Respinta la mozione sulla ripresa audio video delle sedute consiliari in streaming.
Presenti ventitré consiglieri la seduta del consiglio comunale si apre con un intervento della presidente del consiglio comunale Carmelo Minioto che all’assemblea propone un minuto di silenzio per le quarantatrè vittime del ponte Morandi a Genova e per i dieci escursionisti periti nel torrente Raganello sul Pollino.
Poi comunica al consiglio che è stata informata dell’avviso pubblico compiuto dall’amministrazione per quanto riguarda il bando per le riprese televisive che sarà costo zero e per un periodo di due anni.
Il consigliere Salvatore Poidomani è dell’idea che il bando deve avere un minimo di risorse finanziarie; è sperabile che le tv lo facciano gratis ma il consiglio se impegni a considerare un minimo di spesa non fosse altro per coprire il costo degli operatori che lavoreranno in aula.
Il consigliere Tato Cavallino rileva che il bando gratuito non avrà partecipanti e chiede di fare le riprese streaming a costo zero nelle more che nel bando possano essere inserite le somme per le riprese. Farlo gratis si sa che nessuno parteciperà. Sarà un bando farsa.
Il consigliere Marcello Medica valuta importante intanto avere la ripresa con lo streaming e non si capisce perché non si faccia; poi riferisce che sul viadotto Caitina circolano, nonostante l’ordinanza di divieto, mezzi pesanti ed è necessario che l’amministrazione provveda.
Il sindaco replica dicendo che l’Enel l’ha informato che due pali saranno spostati per rendere possibile la manutenzione sul viadotto.
Si passa al primo punto dell’odg ovvero la surroga del consigliere dimissionario della 1^ commissione permanente. Si tratta del consigliere Filippo Agosta.
Presenti e votanti ventiquattro consiglieri. Ottengono voti: Girolamo Carpentieri sedici voti, una nulla e sette bianche.
Eletto commissario della prima commissione Girolamo Carpentieri.
La delibera è approvata a maggioranza con diciassette favorevoli, uno contrario e sei astenuti. L’atto è dotato con votazione a maggioranza d’immediata esecutività con diciassette favorevoli, uno contrario e sei astenuti.
Si passa alla surroga del consigliere comunale dimissionario in seno alla 3^ commissione permanente, ovvero Giovanni Spadaro.
Presenti e votanti ventiquattro consiglieri. Ottengono Voti: sedici Salvatore Poidomani e otto schede bianche. È eletto Salvatore Poidomani
La delibera è approvata a maggioranza con diciassette voti favorevoli, uno contrario e sei astenuti. L’immediata esecutività è votata a maggioranza con diciassette voti favorevoli, uno contrario e sei astenuti.
Si passa alla surroga del consigliere dimissionario in seno alla 4^ commissione permanente. Si tratta della consigliera Ivana Castello. Ventitré consiglieri presenti e votanti. Ottengono voti: sedici Ivana Castello e sette schede bianche. È eletta Ivana Castello.
La delibera è approvata a maggioranza con diciassette voti favorevoli e sei astenuti. L’immediata esecutività è votata a maggioranza con diciassette voti favorevoli e sei astenuti.
Si passa alla surroga dei consiglieri comunali (Girolamo Carpentieri e Salvatore Poidomani) dimissionari alla 5^ commissione consiliare permanente.
Presenti e votanti ventitré consiglieri. Ottengono voti: Sedici Filippo Agosta, undici Giovanni Spadaro, due Salvatore Poidomani e cinque bianche. Sono eletti Filippo Agosta e Giovanni Spadaro
La delibera è approvata a maggioranza con sedici voti favorevoli, uno contrario e sei astenuti. L’immediata esecutività è votata a maggioranza con sedici voti favorevoli, uno contrario e sei astenuti.
Completate le commissioni consiliari permanenti, il presidente introduce il punto relativo al servizio di raccolta differenziata per il quale i cinque consiglieri hanno chiesto la convocazione del civico consesso con questo punto.
