Approvata la delibera del P.E.E.P e del P.I.P. Sui “dehors” si deciderà nella seduta del 20 settembre
Breve question time ad inizio di seduta e approvazione di quattro argomenti. La surroga dei quattro consiglieri di minoranza dimissionati in tre commissioni ( la terza,la quarta e la quinta) e l’adozione della delibera relativa alla verifica di quantità e qualità dei Piani di Edilizia Economica e Popolare ( P.E.E.P) e dei Piani degli insediamenti produttivi (P.I.P.). Il regolamento per l’occupazione di spazi e aree pubbliche del centro storico all’aperto (Dehors) dopo un articolato dibattito è stato aggiornato alla prossima seduta del consiglio fissata per giovedì 20 settembre alle ore 19,00 per lo studio degli emendamento presentati.
Presenti ventuno consiglieri la seduta del consiglio comunale si apre con una comunicazione della presidente del consiglio comunale Carmelo Minioto che informa sul vuoto del bando di gara sulle riprese delle sedute del consiglio comunale. Allora l’alternativa sarebbe la diffusione in streaming dell’assemblea.
Il segretario generale sono state fatti dei sopralluoghi nell’aula con la telecamera presente che andrebbe aggiornata così come la struttura tecnica. L’orientamento dell’amministrazione è questo.
Il consigliere Salvatore Poidomani rivolgendosi al consiglio comunale valuta che non è un capriccio dell’opposizione la diffusione in streaming dei lavori del consiglio ma è un segnale di trasparenza per la città e i cittadini. Non comprende perché si è registrato un voto di astensione della maggioranza sullo streaming.
Chiede all’amministrazione e al consiglio comunale di garantire le riprese e la diffusione dei lavori del consiglio comunale. Basta fare una scerbatura in meno.
La consigliera Ivana Castello rileva che il sindaco si è sempre opposto a garantire in bilancio una somma per assicurare le riprese dei lavori d’aula. Valuta legittimo e doveroso invece dare conto ai cittadini dell’attività del civico consesso. Il primo cittadino non li vuole ma il siccome questa è una facoltà del consiglio comunale che in definitiva deve decidere il da farsi. Fa appello alla presidente del consiglio comunale di garsi carico di questa problematica.
Il consigliere Tato Cavallino valuta che il suo ordine del giorno sullo streaming delle riprese attende lo svilupparsi della situazione. Chi si aggiudicherà l’appalto delle riprese dovrà garantire anche quelle in streaming.
La consigliera Rita Floridia in nome della maggioranza fa un riferimento alle cose errate dichiarate dal consigliere Salvatore Poidomani in ordine all’atteggiamento di astensione assunto dal gruppo di maggioranza sullo streaming. Atteggiamento quindi non contrario alle riprese e alla diffusione perché giustificato con il fatto che c’era un bando in itinere e quindi da qui il voto.
Il consigliere Marcello Medica si dichiara soddisfatto della direzione che sta assumendo la questione riprese in streaming in consiglio. E’ una vittoria della città e non di singoli consiglieri.
Il consigliere Tato Cavallino presenta una sua interrogazione della istituzione della figura del disability manager rispetto alla quale ha avuto già una risposta scritta dell’assessore ai servizi sociali Saro Viola, quindi valuta di non discuterla.
Presenta un’altra interrogazione urgente in riferimento alla disciplina del traffico nella zona in cui insistono la scuola De Naro Papa dell’Istituto comprensivo Raffaele Poidomani atteso che sarà allocato un numero consistente di nuove classi provenienti da diversi distaccamenti nel mentre l’esterno della scuola è rimasto un cantiere aperto con il parcheggio inutilizzabile.
Il consigliere chiede di sapere se il primi cittadino ha già studiato un piano di viabilità alternativa e capire perché il parcheggio non è stato completato.
Il sindaco replica che sulla viabilità del plesso da mercoledì e quattordici classi in più rispetto a quelli precedenti. I pullman entreranno all’interno della scuola per svolgere il servizio. Quest’anno si ha il controllo dei parcheggi e della viabilità sulla Rocciola Scrofani, bivio di Torre Rodosta e l’altro in direzione Airone.
