Approvati con voto unanime, opposizione assente, due argomenti di natura urbanistica utili a velocizzare le pratiche e rateizzare gli oneri

Dopo una breve question time, illustrate tre interrogazioni alle quali ha risposto il sindaco, il consiglio comunale ha surrogato con la consigliera Ivana Castello, il componente della quarta commissione consiliare dimissionario ovvero la stessa Ivana Castello, ieri sera assente dall’aula.
Il civico consesso poi ha proceduto ad approvare, con voto unanime, il regolamento per l’applicazione delle norme tecniche di attuazione (N.T.A) e del regolamento edilizio comunale (R.E.C.) per il calcolo delle superfici, dei volumi e delle altezze nonché, anche questo con voto unanime, la problematica interpretativa circa gli interventi ammessi, la modalità di attuazione e le destinazioni ammissibili nelle zone edificabili e delle loro originarie pertinenze. Integrazione e precisazione alle norme di attuazione di attuazione del PRG. Questi due ultimi punti sono stati approvati con l’assenza in aula dell’opposizione.

Presenti tredici consiglieri i lavori d’aula si aprono con la question time. Ad aprirla è il consigliere Tato Cavallino che illustra con un’interrogazione lo stato di abbandono della villetta di Via Silla.
L’interrogante rileva che questo polmone verde è stato abbandonato considerate le promosse del sindaco e il fatto che un finanziamento per riqualificarlo è stato perduto, chiede di sapere se il sindaco intende avviare l’iter per bandire un concorso di idee rivolto ai privati per individuare la soluzione che garantisca la valorizzazione e la riqualificazione dell’area a verde; atteso che il Comune non è in grado di gestirlo per motivi economici.
Il sindaco nella replica sottolinea che ci si porta dietro un problema legato alla gestione precedente e il Comune non è stato posto nella condizione di poter entrare nella graduatoria per finanziamenti previsti dalla Regione siciliana.
Da qualche giorno si valutando un progetto presentato dai giovani del quartiere che intenderebbero gestire la villetta attraverso l’attivazione di un laboratorio anche con il sostegno delle scuole e delle famiglie. Ci sarà comunque un bando pubblico e sulla scorta dei progetti di gestione migliorativi si troverà una soluzione che possa essere utile al quartiere ma anche di ristoro economico a beneficio del soggetto che gestirà lo spazio verde.
L’interrogante ne prende atto e auspica che presto si possa individuarsi una soluzione.
La seconda interrogazione è illustrata dal consigliere Marcello Medica in riferimento ai lavori per l’individuazione dell’entrata del Rifugio Antiaereo di Piazza Matteotti.
Il consigliere penta stellato dopo avere fatto una cronistoria dei lavori di indagine geo elettrica tomografica e sui lavori effettuati nel maggio scorso e al ripristino del sito in perfetta regola d’arte.
Alle parole del sindaco di una ripresa degli scavi dopo le festività di San Pietro non è seguita alcuna attività.
Considerata la curiosità della cittadinanza per vedere alla luce un pezzo di storia della città e legittimamente intende essere notiziata, rileva che non mancarono a suo tempo le polemiche sui punti di scavo e sull’assenza della cartellonistica.
Adesso l’interrogante chiede di sapere quando comincerà la seconda fase dei lavori sotto piazza Matteotti; chi ha eseguito i lavori di scavi e quanti sono costati, quali sono stati i risultati concreti atteso che il luogo è stato ripristinato; quali sono i progetti futuri dell’amministrazione in ordine al rifugio antiaereo di Piazza Matteotti e sul altri che sembrano esserci sotto Piazza Monumento in modo da concretizzare un polo d’attrazione per incremento turistico.