Relazione sul punto il consigliere Filippo Agosta il quale sottolinea la necessità di tenere alta l’attenzione sulla raccolta differenziata. Si registrano abbandoni di rifiuti accanto ai cassonetti e gli impegni assunti dall’amministrazione che con ordinanza si vieta l’abbandono dei rifiuti.
La discussione va focalizzata sullo stato del servizio secondo quanto indicato nel contratto di appalto per essere poi consequenziale. Il servizio è carente con grave inadempimenti della ditta che necessita di interventi dell’amministrazione. Se così è l’amministrazione non ha fatto un’azione incisiva per rendere più efficiente il servizio e la collettività non è posta nella condizione di poter essere sensibilizzata.
Illustra quindi un ordine del giorno nel quale il sindaco, l’assessore al ramo, l’amministrazione e il civico consesso in qualità di classe politica dirigente della città, attesa la carenza nel servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, chiedano scusa alla cittadinanza per i disservizi e i disagi provocati, si impegnano a mettere in atto azioni perché il servizio sia espletato nella maniera più corretta e si invita la cittadinanza ad essere collaborativa, segnalando eventuali disservizi e farsi parte attiva per il migliorare il servizio atteso che si tratta di un servizio che riguarda tutti. Il primo cittadino aveva annunciato che entro il dicembre 2017 la raccolta differenziata doveva essere del 65 per cento. Invece il risultato dà una media annuale pari al 12,53 per cento.
Questo richiama inadempienze della ditta e questo doveva comportare la risoluzione unilaterale del rapporto e al risarcimento dei danni provocati. Poi la ditta ha avuto un risparmio pari a € 53.222,29 che può essere utilizzato per azioni atte ad incrementare la raccolta differenziata. S chiede se l’ufficio ha valutato congruo il risparmio. Peraltro conclude, Filippo Agosta, il sistema caretta-caretta soppresso sarebbe costato di più rispetto al porta a porta e si sarebbe dovuto avere un risparmio, fatti i dovuti calcoli di 543 mila euro su base annua circa.
Il consigliere Giovanni Spadaro valuta che si registrano delle anomalie. La ditta è passata dal sistema caretta-caretta, che il consiglio votò, a quello itinerante a motivo che non può essere svolto a Modica perché può diventare pericoloso per gli abitanti e per la circolazione.
L’impresa per partecipare al bando doveva effettuare dei sopralluoghi per avere contezza del territorio. Poi pone dubbi sull’impiego della spazzatrice; i mezzi dovevano essere nuovi di fabbrica e alcuni a metano. L’attività della ditta prevedeva un lavaggio stradale e un lavaggio del cassonetti. La ditta ha annunciato una raccolta differenziata entro il 2018 del 68 per cento. La ditta ha dichiarato di avere attivato il CCR che non è ancora in funzione in alcuni eco punti. Poi ancora il numero verde non funziona. Queste sono le criticità e le insolvenze emerse. Poi lamenta il fatto che il capogruppo Rita Floridia ha affermato che chi c’era in precedenza non aveva fatto nulla per la differenziata. Contesta l’affermazione sostenendo che l’attività a suo fu fatta e a quell’epoca l’Ato negò la gara di appalto al Comune e che comunque oggi non è possibile arrivare alle percentuali previste. Poi ritiene ingiusto che tutto il condominio possa essere multato solo se un solo condomino non fa pienamente la raccolta differenziata.
