Visite nei palazzi storici per rinverdire il legame storico della famiglia Grimaldi
Quasi in perfetto orario sul programma ufficiale, SAS principe Alberto di Monaco è arrivato a Modica proveniente da Mazzarino accolto dal festoso e affettuoso saluto della città, molti i bambini presenti a sventolare la bandiera italiana e quella del Principato di Monaco.
A fare gli onori di casa il sindaco, Ignazio Abbate, il Prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi e i rappresentanti provinciali e locali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Nutrito il servizio d’ordine acconto ad Alberto di Monaco. Presenti anche tre cecchini sui palazzi a controllare la situazione.
Nell’atrio di Palazzo San Domenico sede del Comune gli inni nazionali. I bambini del coro “Mariele Ventre” di Ragusa, diretto dalla maestra Giovanna Guastella, hanno intonato l’inno del Principato di Monaco mentre l’orchestra dei fiati “Città di Modica” diretta dal maestro Francesco Di Pietro quello dell’inno di Mameli.
Una bambina del coro “Mariele Ventre” ha poi donato al principe Alberto di Monaco un bouquet di fiori che ha commosso l’illustre ospite.
Nella sala consiliare “Paolo Garofalo”, dopo un colloquio privato nella stanza del sindaco tra il primo cittadino, il principe Alberto i Monaco, alla presenza del Prefetto di Ragusa, dell’ambasciatore in Italia del Principato di Monaco, Robert Fillon, si è tenuta la cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità cittadine, imprenditori, professionisti, rappresentanti di club service e della stampa siciliana.
E’ stato il sindaco a porgere il saluto al principe Alberto di Monaco sostenendo che la famiglia Grimaldi è stata una colonna portante della storia della Città, nella speranza che i legami storici e culturali con il principato possano favorire efficaci collaborazioni in campo economico e culturale perché anche nel regno monegasco possano conoscere le eccellenze di Modica.
Il Prefetto di Ragusa, a nome della provincia, ha descritto la città come una terra solidale, dove emerge una qualità imprenditoriale importante laddove si esalta il senso dell’umanità se è vero che in tre anni sono stati accolti trentamila migranti.
Il prof. Giancarlo Poidomani ha poi illustrato in breve la storia della città dalle sue origini sino a giorni nostri puntando sulla gloriosa Contea di Modica, sulla sua autonomia giuridica, fiscale ed economica. Questa Venezia del Sud e la melagrana spaccata per dirla alla Bufalino vantano grandi filosofi, come Campailla, pittori e artisti di grande fama. Sino al 1650 insistevano in città venti conventi e monasteri tra femminili e maschili ad indicarne l’importanza.
Il principe Alberto di Monaco, parlando in francese, ammette che l’accoglienza l’ha toccato profondamente perché è il segno che il tempo non cancella quanto hanno realizzato le generazioni che ci hanno preceduto. Da anni è impegnato a riallacciare i rapporti con i territori in cui c’è un legame con la famiglia Grimaldi. Ha la voglia di scoprire il patrimonio che la storia ci ha lasciato per incoraggiare le iniziative di valorizzazione che possono produrre ricadute sul piano turistico, e di conseguenze, economico. In quest’ottica è stata creata due anni fa l’associazione “Siti Storici Grimaldi di Monaco”
Ha poi annunciato che dal 2018, ogni anno e a turno queste località saranno invitate a Monaco per far conoscere la loro autonomia, le loro tradizioni e le loro attrattive in occasioni d’incontri da vivere in un’atmosfera festosa e conviviale. Per ricordare i legami storici che hanno lasciato in città una statuetta di bronzo del primo Grimaldi monegasco, in ricordo della visita a Modica in segno di quel tempo a cui risalgono le radici comuni.
Subito dopo la delegazione si è spostata al Palazzo della Cultura dove è stato accolto dal direttore del CTCM, Nino Scivoletto e dalla consulente culturale, Grazia Dormiente. Il principe ha visitato il museo del cioccolato dove ha svelato la targa che intitola il salone delle fonti archivistiche: quello del principe Rainier Louis Henri Maxence Bertrand Grimaldi ovvero Ranieri III di Monaco, papa di Alberto.
