono scaturite nel corso degli interventi di ieri sera. Sarà poi il consiglio comunale della città ad approvare gli atti.
La seduta è stata aperta dal Presidente del consiglio comunale, Roberto Garaffa, che ha rilevato che il consiglio comunale aperto per la giornata internazionale della persona per disabilità, è stato proposto dall’Anffas. Il presidente ha poi riflettuto sul concetto di disabilità che si estrinseca nell’ avere altre abilità rispetto a qualche disabilità che in qualche modo appartiene a tutti.
La società deve prendere consapevolezza di questi valori.
Ci vuole una capacità di ascolto e di coinvolgimento e la comunità deve farsene carico.
Auspica che da questo incontro possano scaturire proposte perché i parlamentati presenti, i consiglieri comunali, l’amministrazione, le associazioni presenti le possano tradurre in soluzioni per rendere migliore la vita dei diversamente abili.
La serie degli interventi è stata aperta dal presidente dell’Anffas di Modica, Provvidenza che ha sottolineato che bisogna vivere la disabilità nel quotidiano. Tutti possiamo diventare diversamente abili e bisogna riprogettare la propria vita.
Viene poi data lettura, Massimo Guccione, di una nota Illustrata al cospetto del Presidente della Repubblica sui temi in discussione.
Umberto Bonincontro, vicario foraneo, denuncia che la Chiesa dovrebbe essere più attenta al tema delle disabilità. Il consigliere Tato Cavallino valuta che le leggi ci sono e bisogna solo applicarle e indirizzare le risorse per rendere migliore la vita ai disabili.
Attivo ed efficiente sin dall’inizio dell’anno il trasporto scolastico dei disabili, così come operare l’abbattimento delle barriere architettoniche nell’aula consiliare per renderla agibile ai diversamente abili. Valentina, disabile, del centro diurno del Sacro Cuore chiede l’altalena per i disabili anche nella bambinopoli del Sacro Cuore; l’assistente sociale Dorotea Cannata rileva le difficoltà nell’uso dei pulmini che condividono con altri e vorrebbero fare più uscite e rileva che manca una postazione internet.
Padre Antonello Abbate riflette sul fatto che i disabili apprezzano le cose minori e semplici. Dicono cose che noi non sappiamo più dire. Hanno una grande sete di vita e ci restituiscono questo desiderio.
La consigliera Ivana Castello rispetto alle richieste delle PO per coprire i capitoli nel bilancio, sono stati appostati due milioni di euro in meno. I tagli maggiori si registrano nella disabilità. Sarebbe necessario e urgente evitare le spese inutili e convogliarli nei capitoli dei servizi dei disabili.
Propone variazioni di bilancio in consiglio al fine di rielaborare una strategia sulla scorta della richiesta delle PO.
Poi a Treppiedi nord ci sono tratti di marciapiede intransitabili per scarsa illuminazione e manto stradale ammalorato e su queste cose bisognerebbe intervenire.
Poi non più rinviabile il potenziamento del centro diurno di via Sacro Cuore in termini di assistenza.
Giuseppe Raniolo dell’ente nazionale sordo muti, richiede una presenza di traduttori della lingua dei segni perché questa categoria di persone possa avere accesso alle informazioni attraverso uno sportello adatto. Auspica che la lingua dei segni possa diventar lingua ufficiale. Invita il parlamento a decidere e consegna al presiedente del consiglio comunale due progetti in favore dei sordomuti.
Il sindaco, Ignazio Abbate giudica la disabilità una problematica che investe anche le famiglie.
Nella società di oggi c’è una maggiore attenzione verso i disabili la cui vita diventa un dramma quando vengono a mancare i propri cari.
Sono necessarie riforme con adeguate risorse. Ancora oggi si realizzano gli abbattimenti architettonici nelle scuole: operazione che andava fatta un decennio fa. Posa in opera di bagni con l’ abbattimento delle barriere nel plesso Santa Teresa sono stati realizzati che non c’erano.
