Divieto ad uso potabile di acqua in diverse zone della città.

Riscontri in un campionamento idrico di una carica microbica superiore ai limiti previsti

Vietato l’uso a scopo potabile, se non previa ebollizione dell’acqua proveniente e distribuita dall’acquedotto comunale e ciò al fine della salvaguardia della salute pubblica nelle Vie e zone limitrofe: (serbatoio Molinelli) Viale Quasimodo, Via Gerratana, Via S. Marco, Via S. Marco Mista, C.so Mazzini, Via S. Andrea, Via S. Margherita, Via Agosta Antonino, Via Marchesa Tedeschi, Via S. Liberale, Via S. Pellico, Via Arancitello, Via Santa, Via Fiumillo, Via Cartia, Via Ignazio Galfo, C.so Umberto da piazza monumento fino a Via Vittorio Veneto, Via S. Sofia, Via Nazionale primo tratto, Viale Medaglie D’Oro, Via Monserrato, Via Incatasciato; (serbatoio S. Teresa) Via Fontana, Via Egitto, Via F. Crispi, Via S. Chiara, C.so S. Giorgio, Via Calamezana, Via Napoli, C.so Garibaldi, Via Lantieri, Via Guerrieri, Via Raccomandata, Via Catena, Via S. Giuseppe, Via Fratantonio, Via Carlo Papa, Via Rosa, Via Exaudinos, Via Michele Pulino, Via Carlo Papa, Via Scala, Via Gigante, Via Scribano, Via Fiumara.
Il divieto è disciplinato da un’ordinanza del sindaco (n° 53859 del 20 ottobre 2017) sulla scorta di una comunicazione dell’Asp di Ragusa, Dipartimento prevenzione SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) distretto di Modica, a seguito di un campionamento di acqua del pubblico acquedotto e precisamente nella sorgente “S.Pancrazio”. Il laboratorio di sanità pubblica ha riscontrato una carica microbica superiore ai limiti.

 

L’Ufficio Stampa

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Consiglio comunale del 16 ottobre 2017