La consigliera Ivana Castello da lettura della relazione del direttore esecutivo del contratto (DEC) assunto dal Comune nel quale si dice che la Ditta ha disatteso gli obiettivi previsti scostandosi di 50 punti percentuale rispetto alla differenziata; pecche si registrano nel servizio itinerante e poi i mezzi nuovi di fabbrica non sono stati acquistati. Si tratta di gravi inadempienze. A questo punto ci sono le penalità da applicare che sono dell’ordine di quasi settecentomila euro per gli obiettivi che non sono stati raggiunti (differenziata e indifferenziata). Poi si sostiene che nell’anno 2017 il servizio porta a porta, itinerante e quello stradale non è stato effettuato. Poi la raccolta rifiuti dai cestini stradali nel dicembre 2017 è stata fatta una minima parte. Per la raccolta dei mercati e fiere si è cominciato nel mese di gennaio del 2018 e il servizio non è stato svolto nel 2017. Il lavaggio cassonetti non è stato fatto come previsto. La sistemazione centri di raccolta non è stata attivata.
Analizzati tutti i servizi ci sono penalità dell’ordine di 640mila euro mancato acquisto mezzi e 164 mila euro per la mancata attivazione dei servizi e altri settecento mila circa per la percentuale non raggiunta per la differenziata e indifferenziata. Tutto questo valuta è ragione di rescissione del contratto in quanto è sostanzialmente modificato nelle intese sottoscritte. Andrebbe annullato e rifatto. Ci sono poi servizi resi con ritardo e l’amministrazione non ha applicato la corretta penalità.
Alla luce di queste penalità cosa sta facendo l’amministrazione per tutelare gli interessi dei cittadini che peraltro non hanno avuto il servizio? Bisogna sapere se è stato previsto un rimborso spese a favore dell’utenza.
Bisogna poi pagare gli operatori per garantire una corretta differenziata (maggio, giugno,luglio, quattordicesima poi agosto 2018).
Il consigliere Tato Cavallino chiede di sapere a quanto ammonta il mandato che il sindaco ha fatto per pagare la ditta che deve dare gli stipendi arretrati agli operatori che peraltro hanno minacciato uno sciopero.
Non si è data una bell’immagine della città in questo periodo dove si registra immondizia un po’ dappertutto. E dire che il sindaco che il modello Modica doveva essere copiato in tutta la Sicilia. Denuncia la mancata pubblicità attraverso i media di come si fa la differenziata così come il servizio ronda che sanziona i cittadini se sbaglia a fare la differenziata. Una certificazione dell’inefficienza resa. Valuta fondamentale l’aumento dei carrellati.
La città in conclusione è sporca così come la spiaggia di Marina di Modica. Propone la revisione degli orari di raccolta dei rifiuti e modificare il progetto iniziale e poi insiste di sapere a quanto ammonta il mandato fatto alla ditta.
Il consigliere Marcello Medica rileva che alcune criticità denunciate in precedenti comunicati dal movimento cinque stelle nel servizio sono rimaste.
Alcune problematiche sono sollevate con ritardo vedi la mancata differenziata spinta. Denuncia la presenza di discariche abusive e poi l’informazione fatta non è stata efficace, c’è un tratto di utenza che non ha ricevuto i depliant per la raccolta. Poi non è facile l’individuazione dei trasgressori e ne pagano le conseguenze chi fa il proprio dovere. Poi registra che il ritardo nei pagamenti degli operatori ecologici che è cronico e non comprende perché ciò avviene. Gli stipendi vanno erogati con puntualità.
Ci sono responsabilità diffuse: dell’amministrazione, del consiglio comunale e da parte dei cittadini. Ha informato la presentazione di una mozione per evitare l’uso degli shoppers non degradabili per il danno che crea nell’ambiente.
Il consigliere Salvatore Poidomani rileva che il dr. Dario Modica (DEC) ha scritto una relazione esaustiva e sottoscrive che la ditta ha disatteso il 50 per cento degli impegni assunti. Nei mesi precedenti alla nomina del dr. Modica cosa ha fatto la PO nei confronti dell’impresa. Quale diffida è stata fatta. Le fatture sono state onorate, le determine pure. E’ inquietante il fatto che il contratto non sia stato rescisso.