Il sindaco replica sostenendo che l’iniziativa ha una valenza particolare visto che insiste in Piazza Matteotti ovvero nel cuore storico della città; per l’amministrazione era importante saggiare l’esistente del rifugio e in quale condizione si trovasse. Sono stati fatti dei saggi per individuare degli ingressi; si è stabilito grazie ad un un’indagine attraverso immagini che il sito si trova un buone condizioni.
Si ha l’idea di realizzare un Museo della memoria che trovi sede in un bunker sotterraneo e quindi si era deciso di effettuare le opere a dopo le feste. Un cronoprogramma prevede prima l’apertura di Palazzo dei Mercedari con il museo in esso ospitato e poi quella del rifugio anti aereo.
I costi dei lavori fatti nella individuazione del rifugio fanno parte di un plafond di interventi realizzati in diversi siti; quelli futuri saranno invece mirati all’apertura del luogo storico con un progetto preciso di fruizione.
L’interrogante valuta positiva le valutazioni del sindaco e auspica con questo nuovo sito di consolidare il comparto turistico in città.
Il consigliere Tato Cavallino illustra una interrogazione urgente sulla scorta di alcune notizie stampa secondo le quali i sindaci del comprensorio di Modica reclamano il pagamento di somme per quanto riguarda il pagamento delle cooperative sociali che vantano, secondo fonti di stampa, un arretrato di trentotto mesi. Il consigliere Cavallino intende sapere se sono state trasferite queste somme, peraltro vincolate, al pagamento delle cooperative.
Il sindaco precisa, rispetto a questa interrogazione, che il ritardo di trentotto mesi non è sostenibile in quanto nessuno avrebbe potuto resistere a questi ritardi. Sino al mese di settembre le somme sono state erogate ai comuni del Distretto Socio Sanitario.
Man mano che le somme si introitano gli uffici distribuiscono le somme previste dalla legge 328/200o ai singoli comuni per via prioritaria. Dopo anni ci si accorge, chiede il sindaco, che ci sono 38 mesi di ritardo e non se n’è parlato sinora nella conferenza dei sindaci. Conferma che sono stati pagati sia quelli della 328 e quelli dei LUC sino all’ultimo centesimo.
L’interrogante prende atto della risposta del sindaco.
Finita la question time, il presidente Minioto introduce il punto relativo alla surroga del consigliere dimissionario della quarta commissione consiliare.
Si tratta della consigliera Ivana Castello che seppur rieletta nel corso dell’ultima seduta del civico consesso ha annunciato le sue dimissioni da componente la quarta commissione consiliare nella stessa seduta.
Votanti undici consiglieri. Ottengono voti: Ivana Castello sei, una nulla e quattro le schede bianche.
Mancando il numero legale, la seduta viene rinviata di un’ora.
Alla ripresa dei lavori sono presenti tredici consiglieri e i lavori ripartono con la votazione per la surroga della consigliera Ivana Castello dalla quarta commissione consiliare.
Votanti tredici consiglieri. Ottengono voti: Ivana Castello sette, Lucia Ingarao uno, Piero Covato uno, una nulla e tre le schede bianche.
Ivana Castello è eletta a componente della quarta commissione consiliare.
La delibera di surroga è votata con tredici voti favorevoli.
È votata l’immediata esecuzione dell’atto con tredici voti favorevoli.

Si passa alla discussione sul regolamento per l’applicazione delle norme tecniche di attuazione (N.T.A) e del regolamento edilizio comunale (R.E.C.) per il calcolo delle superfici, dei volumi e delle altezze da sottoporre all’approvazione del civico consesso. Sul punto c’è un emendamento della maggioranza
Il punto viene illustrato dall’assessore all’Urbanistica, Giorgio Linguanti sostenendo che l’argomento in discussione propone delle semplificazione e chiarimenti sulle norme di attuazione e del regolamento.
A distanza di due anni dall’ approvazione della variante del piano regolatore si è resa necessaria una semplificazione delle procedure al fine di realizzare le opere e per determinare una situazione priva di sperequazioni tra i cittadini. Oggetto sono le altezze, le superficie lorde e i volumi degli immobili.
Il consigliere Antonino Di Rosa illustra l’emendamento che si muove nella direzione di sbloccare le pratiche ferme da tempo negli uffici a motivo del pagamento di oneri che sono abbastanza esosi.
Per venire incontro all’utenza si vuole consentire, con l’emendamento, “la possibilità di rateizzare le somme dovute al comune per sanzioni pecuniarie derivanti dalla detta attività con le stesse modalità e tempi delle somme dovute per gli oneri di costruzione”.
L’emendamento messo ai voti viene approvato all’unanimità con tredici voti a favore.
La delibera nel suo complesso viene approvata all’unanimità con tredici voti a favore.
L’atto viene dotato, con la stessa votazione, dell’immediata esecutività.

Si passa all’ultimo punto all’ordine del giorno in ordine alla proposta di deliberazione avente ad oggetto:
“problematica interpretativa circa gli interventi ammessi, la modalità di attuazione e le destinazioni ammissibili nelle zone edificabili e delle loro originarie pertinenze. Integrazione e precisazione alle norme di attuazione di attuazione del PRG da sottoporre al consiglio comunale”.
L’argomento viene illustrato dall’assessore Giorgio Linguanti che precisa che ci sono discrepanze sulle zone o sui lotti individuati rispetto alla realtà rappresentativa in ordine soprattutto alla destinazione d’uso ammissibili nelle zone edificabili rispetto alle originarie pertinenze.
Il Sindaco, nel suo intervento, valuta importanti questi due provvedimenti in materia urbanistica.
C’è al di là del dato tecnico una scelta politica. Da atto ai consiglieri di maggioranza di un atteggiamento coerente rispetto agli impegni assunti in campagna elettorale; atteggiamento rivolto ad operare negli interessi della comunità attraverso, in questo caso, alla semplificazione delle procedure urbanistiche. Parimenti l’opposizione risulta stasera assente dall’aula a dimostrare che non individua e non si cura dei problemi della collettività. Ciò che è stato preparato evidenzia il grande lavoro degli uffici e dei tecnici che sono stati posti a supporto di questa attività. Ringrazia quanti rendono possibile la concretizzazione di questi risultati, consiglieri di maggioranza, uffici e tecnici che pongono la città a misura dei cittadini e delle loro esigenze sia nelle procedure urbanistiche che nel pagamento degli oneri di urbanizzazione rispetto ad una città, che sino a pochi anni fa, era bloccata dalla stessa attività amministrativa .
La delibera viene approvata all’unanimità con tredici voti a favore.
L’atto viene dotato con la stessa votazione dell’immediata esecutività.
Esaurito l’ordine del giorno la seduta viene sciolta dal presidente Carmela Minioto.

L’Ufficio Stampa

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