Surrogati i consiglieri dimissionari di quattro commissioni consiliari

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Giura in consiglio comunale la neo consigliera Ludovica Puglisi, assente nella seduta precedente, e adottati gli atti di corredo alla sua convalida. Nominato il terzo componente dell’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale (è risultata eletta la consigliera Rita Floridia) e i componenti effettivi e supplenti (tre più tre, due della maggioranza e uno garantito dell’opposizione) della commissione elettorale comunale. Surrogati i consiglieri dimissionari della 1^, 3^, 4^ e 5^ commissioni consiliari permanenti. Presenti ventidue consiglieri la seduta del consiglio comunale si apre con una comunicazione del consigliere Salvatore Poidomani il quale chiede di sapere se si intendono assumere iniziative per la ripresa e la diffusione delle riprese televisive del civico consesso. Valuta che questa sia una iniziativa importante a beneficio dei cittadini che in questo modo possono assistere ai lavori. Chiede al Presidente del consiglio comunale Minioto di interessarsi della questione. Il presidente Minioto si impegna a portare l’argomento alla conferenza dei capigruppo. Il consigliere Tato Cavallino ritiene che si possa fare prontamente uno streaming delle sedute in attesa di potere coinvolgere le tv. Lo streaming peraltro è a costo zero. Si passa al giuramento della consigliera Ludovica Puglisi e alla verifica delle relative condizioni di eleggibilità e candidabilità – ai fini della convalida dell’elezione - e dell’ insussistenza di eventuali situazioni di incompatibilità. Ha dichiarato la neo consigliera di non trovarsi in alcuna condizione di incompatibilità, come da atti sottoscritti, di ineleggibilità e incadidabilità. La delibera viene approvata all’unanimità con ventidue voti. Si passa alla nomina del terzo consigliere dell’Ufficio di Presidenza del consiglio comunale. Il consigliere Giovanni Spadaro chiede una sospensione di cinque minuti al fine di rendere possibile un confronto con i gruppi al fine di verificare un accordo sulle nomine. Alla ripresa dei lavori sono presenti ventitré consiglieri. Il consigliere Giammarco Covato invita l’opposizione ad esprimere un nome. Il consigliere Filippo Agosta pone una questione pregiudiziale facendo riferimento alle delibere del consiglio comunale adottate in ordine alla nomina del presidente del consiglio comunale, del suo vice e delle commissioni e chiede che tale richiesta venga messa a verbale. Dà lettura della normativa regionale e dello statuto comunale in riferimento al giuramento, la surroga, l’incandidabilità, incompatibilità e ineleggibilità che sono operazioni propedeutiche ad ogni operazione posta in essere dal consiglio comunale. Essendo la consigliera surrogata assente, non si poteva dare seguito all’adozione degli atti successivi ovvero l’elezione del presidente del civico consesso del suo vice e delle commissioni consiliari. Il presidente Minioto dichiara di aver ricevuto una nota con la quale vengono espresse queste valutazioni a firma di due consiglieri e che ha passato il documento per le valutazioni del segretario generale dell’Ente, il quale illustra tutto l’iter seguito; una procedura che è stata avvalorata e verificata con i dirigenti dell’assessorato regionale agli enti locali corredato da un parere dell’ufficio legislativo della Regione siciliana e in particolare sulla distinzione della surroga con la convalida (il riferimento è alla surroga della consigliera Ludovica Puglisi assente nella seduta precedente) che oggi ha espresso il giuramento nel civico consesso. Quindi tutti gli atti adottati hanno una loro efficacia atteso che le conclusioni espresse sono supportate da una sentenza del TAR di Catania. La consigliere Ivana Castello chiede se è possibile che un consigliere non ancora considerato tale possa fare parte di una commissione. Il segretario generale spiega che i momenti sono tre: proclamazione (atto adottato dall’ufficio centrale), nella fattispecie la surroga che avviene in consiglio comunale, per il consigliere surrogante la consigliera Puglisi la fa la delibera di surroga. Per entrambi l’immissione è successivo al giuramento reso. Poi la convalida è il momento successivo. Quindi valuta che la consigliera assente poteva essere votata. Il consigliere Mommo Carpentieri che invita il segretario generale a porre il quesito se il consiglio comunale può deliberare quando non c’è la surroga del consigliere dimissionario. Peraltro la consigliera nella precedente seduta era assente. Il segretario generale specifica che la surroga avviene anche con il consigliere comunale assente e quindi non è il caso che faccia una richiesta all’assessorato regionale agli enti locali. Valuta che non c’è la domanda. Il consigliere Piero Covato riferisce che questa interpretazione è avvalorata da una sentenza del TAR di Catania che nei fati introduce un’evoluzione giurisprudenziale rispetto a quello che accadeva negli anni precedenti. Il presidente Minioto intende mettere ai voti la questione pregiudiziale e su questa la consigliera Castello non è posta nella condizione di poter esprimere un voto visto che il quesito è rimasto non chiarito. Il consigliere Tato Cavallino rileva che con le spiegazioni del segretario generale la pregiudiziale sembra superata e chiede se sia proprio così. Il segretario generale risponde che