Sin dal primo giorno si avrà del personale in più per poter gestire la circolazione e il decongestionamento del traffico, in entrata e in uscita, in quell’area.
La consigliera Ivana Castello interroga il sindaco in ordine al ritardo nei pagamenti del personale IGM, SPM e Servizi rete Modica.
Il sindaco afferma che si tratta di un’interrogazione che non ha i crismi per dare una risposta rapida e urgente in quanto su questo argomento deve assumere informazioni precise al fine di formulare la replica.
L’interrogante valuta che l’urgenza scaturisce dalla pressione degli interessati che non hanno risorse sufficienti per affrontare la quotidianità. Personale dell’IGM che si asterrà del lavoro straordinario dal 17 al 25 settembre pp.vv. Registra che il Sindaco tuttofare non riesce a dare una risposta in questo senso.
Il sindaco valuta che non è il consigliere a valutare l’urgenza o meno ma sono i cittadini e gli interessati al quale il primo cittadino deve rispondere. Non c’è neanche un comunicazione urgente in questa direzione.
Si passa alla surroga del consigliere comunale dimissionario in seno alla terza commissione consiliare permanente.
Il consigliere Filippo Agosta fa riferimento all’art 65 dello Statuto, comma 4 e 5, nel quale si fa riferimento al fatto che i commissari della minoranza sono designati dalla stessa e su questi si deve votare. Principio che sinora non è stato rispettato e chiede al presidente del Consiglio Minioto e al segretario generale di tenerne conto e chiede sulla base di questo l’annullamento in autotutela delle delibere già votate, atteso che tale principio non è stato rispettato.
La consigliera Rita Floridia cita l’art 53, comma 1, dello Statuto in uno con l’art 50 che cita il criterio proporzionale per stabilire le presenze dei commissari. In sede di conferenza dei capigruppo si è affrontato il tema e su questo c’è una sentenza della cassazione che non ammette discussioni. Bisogna invece andare avanti con i lavori delle commissioni.
La consigliera Ivana Castello ribadisce che le nomine sono legate alle scelte dei gruppi di opposizione sui nomi e poi si delibera per ogni commissione con lo stesso criterio. Questo dice la legge ed è la ragione per la quale i commissari dell’opposizione continuano a dimettersi. Fuori da questa ipotesi le commissioni sono decise solo dalla volontà della maggioranza. Poi sul parere chiesto dalla presidenza del consiglio comunale all’assessore agli Enti locali è stato fornito sulla scorta di un quesito del tutto estraneo rispetto alla legittimità della formazione delle commissioni.
La consigliera Ivana Castello contesta il fatto che rispetto alla domanda posta dal consigliere Filippo Agosta nessuna risposta è stata fornita. Il segretario generale valuta che le delibere sinora votate sono legittime.
Si procede alla surroga del consigliere Salvatore Poidomani dimissionato della terza commissione.
Presenti e votanti venti consiglieri. Ottengono voti: cinque Salvatore Poidomani, uno Ivana Castello, tredici le schede bianche e una scheda nulla.
Viene eletto componente della terza commissione, Salvatore Poidomani. La delibera viene votata con quattordici favorevoli e tre astenuti. L’atto viene dotato della immediata esecutività con tredici voti favorevoli e quattro astenuti.
Si procede alla surroga della consigliera Ivana Castello, dimissionata, in seno alla quarta commissione consiliare permanente.
Presenti e votanti venti consiglieri. Ottengono voti: dodici schede bianche, sei voti Ivana Castello, un voto Piero Covato e una scheda nulla.
Viene eletta la consigliera Ivana Castello. La delibera viene votata a maggioranza con quattordici voti favorevoli e quattro astenuti. La delibera viene dotata della immediata esecutività con quattordici voti favorevoli e quattro astenuti.
Si procede alla surroga di due consiglieri dimissionati in seno alla quinta commissione consiliare permanente: Filippo Agosta e Giovanni Spadaro.
Presenti e votanti ventuno consiglieri. Ottengono voti: Giovanni Spadaro cinque voti, Filippo Agosta voti quattro, un voto Giammarco Marco e undici schede bianche. Vengono eletti i consiglieri Giovanni Spadaro e Filippo Agosta.