Approvato a maggioranza il conto consuntivo 2016

Approvato dopo oltre due ore di dibattito il conto consuntivo 2016. I gruppi di maggioranza, quindici consiglieri, hanno votato compatti la manovra. L’opposizione, quattro consiglieri, non hanno condiviso nel merito il documento finanziario contestandolo a più riprese e quindi il loro è stato un voto contrario.
Presenti venti consiglieri il consiglio si apre con l’annuncio del rinvio della seduta di mercoledì 18 ottobre p.v.
con all’ordine del giorno la cubatura per richiesta del PD.
Si è contestato al presidente Garaffa da parte dell’opposizione il modo tardivo con il quale è stata convocata la seduta del consiglio comunale del 24 ottobre per la discussione sulle delibere n° 150 e n° 151 della Corte dei Conti con le quali si chiede il dissesto finanziario dell’ente. Quindi andava fatta una convocazione per i primi di ottobre.
Il presidente Garaffa motiva la data della convocazione perché intende sapere cosa intende fare l’amministrazione in merito al ricorso alle delibere emesse dal magistrato contabile.
Fino al trentesimo giorno, termine ultimo per presentare il ricorso, il civico consesso non ha molto di che discutere, perché il ricorso toglierebbe contenuti al consiglio comunale.
Si propone di convocare il consiglio giorno 19 ottobre per la discussione sulle delibere e giorno 24 ottobre quello sulla cessione di cubatura: una proposta conciliativa rispetto a quanto detto.
L’amministrazione valuta che sia importante ascoltare chi sta predisponendo il ricorso alle delibere della Corte dei Conti e per tale ragione è stata concordata la data del 24 ottobre p.v. per discuterne in consiglio comunale, quando ci sarà presente l’avv. Antonio Barone.
Si passa al punto relativo all’approvazione del conto di bilancio finanziario 2016 e relativo risultato di amministrazione.
L’amministrazione sul punto sostiene di aver raggiunto risultati importati nel corso del 2016: sono stati garantiti servizi essenziali e primari del welfare (a beneficio di disabili, categorie deboli, famiglie in difficoltà per la tutela della casa e il microcredito); trasporto scolastico gratuito di competenza comunale ma anche provinciale, refezione scolastica. Poi gli eventi messi in campo dalla Fondazione Teatro Garibaldi e gli investimenti nelle scuole per renderle più sicure; cura per le frazioni soprattutto Marina di Modica e poi la crescita del trend turistico veramente sensibile. Si valuta che la tassazione è rimasta invariata.
Il saldo di avanzo di competenza per il 2016 pari a € 5.738.847,11.
Per quanto riguarda la spesa nel 2016 quella del personale sui 14 milioni e settecento mila euro, rispetto al 2015 si registra un risparmio di quasi 900 mila euro.
Positivo il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2016 che è pari a € 35.203.064,30.
La corte dei conti già rilevava criticità sulla situazione economica del comune e la incapacità dell’ente di poter riscuotere il 100 per cento della tassazione. L’amministrazione ha computo uno studio che parte dal 2007 ad oggi in ordine alla dinamica e all’entità delle entrate tributarie e dei trasferimenti da Stato e Regione.
Si è registrato un crollo nei trasferimenti da parte dello Stato e dalla Regione Nel 2007 riscossione coattiva Tari e canone idrico zero per cento peraltro con una competenza era tardiva di un anno. Nel 2016 si è messa in linea l’azione coattiva.
L’amministrazione con dati alla mano dimostra che negli anni di sua competenza il trend di riscossione con lo strumento coattivo è aumentato sensibilmente. Un’azione di pressione va ancora fatta nei confronti in quella sacca di cittadini che ancora non sono in regola con i pagamenti.
L’opposizione non si convince dei dati forniti dall’amministrazione; ha dati opposti in ordine alla riscossione coattiva delle entrate tributarie. Rileva l’assenza di alcuni adempimenti che potrebbero mettere a rischio la discussione del conto consuntivo. Manca la documentazione sul Conto economico finanziario e lo stato patrimoniale che entro il 31 luglio di quest’anno doveva essere formulata.
Poi ai rilievi dei revisori, pesanti, alla fine il parere è favorevole. Manca anche qualche debito fuori bilancio non registrato nel conto consuntivo. Si pongono dubbi sull’accantonamento di somme che dato che il piano di equilibrio è stato bocciato che fine abbia fatto.
Capitolo a parte per le partecipate, peraltro rilievi costanti da parte della Conte dei Conti, dove non vengono approvati i bilanci malgrado il socio unico sia il comune e quindi il sindaco.
Si sostiene che manca l’indice di tempestività dei pagamenti che registra la velocità di riscossione: superando i trenta giorni ci si è espone a provvedimenti. Il documento manca ed è un inadempimento.
Nell’ultimo quadrimestre del 2016 il ritardo per pagare una fattura è di sette mesi.
Si pone la pregiudiziale su questi punti e si invita a rinviare a otto giorni la discussione sul conto consuntivo, per avere tutta la documentazione mancante in aula così come sollevato dai revisori dei conti.
Il presidente Garaffa riferisce che il commissario ad acta dr. Saieva contattato ha riferito che il conto consuntivo anche senza la documentazione potrà essere esitato fermo restando il fatto che il commissario rimarrà in carica sino a quando non sarà prodotta la documentazione mancante.
La consulente finanziaria del sindaco, dr. Annamaria Aiello, valuta che l’assenza dello stato patrimoniale si basa sulla difficoltà da parte degli enti di operare la classificazione dell’inventario.
La maggioranza intende porre ai voti la pregiudiziale presentata.
La pregiudiziale viene bocciata con sei voti favorevoli, tredici contrari.
L’opposizione rileva ancora una forte discrasia tra le somme che vengono impegnate nei capitoli di entrata rispetto alla spesa reale dei servizi obbligatori ( solo Telecom, buoni libro e altro per un ammontare di 450mila euro). Questo stato di fatto porta dritti al riconoscimento di debiti fuori bilancio.
Nel complesso ci sono 900mila euro di somme non impegnate. Si valuta che nel caso della Tari si può configurare l’ipotesi che i cittadini pagano di più, come è successo nel passato, rispetto al 100 per cento dovuto per sostenere il servizio. Sono dati che vanno corretti e quindi bisognerà variare il saldo di avanzo di competenza diminuendolo di un milione e quattrocento mila euro.
L’amministrazione rileva che l’atto è dotato di tutti i pareri e sulla coerenza delle entrate non ci sono dubbi perché frutto dei piani finanziari. Ove si registra un entrata maggiore sarà regolata l’anno successivo in quanto si tratta di un aspetto di dinamica finanziaria. Sulla spesa richiesta dalle PO c’è a fin anno una verifica tra quanto preventivato e quanto speso. Nel conto consuntivo si accerta questo stato di cose: ci sono dinamiche sui numeri che dipendono dalle esigenze e dalle richieste che possono diminuire o aumentare.
L’opposizione continua a contestare la differenza tra quanto speso e quanto previsto sulla quale l’ente rischia debiti fuori bilancio con tutte le conseguenze economiche del caso. Non esiste nei fatti quella somma indicata come saldo di avanzo di competenza.
Il collegio dei revisori rileva che le questioni poste dall’opposizione non possano risolversi dall’oggi al domani.
Si è disponibili a rivedere i numeri così come sollevato ove dovessero essere accertate dei gap.
L’amministrazione ribadisce che i pareri sono stati dati e sono favorevoli compreso quello dei revisori dei conti.
L’opposizione chiede la sospensione della seduta per fare una verifica dei numeri.
La maggioranza chiede il voto sulla sospensione.
Ai voti la sospensione viene bocciata con quattro voti favorevoli e quindici contrari.
L’opposizione rileva che insistere sull’approvazione di questo conto consuntivo, da parte della maggioranza, non fa altro che consolidare il dissesto finanziario in atto. Ricordano che la Corte dei Conti obbliga il comune di Modica a dichiararlo. Il saldo di questo consuntivo non è veritiero come lo sono stati i precedenti.
Questa amministrazione poi non onora gli impegni e le scadenze come quelle assunte con i dipendenti comunali ai quali non viene pagato puntualmente lo stipendio. Il conto consuntivo di questa sera è uguale a quello degli altri anni: cioè non coerente con la situazione dell’ente. Il 28 settembre segna un punto di svolta. E’ stata approvata una delibera di 35mila euro per garantire le luminarie, si tratta di campagna elettorale.
Poi ci si riferisce alla consulenza di un esperto che presentando le fatture non è stato pagato su un incarico illegittimo e oggi si tenta di fare una transazione. Gli oneri come si sa in questi casi sono a carico di chi ha sottoscritto l’incarico. Si contestano poi il basso introito di ICI, di Tassa di soggiorno come dimostrato dai numeri.
La consulente finanziaria del sindaco, dr.ssa Annamaria Aiello, valuta che gli atti di impegno sono stati dettati dalle PO ovvero dai responsabili di settori. Il rendiconto è una risultante di ciò che avviene durante un anno; cosa assai diversa nel bilancio di previsione che preventiva la spesa. Dunque il conto consuntivo è nei numeri veritiero.
L’opposizione dichiara il voto contrario al documento finanziario per motivi di caratura politica e tecnica.
Il conto consuntivo viene approvato a maggioranza con quindici voti favorevoli e quattro contrari.
L’atto viene dotato dell’immediata esecutività con quindici voti favorevoli e tre contrari.
La seduta a questo punto viene sciolta.