Nessuna accusa all’impresa dopo il deposito della relazione del (DEC).
Le contestazioni vanno fatte quotidianamente e quindi i recuperi di somme di rimborso. Ai cittadini non sarà restituito nulla. Nei primi dodici mesi di servizio non è stato fatto nulla. Il pagamento degli operatori ecologici è pertinente alla discussione e bisogna sapere se i ritardi sono imputabili all’amministrazione o all’azienda.
La consigliera Rita Floridia a nome della maggioranza registra oltre che condivisioni, su alcuni aspetti, anche allarmismi esagerati. La questione differenziata non è questione facile: i ritardi sono fisiologici per organizzare un servizio efficiente. L’amministrazione non è all’oscuro di questa relazione di una persona nominata dal sindaco. Condivide il disagio dei lavoratori che devono prendere lo stipendio anche per garantire un servizio efficiente. Ritiene necessaria un’adeguata informazione, potenziare i mezzi e i servizi.
La problematica è di tutti senza distinzioni di ruoli.
Il consigliere Daniele Scapellato rileva che non va strumentalizzata la presenza tra il pubblico degli operatori ecologici cercando di profittare della catena più debole.
Il dr. Dario Modica precisa che concorda su tutto ciò che ha affermato la consigliera Ivana Castello.
Chiarisce che ci sono state precisazione di ordine giuridico nel senso che le penali sono state introdotte in toto atteso un disguido tra l’avvocatura comunale e una consulenza legale esterna.
Sull’insufficienza dei cassonetti nel territorio valuta che i dati di progetto (tre litri di rifiuto pro capite oggi) e si hanno volumi pari a trenta litri in cui conferire. L’aumento dei cassonetti comporta aggravi di spesa. Valuta però che nelle campagne è auspicabile l’introduzione di altre quaranta micro isola per ridurre le distanze da punto conferimento.
Il consigliere Lorenzo Giannone denuncia la presenza di discariche agli ingressi della città e se la prende con i residenti della città limitrofe che scaricano a Modica. La colpa non è della ditta dunque, come affermato da qualche consigliere di opposizione.
La PO dell’Ambiente, Enza Di Rosa sostiene che il sistema caretta- caretta previsto nel progetto ARO approvato dal consiglio comunale è stato modificato in altra tipologia. La ditta che ha vinto l’appalto, svolto dall’UREGA, ha proposto il sistema itinerante che va verso la domiciliazione. Sulle penali ci deve essere una verifica annuale e sono state già registrate le inadempienze regolate dall’art quattordici del capitolato d’appalto. Le mancanze sono state rilevate e comunicate compreso gli importi delle penali. Le difficoltà ci sono attese l’emergenza rifiuti in Sicilia legate alla fretta di organizzare il servizio ma anche di avere gli strumenti per avviare la differenziata.
Sulla percentuale della raccolta differenziata si è partito dal 12 per cento oggi siamo al 23 per cento; ci sono problemi di conferimento nell’impianto di compostaggio che sono fuori provincia e difficoltà legate alla confusione dei rifiuti confluiti in modo errato.
Il dr. Giuseppe Sammito, referente dell’ufficio Consorzi filiera del SRR ATO 7 di Ragusa, con cui il Comune di Modica è convenzionato per rendere più efficace la raccolta differenziata, svolge specifiche attività compresa quella di supporto all’ente.
Per quanto concerne, sostiene, la performance del recupero della indifferenziata (imballaggi, plastica alluminio, acciaio e legno) l’incremento dei primi semestri 2017/2018 è del 24,3 per cento per materiale di recupero.
L’assessore all’ecologia Pietro Lorefice precisa che nessuna volontà di colpire i cittadini, rispondendo al consigliere Agosta. Si sono sanzionati ha lasciato in giro rifiuti di ogni tipo. Facendo riferimento alla città di Treviso si registra un 85 per cento di differenziata ma la città veneta c’è arrivata in diciassette anni di raccolta e nessuno può pretendere si raggiungere il traguardo a Modica in quindici mesi.