La Prof.ssa Dormiente ha poi illustrato i pannelli che raccontano il rapporto tra i Grimaldi di Modica e il cioccolato. Conclusa la visita la Professoressa Grazia Dormiente ha donato al Principe una copia del libro di cui è autrice Modica la Storia del suo cioccolato;
Il Sindaco di Modica ha poi fatto omaggio dell’alto rilievo in cioccolato dello stemma del principato di Monaco scolpito dall’artista Enrico Candiano;
Il Direttore del Consorzio dona al Principe la barretta di cioccolato di Modica con incarto speciale dedicato alla visita di SAS. Il principe ha poi firmato l’Albo d’oro e la barretta commemorativa dell’evento che è allogato al fianco di quella autografata del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Subito dopo SAS Alberto di Monaco si spostato nel dirimpettaio, Palazzo Grimaldi, sede dell’omonima Fondazione dove è stato accolto dal presidente, Giuseppe Barone, e dal cda al completo con “Benvenuto a casa sua”. Il presidente ha tracciato una breve ma intensa storia della presenza dei Grimaldi in città. Avi che hanno combattuto per la libertà, grandi imprenditori, amici e sostenitori degli artisti. Munifici con i poveri e i disabili. Hanno dato tantissimo i Grimaldi alla città in termini culturali e della pubblica istruzione. L’immenso capitale delle sorelle Grimaldi, smonacate e passate a nozze, hanno fatto sì avesse uno dei Licei Classici e un istituto Tecnico tra i migliori d’Italia a quel tempo. Insomma i Grimaldi una famiglia di aristocratici virtuosi.
Anche qui uno scambio di doni. Il presidente della Fondazione ha donato la ristampa, con una sua prefazione del libro“Agostino Grimaldi cavaliere di Malta 1639/1660, costruire il blasone della Contea”. Il principe Alberto di Monaco una bella edizione dell’albero genealogico della famiglia Grimaldi.
A seguire il principe Alberto di Monaco ha inaugurato la mostra documentaria “I Grimaldi di Modica percorrendo i vari pannelli illustrati dal prof. Giuseppe Barone che ha chiesto l’autorizzazione perché possa essere scritta la storia della Sua famiglia e renderla edotta.
Domani visita al Duomo di San Giorgio e inaugurazione del Castello dei Conti restaurato. Nel corso della visita all’interno del maniero ASA Alberto di Monaco avrà la possibilità di poter gustare alcune pietanze preparate dagli chef dell’Istituto “Principi Grimaldi” nell’ampio cortile del Castello.
A fare gli onori di casa il sindaco, Ignazio Abbate, il Prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi e i rappresentanti provinciali e locali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Nutrito il servizio d’ordine acconto ad Alberto di Monaco. Presenti anche tre cecchini sui palazzi a controllare la situazione.
Nell’atrio di Palazzo San Domenico sede del Comune gli inni nazionali. I bambini del coro “Mariele Ventre” di Ragusa, diretto dalla maestra Giovanna Guastella, hanno intonato l’inno del Principato di Monaco mentre l’orchestra dei fiati “Città di Modica” diretta dal maestro Francesco Di Pietro quello dell’inno di Mameli.
Una bambina del coro “Mariele Ventre” ha poi donato al principe Alberto di Monaco un bouquet di fiori che ha commosso l’illustre ospite.
Nella sala consiliare “Paolo Garofalo”, dopo un colloquio privato nella stanza del sindaco tra il primo cittadino, il principe Alberto i Monaco, alla presenza del Prefetto di Ragusa, dell’ambasciatore in Italia del Principato di Monaco, Robert Fillon, si è tenuta la cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità cittadine, imprenditori, professionisti, rappresentanti di club service e della stampa siciliana.
E’ stato il sindaco a porgere il saluto al principe Alberto di Monaco sostenendo che la famiglia Grimaldi è stata una colonna portante della storia della Città, nella speranza che i legami storici e culturali con il principato possano favorire efficaci collaborazioni in campo economico e culturale perché anche nel regno monegasco possano conoscere le eccellenze di Modica.
Il Prefetto di Ragusa, a nome della provincia, ha descritto la città come una terra solidale, dove emerge una qualità imprenditoriale importante laddove si esalta il senso dell’umanità se è vero che in tre anni sono stati accolti trentamila migranti.
