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Giovedì 31 marzo alle ore 17.00 presso l’Auditorium Sala Triberio del Palazzo della Cultura, il Comune di Modica e il Museo Civico F.L. Belgiorno dedicheranno un “Omaggio a Sebastiano Tusa”. Uno tra gli archeologi che più hanno contribuito alla tutela e alla promozione del patrimonio culturale siciliano: sua l’idea di istituire la Soprintendenza del Mare e notevolissima l’attività di divulgatore scientifico, anche attraverso documentari e interviste televisive. Figlio d’arte (il padre Vincenzo fu anch’egli un archeologo di fama, mentre la madre Aldina Cutroni fu docente di Numismatica antica), si formò presso l’Università La Sapienza di Roma, per poi legare indissolubilmente il proprio nome alla Paletnologia e al Mediterraneo, ambiti d’interesse che coltivò attraverso la ricerca sul campo, l’attività amministrativa (fu Soprintendente del Mare dal 2004 al 2010 e dal 2012 al 2018), quella accademica e la pubblicazione di libri. Chiamato nel 2018 a succedere a Vittorio Sgarbi alla guida dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, svolse questo ruolo istituzionale con passione e generosità, dedicando particolare attenzione al territorio ibleo e alla Città di Modica, fino a quel tragico 10 marzo 2019 in cui rimase coinvolto nel disastro aereo delle Ethiopian Airlines. Oggi riposa a Palermo presso la Chiesa di San Domenico, accanto a Giovanni Falcone. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia (sede di Ragusa), l’Associazione Proserpina (Museo Casa Natale di Salvatore Quasimodo), l’Associazione di Promozione Turistica VIA (Chiesa Rupestre di San Nicolò Inferiore) e l’istituto di vigilanza privata La Ronda. Sarà presente la Prof.ssa Valeria Li Vigni Tusa (Presidente della Fondazione Sebastiano Tusa). Dopo i saluti del Sindaco Ignazio Abbate, l’introduzione dell’Assessore alla Cultura Maria Monisteri e un omaggio musicale a cura del Maestro Prof. Sergio Carrubba, i lavori coordinati dallo storico Daniele Pavone prevedono gli interventi di Massimo Cultraro (CNR, Università di Palermo) Giovanni Di Stefano (Università della Calabria e di Roma Tor Vergata) e le testimonianze di Maurizio Buggea, Luigi Nifosì, Enzo Piazzese, Marinella Ruffino e Sabrina Tavolacci. Riteniamo doveroso – ha dichiarato il Sindaco Abbate e l’Assessore alla cultura Monisteri – ricordare il grande lavoro che ha svolto durante la sua attività politica dove si distinse subito per l’impegno di valorizzazione dei Beni Culturali siciliani trascurati da troppi anni di mancate riforme.