La delibera viene approvata con quattordici voti a favore e quattro astenuti. La delibera viene dotata dalla immediata esecuzione con quindici voti favorevoli e tre astenuti.
Si passa al punto relativo alla verifica di quantità e qualità delle aree da destinarsi ai Piani di Edilizia Economica e Popolare (P.E.E.P) nonché le attività produttive e terziarie che potranno essere cedute in proprietà o in diritto di superficie (P.I.P.), prezzo di cessione dei lotti della Zona Artigianale di c/da Michelica.
L’assessore ai LL.PP. e all’ Urbanistica, Giorgio Linguanti relaziona sul punto riferendo che il comune non ha proprietà di immobili da destinate ad edilizia economica e popolare e quindi non si possono, su questa versante, fare economie.
Per i PIP ovvero i lotti della zona a artigianale di c.da Michelica ancora liberi sono stati messi a bando ventuno immobili per una valutazione di 121 mila euro.
Il consigliere Giorgio Belluardo, nella qualità di presidente della seconda commissione, riferisce che non ci sono da destinare ad aree di edilizia economica e popolare. E annuncia la relazione di una nuova variante al PRG e questa sarà l’occasione per inserire l’edilizia convenzionale. Modica, tra i pochi comuni in Sicilia, ha avuto finanziati l’acquisto di case per edilizia economica in centro storico.
La consigliera Ivana Castello rileva che nella proposta di deliberazione non c’è riferimento alla quantizzazione di un finanziamento regionale e sul quale chiede notizie.
L’assessore Giorgio Linguanti riferisce che i dati si riferiscono al finanziamento iniziale per la zona artigianale. I 121 mila euro se non ci sarà la vendita dei lotti non saranno introitati.
Il consigliere Filippo Agosta sostiene che la previsione di entrata vada rimodulata di in anno in anno visto che è atto prodromico al bilancio di previsione.
Il consigliere Giorgio Belluardo afferma che il bando è del 2015 che non ha nulla a che vedere con il bilancio di previsione. Gli introiti previsti sono del tutto potenziali.
La consigliera Ivana Castello dichiara che non è in condizione di poter esprimere un voto in quanto non ha avuto risposte ai quesiti posti.
La delibera al punto 5 viene posta a votazione e viene votata a maggioranza con 17 voti favorevoli e cinque astenuti. La delibera viene dotata della immediata esecutività con 17 voti favorevoli e cinque astenuti.
Si passa alle norme per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche del centro storico per ristori all’aperto “Dehors”.
L’assessore Giorgio Linguanti illustra il punto sostenendo la necessità di adottarlo in quanto è utile a dare conformità all’immagine della città rendendola più consona alla bellezza dell’ambiente circostante.
L’argomento è il frutto di una collaborazione degli uffici, la commissione urbanistica e quanti hanno dato il loro contributo. La novità del regolamento e che la pratica e le istanze inoltrate non devono passare al vaglio della soprintendenza per il relativo parere. Basta solo l’iter previsto dall’ente comune.
Il consigliere Giorgio Belluardo come presidente della seconda commissione con delegato al centro storico valuta importante questo regolamento non solo perché disciplina gli spazi all’aperto ma anche per dare omogeneità negli interventi nel centro storico.
Chi esercita un’attività deve rispettare delle regole che si ispirano ad una circolare regionale del 2016.
Si tratta dei “Dehors” di tipo chiuso e sono stati fatti dei sopralluoghi in questo senso al fine di evitarne la installazione davanti ad immobili di valore artistico e optando per alcune tipologie con relativa scelta tecnica.
Il regolamento deve essere rispettato e come già riferito non dovrà sottostare al parere della soprintendenza sulla base di un accordo nato al termine di conferenze di servizio in cui l’ente regionale ha partecipato.
Le istanze saranno valutare da una commissione in cui saranno presenti esponenti della Polizia Locale, dell’ufficio tecnico e dell’ufficio tributi
Chi si dovrà adeguare al regolamento potrà farlo in tutta comodità e utilità.
Poi illustra un emendamento della maggioranza che limita l’utilizzo di superficie esterna dell’esercizio rispetto all’area interna che non può essere superiore al suo doppio. La commissione urbanistica ha votato a maggioranza il parere con un solo astenuto.
Il consiglio viene sospeso per quindici minuti per il parere sull’emendamento.