Basta pensare che accanto alla sede dell’Anffas le strade non avevano l’abbattimento delle barriere architettoniche.
L’attenzione su questo deve essere massima. L’assistenza sanitaria ai disabili costa all’ente 400mila euro compresa l’autonomia delle comunicazione. Il comune ha dovuto formare, con convenzione all’Asp, tre assistenti per seguire disabili con allergia alimentare nelle scuole e che nessun istituto voleva negando un legittimo diritto allo studio.
La Regione siciliana deve caricarsi il peso economico di alcuni servizi ai disabili. Stato e Regione devono dare di più dal punto di vista economico. Il sindaco si è dichiarato disponibile ad avviare con l’associazione dei sordo muti per metterli a supporto dei servizi turistici, per comunicare con la lingua dei segni, attraverso una convenzione.
L’on. Maria Lucia Lorefice, denuncia che ci si trova davanti a un Paese indietro rispetto al tema della disabilità. Mancano le risorse a detrimento dei servizi con i familiari che protestano perché non hanno assistenza h24. La famiglia continua a sostenere il peso del disabile che dovrebbe essere invece a carico degli enti e delle istituzioni. Necessario applicare le leggi che esistono.
Regione e Stato giocano allo scaricabarile: sulle legge di stabilità bisogna individuare soluzioni che possono mettere in condizioni i comuni di sostenere i servizi.
La Senatrice Venerina Padua giudica la disabilità non un peso ma bensì una risorsa. Questo parlamento sul fondo della disabilità ha trovato zero euro. I capitoli subito impinguati con 400 milioni di euro. Con il decreto mezzogiorno di quest’anno sono stati impinguati di altri 50 milioni di euro. In Sicilia sono stati destinati 32 milioni di euro nel 2016 . Nel 2017 quarantuno milioni 284mila. Se alla Regione ci sono difficoltà questa è un’altra questione. Ma i soldi sono stati stanziati. I servizi sono socio sanitari e quindi il lavoro va fatto di concerto tra le istituzioni che devono mettersi insieme. C’è una questione legata ad un dopo di noi, con legge sono stati riservati 90 milioni di euro e altri 27 milioni di euro per il 2017 e 56 milioni di euro per il 2018 ma esiste il problema anche durante noi.
Sull’autismo, legge sulla quale è stata relatrice, sono stati introdotti i fondi per le sedute per quanto soffrono di queste patologia, con diagnosi precoci e terapia per migliorare la qualità della vita della persona affetta.
Un emendamento nella legge di bilancio al Senato ha approvato il fondo per una figura del caregiver (persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un parente o di un affine entro il secondo grado. Sono sessanta i milioni di euro in tre anni (2018/2020)
La legge sul riconoscimento della lingua dei segni è stata deliberata al Senato e si trova alla Camera per l’approvazione definitiva.

Consiglieri presenti: il presidente del consiglio comunale Roberto Garaffa, Vito D’Antona, Giovanni Spadaro, Ivana Castello, Carmelo Cerruto, Tato Cavallino, Michele Polino, Andrea Rizza, Giovanni Scucces, Elisa Arena, Ippolito Ruffino, Daniele Scapellato, Mario Abbate, Giovanni Cappello Rizzarello, Luigi Giarratana, Salvatore Gugliotta, Giuseppe Grassiccia.
Amministratori presenti: il Sindaco, Ignazio Abbate, l’assessore ai Servizi Sociali Rita Floridia, l’assessore alla viabilità, Pietro Lorefice, l’assessore al centro storico, Giorgio Belluardo.
Il comandante la polizia locale, Saro Cannizzaro.
I parlamentari nazionali Maria Lucia Lorefice e la sen.Venerina Padua.
Le associazioni presenti: Anffas, Piccoli Fratelli, il centro diurno Sacro Cuore, Ente nazionale sordo muti, AVIS Modica, CSR AIAS, il vicario foraneo, Don Umberto Bonincontro, Padre Antonello Abbate.

L’ufficio stampa

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