 

L’ufficio stampa

Comunicato stampa redatto secondo l’art. 9, comma 1, delle legge 22 febbraio 2000, n° 28
Applicazione norme disciplina propaganda elettorale.

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Terminata la visita di Alberto II di Monaco in città. Ha promesso di ritornare per un rapporto d’affetto con Modica.

Inaugura il Castello dei Conti riaperto dopo anni alla fruizione pubblica

Tra le ali di una folla plaudente, il principe Alberto II di Monaco dopo una lunga visita al Castello dei Conti riaperto al pubblico dopo un lungo restauro è ripartito da Modica con la promessa di farvi ritorno perché con la città intende mantenere un rapporto solido e duraturo.
Il programma mattutino, secondo il protocollo stabilito, è iniziato con la visita nella Chiesa di San Giorgio. Sulla porta della maestosa facciata tardo barocca lo hanno accolto Don Angelo Giurdanella, Vicario generale della Diocesi di Noto, e Giovanni Stracquadanio, parroco della Chiesa madre di San Giorgio, il quale ha illustrato i paramenti ottocenteschi donati dalla famiglia Grimaldi alla parrocchia, compreso un pregevolissimo ostensorio.
Lo storico Giuseppe Barone ha accompagnato il principe Alberto II di Monaco spiegando e illustrando, il Polittico seicentesco di Bernandino Nigro, l’altare con la Madonna della Neve di Bartolomeo Berrettaro e Giuliano Mancino. Altra visita al reliquario di San Giorgio, opera di argentieri veneziani, ai quadri dell’Assunta di Filippo Paladini e il Martirio di Sant’Ippolito.
SAS Alberto II di Monaco, terminata la visita, ha proceduto a tagliare il nastro, unitamente al sindaco, Ignazio Abbate sull’ingresso del restaurato Castello dei Conti. Accompagnato dall’arch. Salvatore Tringali, direttore dei lavori che ha fatto da cicerone, il principe ha potuto ammirare l’ampiezza e la bellezza dei locali e di cortili mentre un gruppo del Liceo musicale di Modica diffondeva le arie del TE DEUM di Charpentier. Sulla pedana di ferro che perimetra l’area, ha potuto ammirare le scoperte emerse nel corso dei lavori come la Torre Normanna e le mura dell’antico maniero in una datazione attorno all’anno mille in avanti. Altra visita negli ipogei del Castello nel piano basso servito da comode scale e da ascensore.
Un piccolo rinfresco curato dall’istituto Alberghiero “Principi Grimaldi” nel ridotto di un terrazzo con vista incantevole sulla città ha nei fatti concluso la visita di SAS Alberto II di Monaco a Modica e della sua folta delegazione.
Ha salutato la città tra le ali di un pubblico gioioso che hanno scandito a voce alta il suo nome e Sua Altezza con modestia e pazienza si è avvicinato al pubblico salutandolo con strette di mano e con carezze sui volti dei bambini.
“Siamo particolarmente contenti- commenta il sindaco Abbate- di questa due giorni di presenza di SAS Alberto di Monaco in cui la Città ha saputo fare il meglio di sé partecipando a quella che è stata una festa per un Capo di Stato vicinissimo a Modica e alle sue antiche tradizioni.
Sono certo che il rapporto con il principato sia solo l’inizio di una fase di collaborazione e di presenza tra Modica e lo Stato monegasco che prevedo intenso e fattivo.
Abbiamo finalmente inaugurato il Castello dei Conti dopo anni di chiusura al pubblico e oggi riaperto alla fruizione di tutti. C’è l’idea di farlo diventare una sorta di casa degli artisti siciliani moderni e non per farne una mostra permanente di alto spessore artistico e culturale.”
L’Ufficio Stampa

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