Alla ripresa sono presenti venti consiglieri comunali.
La presidente Minioto rispetto agli emendamenti presentati, cinque dell’opposizione, riferisce che il segretario generale ha bisogno dei tempi tecnici per formulare i pareri per ognuno.
Per tale ragione il consiglio viene aggiornato a giovedì 20 settembre alle ore 19.00.
Presenti ventuno consiglieri la seduta del consiglio comunale si apre con una comunicazione della presidente del consiglio comunale Carmelo Minioto che informa sul vuoto del bando di gara sulle riprese delle sedute del consiglio comunale. Allora l’alternativa sarebbe la diffusione in streaming dell’assemblea.
Il segretario generale sono state fatti dei sopralluoghi nell’aula con la telecamera presente che andrebbe aggiornata così come la struttura tecnica. L’orientamento dell’amministrazione è questo.
Il consigliere Salvatore Poidomani rivolgendosi al consiglio comunale valuta che non è un capriccio dell’opposizione la diffusione in streaming dei lavori del consiglio ma è un segnale di trasparenza per la città e i cittadini. Non comprende perché si è registrato un voto di astensione della maggioranza sullo streaming.
Chiede all’amministrazione e al consiglio comunale di garantire le riprese e la diffusione dei lavori del consiglio comunale. Basta fare una scerbatura in meno.
La consigliera Ivana Castello rileva che il sindaco si è sempre opposto a garantire in bilancio una somma per assicurare le riprese dei lavori d’aula. Valuta legittimo e doveroso invece dare conto ai cittadini dell’attività del civico consesso. Il primo cittadino non li vuole ma il siccome questa è una facoltà del consiglio comunale che in definitiva deve decidere il da farsi. Fa appello alla presidente del consiglio comunale di garsi carico di questa problematica.
Il consigliere Tato Cavallino valuta che il suo ordine del giorno sullo streaming delle riprese attende lo svilupparsi della situazione. Chi si aggiudicherà l’appalto delle riprese dovrà garantire anche quelle in streaming.
La consigliera Rita Floridia in nome della maggioranza fa un riferimento alle cose errate dichiarate dal consigliere Salvatore Poidomani in ordine all’atteggiamento di astensione assunto dal gruppo di maggioranza sullo streaming. Atteggiamento quindi non contrario alle riprese e alla diffusione perché giustificato con il fatto che c’era un bando in itinere e quindi da qui il voto.
Il consigliere Marcello Medica si dichiara soddisfatto della direzione che sta assumendo la questione riprese in streaming in consiglio. E’ una vittoria della città e non di singoli consiglieri.
Il consigliere Tato Cavallino presenta una sua interrogazione della istituzione della figura del disability manager rispetto alla quale ha avuto già una risposta scritta dell’assessore ai servizi sociali Saro Viola, quindi valuta di non discuterla.
Presenta un’altra interrogazione urgente in riferimento alla disciplina del traffico nella zona in cui insistono la scuola De Naro Papa dell’Istituto comprensivo Raffaele Poidomani atteso che sarà allocato un numero consistente di nuove classi provenienti da diversi distaccamenti nel mentre l’esterno della scuola è rimasto un cantiere aperto con il parcheggio inutilizzabile.
Il consigliere chiede di sapere se il primi cittadino ha già studiato un piano di viabilità alternativa e capire perché il parcheggio non è stato completato.
Il sindaco replica che sulla viabilità del plesso da mercoledì e quattordici classi in più rispetto a quelli precedenti. I pullman entreranno all’interno della scuola per svolgere il servizio. Quest’anno si ha il controllo dei parcheggi e della viabilità sulla Rocciola Scrofani, bivio di Torre Rodosta e l’altro in direzione Airone.
Sin dal primo giorno si avrà del personale in più per poter gestire la circolazione e il decongestionamento del traffico, in entrata e in uscita, in quell’area.
La consigliera Ivana Castello interroga il sindaco in ordine al ritardo nei pagamenti del personale IGM, SPM e Servizi rete Modica.
Il sindaco afferma che si tratta di un’interrogazione che non ha i crismi per dare una risposta rapida e urgente in quanto su questo argomento deve assumere informazioni precise al fine di formulare la replica.