Il prof. Giancarlo Poidomani ha poi illustrato in breve la storia della città dalle sue origini sino a giorni nostri puntando sulla gloriosa Contea di Modica, sulla sua autonomia giuridica, fiscale ed economica. Questa Venezia del Sud e la melagrana spaccata per dirla alla Bufalino vantano grandi filosofi, come Campailla, pittori e artisti di grande fama. Sino al 1650 insistevano in città venti conventi e monasteri tra femminili e maschili ad indicarne l’importanza.
Il principe Alberto di Monaco, parlando in francese, ammette che l’accoglienza l’ha toccato profondamente perché è il segno che il tempo non cancella quanto hanno realizzato le generazioni che ci hanno preceduto. Da anni è impegnato a riallacciare i rapporti con i territori in cui c’è un legame con la famiglia Grimaldi. Ha la voglia di scoprire il patrimonio che la storia ci ha lasciato per incoraggiare le iniziative di valorizzazione che possono produrre ricadute sul piano turistico, e di conseguenze, economico. In quest’ottica è stata creata due anni fa l’associazione “Siti Storici Grimaldi di Monaco”
Ha poi annunciato che dal 2018, ogni anno e a turno queste località saranno invitate a Monaco per far conoscere la loro autonomia, le loro tradizioni e le loro attrattive in occasioni d’incontri da vivere in un’atmosfera festosa e conviviale. Per ricordare i legami storici che hanno lasciato in città una statuetta di bronzo del primo Grimaldi monegasco, in ricordo della visita a Modica in segno di quel tempo a cui risalgono le radici comuni.
Subito dopo la delegazione si è spostata al Palazzo della Cultura dove è stato accolto dal direttore del CTCM, Nino Scivoletto e dalla consulente culturale, Grazia Dormiente. Il principe ha visitato il museo del cioccolato dove ha svelato la targa che intitola il salone delle fonti archivistiche: quello del principe Rainier Louis Henri Maxence Bertrand Grimaldi ovvero Ranieri III di Monaco, papa di Alberto.
La Prof.ssa Dormiente ha poi illustrato i pannelli che raccontano il rapporto tra i Grimaldi di Modica e il cioccolato. Conclusa la visita la Professoressa Grazia Dormiente ha donato al Principe una copia del libro di cui è autrice Modica la Storia del suo cioccolato;
Il Sindaco di Modica ha poi fatto omaggio dell’alto rilievo in cioccolato dello stemma del principato di Monaco scolpito dall’artista Enrico Candiano;
Il Direttore del Consorzio dona al Principe la barretta di cioccolato di Modica con incarto speciale dedicato alla visita di SAS. Il principe ha poi firmato l’Albo d’oro e la barretta commemorativa dell’evento che è allogato al fianco di quella autografata del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Subito dopo SAS Alberto di Monaco si spostato nel dirimpettaio, Palazzo Grimaldi, sede dell’omonima Fondazione dove è stato accolto dal presidente, Giuseppe Barone, e dal cda al completo con “Benvenuto a casa sua”. Il presidente ha tracciato una breve ma intensa storia della presenza dei Grimaldi in città. Avi che hanno combattuto per la libertà, grandi imprenditori, amici e sostenitori degli artisti. Munifici con i poveri e i disabili. Hanno dato tantissimo i Grimaldi alla città in termini culturali e della pubblica istruzione. L’immenso capitale delle sorelle Grimaldi, smonacate e passate a nozze, hanno fatto sì avesse uno dei Licei Classici e un istituto Tecnico tra i migliori d’Italia a quel tempo. Insomma i Grimaldi una famiglia di aristocratici virtuosi.
Anche qui uno scambio di doni. Il presidente della Fondazione ha donato la ristampa, con una sua prefazione del libro“Agostino Grimaldi cavaliere di Malta 1639/1660, costruire il blasone della Contea”. Il principe Alberto di Monaco una bella edizione dell’albero genealogico della famiglia Grimaldi.
A seguire il principe Alberto di Monaco ha inaugurato la mostra documentaria “I Grimaldi di Modica percorrendo i vari pannelli illustrati dal prof. Giuseppe Barone che ha chiesto l’autorizzazione perché possa essere scritta la storia della Sua famiglia e renderla edotta.
Domani visita al Duomo di San Giorgio e inaugurazione del Castello dei Conti restaurato. Nel corso della visita all’interno del maniero ASA Alberto di Monaco avrà la possibilità di poter gustare alcune pietanze preparate dagli chef dell’Istituto “Principi Grimaldi” nell’ampio cortile del Castello.
L’Ufficio Stampa