la pregiudiziale è superata. L’opposizione chiede di conoscere la nota della Regione Siciliana per avere maggiore contezza del parere e capire di più sull’argomento. Il consiglio viene sospeso per consentire all’opposizione di venire in possesso della nota per un chiarimento sull’argomento. Alla ripresa sono presenti ventitré consiglieri. Il presidente Minioto, dopo aver sentito il consigliere Agosta, mette ai voti la pregiudiziale. La questione pregiudiziale viene respinta a maggioranza con diciotto voti contrari, quattro favorevoli e un’ astenuto. Si passa alla nomina del terzo componente dell’Ufficio di Presidenza del consiglio comunale. Presenti ventitré consiglieri e ventitré sono i votanti. Ottengono voti: Rita Floridia cinque voti, 15 bianche, e nulle tre. Viene eletta il consigliere Rita Floridia. Si passa alla votazione dei componenti della commissione elettorale comunale, tre componenti effettivi: due della maggioranza e uno della minoranza. Si vota con una sola preferenza. Ventitré presenti e ventitré votanti. Ottengono voti: Piero Covato 9, Giannone Lorenzo 6, Rita Floridia 5, Giovanni Spadaro 1. Schede bianche 2. Vengono eletti Piero Covato, Lorenzo Giannone e Giovanni Spadaro (espressione dell’opposizione). Si vota adesso per i tre componenti supplenti. Ventitré presenti e ventitré votanti. Ottengono voti:Margherita Sammito otto voti, Angelo Spadaro sei voti, Rita Floridia due voti, un voto Mommo Carpentieri e un voto Marcello Medica. Cinque le schede bianche. Risultano eletti: Margherita Sammito, Angelo Spadaro e Marcello Medica ( espressione dell’opposizione per rinuncia del consigliere anziano Mommo Carpentieri). La delibera viene approvata a maggioranza con diciotto voti favorevoli e cinque astenuti. La delibera viene dotata della immediata esecutività a maggioranza con diciotto voti favorevoli e cinque astenuti. Prima di passare alla surroga dei consiglieri dimissionari nella commissione la maggioranza chiede, tramite la consigliera Rita Floridia, e ottiene cinque minuti di sospensione. Alla ripresa sono presenti ventitré consiglieri. Si passa alla votazione del consiglieri comunale dimissionario in seno alla 1^ commissione consiliare permanente (Giovanni Spadaro). La consigliere Ivana Castello ribadisce che bisogna seguire il criterio proporzionale: quattro alla maggioranza e due all’opposizione. Ogni gruppo deve essere proporzionalmente rappresentato come indica il TUEL e lo Statuto comunale. Il sistema di votazione non ha rispettato la legge. Il consigliere Tato Cavallino sulla scorta dell’intervento della collega Castello chiede al segretario generale un parere su questo aspetto. Il segretario generale sottolinea che la proporzionalità è tra la maggioranza e l’opposizione che nella fattispecie vale ventuno commissari alla maggioranza e nove alla minoranza e quindi il sistema è rispettato. Oggi si parla di surroga di componenti e anche in questo caso va tutelato il sistema di proporzionalità. La consigliera Rita Floridia rileva che in sede di conferenza di capigruppo tutto è stato spiegato e dimostrato e quindi è inutile ritornare sull’argomento. Il consigliere Marcello Medica non comprende la valenza della discussione: questione politica o di visibilità? Il consigliere Filippo Agosta dichiara che il gruppo non voterà le delibere, lasceranno l’aula i due consiglieri, in quanto non viene garantita la proporzionalità secondo la consistenza dei gruppi. Il gruppo di opposizione lascia l’aula ad eccezion dei consiglieri Marcello Medica e Tato Cavallino che partecipano alla votazione. Si passa alla votazione. Presenti e votanti diciotto consiglieri. Ottengono voti Filippo Agosta un voto, Ivana Castello un voto e quindici schede bianche, una nulla Viene eletto a componente della prima commissione Filippo Agosta in quanto consigliere anziano. La surroga viene approvata con sedici voti favorevoli e un astenuto. La delibera viene dotata di immediata esecutività con la stessa votazione. Si passa alla surroga del consigliere dimissionario in seno alla 3^ commissione (Mommo Carpentieri). Votanti e presenti diciassette consiglieri. Ottengono voti: Giovanni Spadaro un voto, quindici schede bianche, e una scheda nulla. Giovanni Spadaro viene eletto a componente della terza commissione consiliare. La surroga viene votata con sedici voti favorevoli e un astenuto. Con la stessa votazione viene votata la immediata esecutiva dell’atto. Si passa alla surroga del consigliere comunale dimissionario in seno alla 4^ commissione (Filippo Agosta). Presenti e votanti diciassette consiglieri. Ottengono voti: Ivana Castello un voto, quindici bianche e una nulla. Risulta eletta Ivana Castello. La surroga viene votata a maggioranza con sedici voti favorevoli e un astenuto. Con la stessa votazione la delibera viene dotata di immediata esecutività Si passa alla surroga dei consiglieri comunali dimissionari (Ivana Castello e Salvatore Poidomani) in seno alla 5^ commissione consiliare permanente. Presenti e votanti diciassette consiglieri. Ottengono voti: Mommo Carpentieri un voto, Salvatore Poidomani un voto, e quattordici schede bianche e una nulla. Vengono eletti Mommo Carpentieri e Salvatore Poidomani. La surroga viene votata a maggioranza con sedici voti e un astenuto. Con la stessa votazione l’atto deliberativo viene dotato della immediata esecutività. Esaurito l’ordine del giorno la seduta è sciolta. L’Ufficio Stampa