Poi al consigliere Poidomani precisa che conosce la relazione del tecnico e respinge il giudizio che Modica è una città sporca. C’è un problema con i comuni vicini per i quali alcuni residenti scaricano in territorio di Modica. I cassonetti della plastica dovranno essere sostituiti con quelli con un volume più capiente anche se è vero che le bottiglie di plastica vanno compresse al fine di depositarne di più all’interno dei cassonetti. Si è sulla buona strada. Con la raccolta alla Sorda si arriverà al 30 per cento di percentuale di rifiuti differenziati. Le imprese hanno stipulato le convenzioni e questo per disciplinare meglio la differenziata.
Il consigliere Girolamo Carpentieri rileva che dopo il blitz fatto nell’ufficio ecologia stasera la PO si è sciolta quando all’ufficio si è ammutolita. Il dr. Dario Modica ha invece spiegato alcune situazioni con dati e con professionalità.
A Modica c’è un problema di sporcizia e la colpa è del sistema. Tutta una serie di concause che ha determinato nel territorio questo stato di fatto. Chiede all’amministrazione come intende affrontare questa situazione compresa la questione della vigilanza. Nessuna strumentalizzazione poi sul ritardo dei pagamenti degli operatori ecologici: chi lavora va pagato.
Il sindaco Ignazio Abbate nella replica sostiene che la città si trova davanti ad una svolta epocale in uno alle difficoltà della Regione siciliana per la gestione dei rifiuti, delle discariche.
La Sicilia è una discarica a cielo aperto. Nel nostro territorio la situazione per fortuna non è così. Persone in vacanza ci fanno i complimenti mandando anche le foto di Marina di Modica agli amici del nord. E’ vero che si paga lo scotto che comuni limitrofi sono in grande ritardo e in alcuni casi d’inattività e questo a detrimento e a danno del nostro territorio.
Nell’agosto del 2013 è stato fatto il progetto e ci sono voluti quindici mesi per fare la gara all’UREGA con un numero abbondante di partecipanti; nessun rilievo è stato fatto al bando che è stato aggiudicato.
Si è dovuto poi accettare dopo il progetto migliorativo che l’amministrazione non conosceva. E’ stato costretto a dare proroghe di servizio per sette anni; non si poteva fare il cambio da una ditta ad un’altra per la impossibilità di cambiare i cassonetti, circa duemila che non erano in dotazione all’Ente.
E’ stato costretto a fare un’ordinanza a una ditta per mantenere la presenza degli stessi. Fra sette anni il Comune di Modica sarà proprietaria di mezzi che comodamente potrà trasferire ad altra ditta o farla in house. La figura del DEC (direzione esecuzione del contratto) è stata nominata dal sindaco per la vigilanza del servizio che deve essere svolto sulla base del contratto stabilito. E questo comporterà, in caso d’inadempimenti, il pagamento di penali a carico della ditta.
Nel 2011 si era all’anno zero con i proventi dei premi che se li incassava la ditta e non il comune.
La raccolta differenziata è cominciata nelle campagne poi nelle frazioni e poi ancora in città. C’è il problema che il conferimento dell’umido in discarica è limitato al 35 per cento; questo rende le cose più complicate.
E pur vero che le sanzioni saranno fatte tutte e saranno conseguentemente pagate. E’ stato fatto un grande lavoro nel territorio e non si torna più indietro. Non appena partirà la raccolta alla Sorda la raccolta andrà a regime. Una volta le utenze non domestiche conferivano in quelle domestiche. Questo non è più permesso dopo una soluzione concordata con le imprese.
Ricorda le discariche abusive con materassi che comparivano e scomparivano. Il problema attuale è quello di gestire oggi un cambiamento con una revisione dei dispositivi e sulla Sorda sarà fatta una campagna informativa; saranno rivisti gli orari della raccolta e ogni aumento di spesa sarà compensato.