L’interrogante valuta che l’urgenza scaturisce dalla pressione degli interessati che non hanno risorse sufficienti per affrontare la quotidianità. Personale dell’IGM che si asterrà del lavoro straordinario dal 17 al 25 settembre pp.vv. Registra che il Sindaco tuttofare non riesce a dare una risposta in questo senso.
Il sindaco valuta che non è il consigliere a valutare l’urgenza o meno ma sono i cittadini e gli interessati al quale il primo cittadino deve rispondere. Non c’è neanche un comunicazione urgente in questa direzione.
Si passa alla surroga del consigliere comunale dimissionario in seno alla terza commissione consiliare permanente.
Il consigliere Filippo Agosta fa riferimento all’art 65 dello Statuto, comma 4 e 5, nel quale si fa riferimento al fatto che i commissari della minoranza sono designati dalla stessa e su questi si deve votare. Principio che sinora non è stato rispettato e chiede al presidente del Consiglio Minioto e al segretario generale di tenerne conto e chiede sulla base di questo l’annullamento in autotutela delle delibere già votate, atteso che tale principio non è stato rispettato.
La consigliera Rita Floridia cita l’art 53, comma 1, dello Statuto in uno con l’art 50 che cita il criterio proporzionale per stabilire le presenze dei commissari. In sede di conferenza dei capigruppo si è affrontato il tema e su questo c’è una sentenza della cassazione che non ammette discussioni. Bisogna invece andare avanti con i lavori delle commissioni.
La consigliera Ivana Castello ribadisce che le nomine sono legate alle scelte dei gruppi di opposizione sui nomi e poi si delibera per ogni commissione con lo stesso criterio. Questo dice la legge ed è la ragione per la quale i commissari dell’opposizione continuano a dimettersi. Fuori da questa ipotesi le commissioni sono decise solo dalla volontà della maggioranza. Poi sul parere chiesto dalla presidenza del consiglio comunale all’assessore agli Enti locali è stato fornito sulla scorta di un quesito del tutto estraneo rispetto alla legittimità della formazione delle commissioni.
La consigliera Ivana Castello contesta il fatto che rispetto alla domanda posta dal consigliere Filippo Agosta nessuna risposta è stata fornita. Il segretario generale valuta che le delibere sinora votate sono legittime.
Si procede alla surroga del consigliere Salvatore Poidomani dimissionato della terza commissione.
Presenti e votanti venti consiglieri. Ottengono voti: cinque Salvatore Poidomani, uno Ivana Castello, tredici le schede bianche e una scheda nulla.
Viene eletto componente della terza commissione, Salvatore Poidomani. La delibera viene votata con quattordici favorevoli e tre astenuti. L’atto viene dotato della immediata esecutività con tredici voti favorevoli e quattro astenuti.
Si procede alla surroga della consigliera Ivana Castello, dimissionata, in seno alla quarta commissione consiliare permanente.
Presenti e votanti venti consiglieri. Ottengono voti: dodici schede bianche, sei voti Ivana Castello, un voto Piero Covato e una scheda nulla.
Viene eletta la consigliera Ivana Castello. La delibera viene votata a maggioranza con quattordici voti favorevoli e quattro astenuti. La delibera viene dotata della immediata esecutività con quattordici voti favorevoli e quattro astenuti.
Si procede alla surroga di due consiglieri dimissionati in seno alla quinta commissione consiliare permanente: Filippo Agosta e Giovanni Spadaro.
Presenti e votanti ventuno consiglieri. Ottengono voti: Giovanni Spadaro cinque voti, Filippo Agosta voti quattro, un voto Giammarco Marco e undici schede bianche. Vengono eletti i consiglieri Giovanni Spadaro e Filippo Agosta.
La delibera viene approvata con quattordici voti a favore e quattro astenuti. La delibera viene dotata dalla immediata esecuzione con quindici voti favorevoli e tre astenuti.
Si passa al punto relativo alla verifica di quantità e qualità delle aree da destinarsi ai Piani di Edilizia Economica e Popolare (P.E.E.P) nonché le attività produttive e terziarie che potranno essere cedute in proprietà o in diritto di superficie (P.I.P.), prezzo di cessione dei lotti della Zona Artigianale di c/da Michelica.
