Nel pomeriggio l’appuntamento con le “Pietre d’Inciampo”
Al Palacultura, nel Museo dedicato a Salvatore Quasimodo, le terze classi dell’istituto “E.Ciaceri” e del plesso Santa Marta hanno assistito alla recitazione della poesia “Auschwitz” del Nobel per la letteratura che fa parte della raccolta “Il falso e vero verde” anno 1954.
“E’ questa una occasione importante, commenta l’assessore Maria Monisteri, per sensibilizzare le giovani generazioni a conoscere una delle pagine più oscure della storia dell’umanità: quella dell’olocausto. La Sicilia, compresa Modica, ha dato il tragico contributo con cittadini deportati e reclusi nei campi di concentramento. E’ la ragione per la quale il Comune ha aderito all’iniziativa lanciata dalla Prefettura di Ragusa che con “Pietre d’Inciampo” che si terrà nello spazio adiacente la Biblioteca comunale “S. Quasimodo”; iniziativa che intende fermare la memoria su quanti hanno pagato il prezzo più alto come vittime di un assurdo genocidio.”
L’attore Marcello Sarta ha dato poi lettura di “Auschwitz” interpretata con profonda partecipazione e condivisione d’animo.
“Abbiamo voluto promuovere in luogo quasimodiano, commenta Giovanni Di Stefano direttore onorario del Museo “F.LBelgiorno”, la lettura di una poesia del Nobel che sa riassumere con grande senso della realtà il dramma di quella realtà. Quasimodo sembra parlare con qualcuno chiamandolo Amore, quasi a voler indicare una ribellione interiore del poeta che vuole imporre proprio l’unico elemento, l’unica emozione che non c’entra nulla con la realtà trattata. Una realtà assurdacolma di tristezza, di rabbia, d’incredulità. Da questo testo poetico si evince perfettamente lo stato d’animo dell’autore che sembra diventare un tutt’uno con le emozioni di chi, queste atrocità, le ha vissute in prima persona.”
Un altro momento dedicato alla recitazione di “Auschwitz” è avvenuto a Casa Quasimodo per l’organizzazione dell’associazione culturale “Proserpina”. Agli studenti del Liceo Classico della Città e del Circolo didattico di Pozzallo, l’attore Marcello Sarta ha interpretato il testo della poesia di Salvatore Quasimodo.
L’Ufficio Stampa