Il lavoro sarà fatto con questa ditta fino a quando non sarà raggiunto il risultato.
La ditta ha ricevuto dal 24 gennaio euro 2.643,066 e un milione di euro è stato pagato per la discarica. Domani saprà quanto la ditta metterà a disposizione dei lavoratori. Ogni venti giorni sarà data un’anticipazione sul TFR stabilito.
Lunedì la ditta riceverà un mandato, si stabilirà quanto, che consentirà ai lavoratori di prendere gli arretrati e una parte del TFR. Ringrazia gli uffici, la PO e l’organizzazione, i cittadini che stanno collaborando e la ditta e la sua forza lavoro.
Il consigliere Giovanni Spadaro rileva che i quesiti che ha posto non hanno ricevuto risposta alcuna. Poi rileva che è in possesso delle foto dove da tempo ci sono rifiuti che non vengono ritirati: è inutile allora prendersela con il cittadino come fa il consigliere Giannone. Per quanto riguarda la sua gestione quando era assessore la Regione Siciliana nel 2010 ha bloccato le gare di appalto per i comuni perché la legge 9/2010 lo consentiva solo con gli ATO.
La consigliera Ivana Castello registra che gli atti conseguenti rispetto alle cose rilevate dal DEC non ci sono; poi rivolgendosi alla PO sostiene che non poteva modificare il bando in corso d’opera a detrimento degli altri partecipanti a vantaggio della ditta aggiudicataria. Poi ribadisce il fatto che le maestranze vanno pagate puntualmente. Poi ribadisce che il Comune di Modica è in basso alla classifica in Sicilia per la differenziata: nel 2017 è dell’11.7 per cento.
Il consigliere Tato Cavallino rileva che si è ingiusti rispetto a chi amministrava prima dell’era Abbate per la semplice ragione che allora i comuni non potevano svolgere le gare di appalto.
Il Sindaco, Ignazio Abbate, replica dicendo che l’amministrazione non consentirà alcuna variazione di capitolato d’appalto, in coerenza con quanto fatto sinora.
Il consigliere Filippo Agosta sostiene che il servizio reso dalla ditta è pessimo; ci sono cittadini che non possono oggi differenziare. Poi valuta che un servizio che non è reso non va pagato e l’ente fino ad un
certo mese ha pagato il 100 per cento mentre per altri è stato liquidato il 50 per cento. Questo risparmio potrebbe consentire di pagare i dipendenti.
La discussione è dichiarata chiusa.
Si passa alla mozione sulle riprese audio video delle riprese delle sedute del consiglio comunale proposta dai consiglieri Marcello Medica e Vincenzo Cavallino.
Il consigliere Medica illustra la mozione che impegna il consiglio, il sindaco e la giunta a garantire la pubblica diffusione in diretta streaming delle sedute consiliari sul sito web del Comune, ad avviare tute le azioni necessarie per garantire l’archiviazione delle riprese delle sedute consiliari sul sito offrendo ai cittadini la possibilità di visionarle in qualsiasi momento lo desiderino tramite un servizio “on demand”, mentre il consigliere Cavallino nel suo intervento chiede l’approvazione della mozione.
D’accordo il consigliere Filippo Agosta e prende atto della pubblicazione del bando di gara da parte dell’amministrazione. La consigliera Rita Floridia valuta favorevole la posizione ma atteso che c’è in itinere un bando nella fattispecie il suo gruppo si astiene. Il consigliere Lorenzo Giannone si astiene per le dirette streaming e d’accordo per le riprese televisive. Il consigliere Giovanni Spadaro essendo a costo zero il bando e nessuna emittente parteciperà cosa si farà ?
La mozione viene messa ai voti. L’atto è bocciato con cinque voti favorevoli e tredici gli astenuti
A questo punto la seduta è sciolta.
L’Ufficio Stampa