L’assessore ai LL.PP. e all’ Urbanistica, Giorgio Linguanti relaziona sul punto riferendo che il comune non ha proprietà di immobili da destinate ad edilizia economica e popolare e quindi non si possono, su questa versante, fare economie.
Per i PIP ovvero i lotti della zona a artigianale di c.da Michelica ancora liberi sono stati messi a bando ventuno immobili per una valutazione di 121 mila euro.
Il consigliere Giorgio Belluardo, nella qualità di presidente della seconda commissione, riferisce che non ci sono da destinare ad aree di edilizia economica e popolare. E annuncia la relazione di una nuova variante al PRG e questa sarà l’occasione per inserire l’edilizia convenzionale. Modica, tra i pochi comuni in Sicilia, ha avuto finanziati l’acquisto di case per edilizia economica in centro storico.
La consigliera Ivana Castello rileva che nella proposta di deliberazione non c’è riferimento alla quantizzazione di un finanziamento regionale e sul quale chiede notizie.
L’assessore Giorgio Linguanti riferisce che i dati si riferiscono al finanziamento iniziale per la zona artigianale. I 121 mila euro se non ci sarà la vendita dei lotti non saranno introitati.
Il consigliere Filippo Agosta sostiene che la previsione di entrata vada rimodulata di in anno in anno visto che è atto prodromico al bilancio di previsione.
Il consigliere Giorgio Belluardo afferma che il bando è del 2015 che non ha nulla a che vedere con il bilancio di previsione. Gli introiti previsti sono del tutto potenziali.
La consigliera Ivana Castello dichiara che non è in condizione di poter esprimere un voto in quanto non ha avuto risposte ai quesiti posti.
La delibera al punto 5 viene posta a votazione e viene votata a maggioranza con 17 voti favorevoli e cinque astenuti. La delibera viene dotata della immediata esecutività con 17 voti favorevoli e cinque astenuti.
Si passa alle norme per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche del centro storico per ristori all’aperto “Dehors”.
L’assessore Giorgio Linguanti illustra il punto sostenendo la necessità di adottarlo in quanto è utile a dare conformità all’immagine della città rendendola più consona alla bellezza dell’ambiente circostante.
L’argomento è il frutto di una collaborazione degli uffici, la commissione urbanistica e quanti hanno dato il loro contributo. La novità del regolamento e che la pratica e le istanze inoltrate non devono passare al vaglio della soprintendenza per il relativo parere. Basta solo l’iter previsto dall’ente comune.
Il consigliere Giorgio Belluardo come presidente della seconda commissione con delegato al centro storico valuta importante questo regolamento non solo perché disciplina gli spazi all’aperto ma anche per dare omogeneità negli interventi nel centro storico.
Chi esercita un’attività deve rispettare delle regole che si ispirano ad una circolare regionale del 2016.
Si tratta dei “Dehors” di tipo chiuso e sono stati fatti dei sopralluoghi in questo senso al fine di evitarne la installazione davanti ad immobili di valore artistico e optando per alcune tipologie con relativa scelta tecnica.
Il regolamento deve essere rispettato e come già riferito non dovrà sottostare al parere della soprintendenza sulla base di un accordo nato al termine di conferenze di servizio in cui l’ente regionale ha partecipato.
Le istanze saranno valutare da una commissione in cui saranno presenti esponenti della Polizia Locale, dell’ufficio tecnico e dell’ufficio tributi
Chi si dovrà adeguare al regolamento potrà farlo in tutta comodità e utilità.
Poi illustra un emendamento della maggioranza che limita l’utilizzo di superficie esterna dell’esercizio rispetto all’area interna che non può essere superiore al suo doppio. La commissione urbanistica ha votato a maggioranza il parere con un solo astenuto.
Il consiglio viene sospeso per quindici minuti per il parere sull’emendamento.
Alla ripresa sono presenti venti consiglieri comunali.
La presidente Minioto rispetto agli emendamenti presentati, cinque dell’opposizione, riferisce che il segretario generale ha bisogno dei tempi tecnici per formulare i pareri per ognuno.
Per tale ragione il consiglio viene aggiornato a giovedì 20 settembre alle ore 19.00.
L’Ufficio Stampa