Consiglio comunale del 29 marzo 2017

Consiglio comunale del 29 marzo 2017

Approvata a maggioranza l’applicazione della Tari anno 2107

La minoranza lascia l’aula. Consiglio rinviato a domani per mancanza del numero legale.

Approvata a maggioranza la delibera relativa al “Piano finanziario degli interventi” , delle categorie tariffarie e delle tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (Tari) anno 2017. Subito dopo la minoranza lascia l’aula consiliare e viene a mancare il numero legale.

La seduta rinviata di un’ora. Non c’è ancora il numero e la seduta è rinviata a domani alle 19,30 in seconda adunanza.

Presenti venti consiglieri il consiglio comunale si apre con un intervento del consigliere Vito D’Antona che rileva il ritardo con cui le delibere relative alle aliquote giungono in consiglio.
Il consigliere rileva, infatti, che il 31 gennaio scorso gli atti dalla giunta sono trasmessi al collegio dei revisori dei conti per il parere che è fornito il 7 di febbraio e le delibere sono trasmesse al consiglio il 27 marzo. Sulla lentezza dell’iter e quindi sui ritardi il consigliere chiede una risposta all’amministrazione.

La consigliera Ivana Castello sottolinea che si agisce sempre nell’ambito dell’emergenza.

Non è nelle condizioni oggi di poter affrontare gli argomenti con cognizione di causa. Solo stamani ha ottenuto i dati.

L’Assessore al bilancio Enzo Giannone riferisce che tutto è stato fatto secondo i tempi previsti.

Il consigliere Tato Cavallino invoca le regole e le norme. Quello che sta succedendo oggi a Modica ha del paradossale. Si registrano eccessive contravvenzioni nel corso Umberto senza alcuna tolleranza da parte della Polizia Locale che tartassano gli automobilisti e danneggiano i commercianti. Chiede al sindaco di intervenire in questo senso.

Il sindaco valuta che il consigliere Tato Cavallino ha fatto una sua valutazione.

Sugli atti che arrivano in ritardo poi evidenzia che questi sono pervenuti in terza commissione il 9 marzo u.s. e da lì hanno iniziato il loro iter

Il consigliere Giovanni Spadaro valuta che i regolamenti dovrebbero passare anche dalla prima commissione.

Il consigliere Piero Covato evidenzia che il 9 marzo è stata convocata la terza commissione per l’esame degli atti relativi ai tributi oggi in discussione ed esitate il 12 marzo; mancava solo la delibera relativa alla Tari che è stata approvata ieri dalla commissione.

Il consigliere Tato Cavallino ricorda che prima che il civico consesso affrontasse gli argomenti già c’erano i comunicati stampa del sindaco che parlavano di alcune riduzioni. E chiede comunque del ritardo con cui gli atti sono arrivati in ritardo in consiglio.

L’assessore Enzo Giannone valuta che la Tari è un esame più complesso rispetto agli atri e da qui i tempi più lunghi.

Il presidente Garaffa riferisce che la IMP (Imposta municipale propria), la Iuc (Imposta unica comunale), Tasi(Tassa sui servizi indivisibili), l’ Imposta sul reddito delle persone fisiche sono state esaminate giorno 9 marzo. In consiglio sono state trasmesse delibere complete.

L’assessore Enzo Giannone illustra la delibera della Tari 2017:

Piano tariffario che prevede agevolazioni ulteriori: per i servizi commerciali di Marina di Modica, gli esercizi che attrezzano aree ludiche. Confermate tutte le altre con il relativo piano tariffario.

Il consigliere Tato Cavallino ribadisce che non può espletare la funzione in quanto l’atto è arrivato all’ultimo momento in civico consesso. Sulle riduzioni si chiede, chi li paga? Da dove sono prese queste somme? Li pagano altri cittadini? Poi non è vero che le riduzioni le ha fatte la giunta, com’è stato comunicato, perché è il consiglio eventualmente a deciderle.

La consigliera Ivana Castello riferisce che nel 2014 è stato redatto un piano finanziario che era di 9 milioni e 200mila euro. Le tariffe sono elencate nel piano tariffario. L’accertamento ha portato un introito superiore a 10 milioni di euro. Quindi un milione di euro in più superiore al costo del servizio.

La somma andava restituita. Nel 2015 la giunta ha ridotto le tariffe rispetto all’anno precedente riducendo però la superficie imponibile con equilibrio tra entrate e uscite. Nel 2016 sono state aumentate le tariffe e le superfici imponibili.

L’accertamento prevede introiti per dieci milioni e 164 mila euro e un costo del servizio per otto milioni e 649.000,00 euro con un gap di circa un milione e 400mila euro.

Nel 2017 aumenta la superficie tassabile ma anche il gettito che si deve recuperare visto che è pari a 12 milioni 280mila di euro. Registra che ci sono altri costi non comprensibili.

Valuta che si trova fuori dalla legge in quanto il cittadino deve pagare solo il costo del servizio.

Il consigliere Giovanni Scucces ricorda che insieme con altri consiglieri aveva presentato una mozione d’indirizzo sulla Tari rilevando le discordanze tariffa per tariffa. L’amministrazione aveva promesso dei riscontri nelle tabelle rispetto al decreto del 1999. Valuta che ci sono discordanze nelle tabelle.

Il consigliere Giovanni Spadaro evidenzia che quest’anno ci sarà un aumento nel conferimento in discarica in attesa che la differenziata raggiunga il 65 per cento. Quanto aumenta il costo per ogni contribuente?

L’assessore Enzo Giannone sul carico delle agevolazioni rilevate dal consigliere Cavallino dichiara che non può ripercuotersi sugli altri in quanto ci sono altre tariffe che aumentano.

Oggi la Tari la paga circa il 48 per cento degli utenti. Nel 2014 si è avuto un maggior accertamento rispetto al costo del servizio; è stato ribadito che ciò ha determinato una compensazione con un rimborso avvenuto l’anno successivo.

Per il 2016 ci sono i costi dei settori tributi che fanno lievitare la cifra. Poi c’è una multa della Regione che i comuni hanno subito perché gli enti non hanno rispettato la raccolta del 65 per cento della differenziata per l’anno 2016.

Sul quesito posto dal consigliere Scucces compulserà il responsabile del servizio e darà una risposta.

La consigliera Ivana Castello valuta che le sue domande non hanno avuto una risposta.

Si registrano costi che non si comprendono. Ribadisce che il cittadino deve pagare il costo del servizio e non di più: è vietato dalla legge. Chiede di inviare i verbali del suo intervento alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica.

Il costo superiore del 2014 non è vero che è stato recuperato nel 2015. Poi chiede se è stato rispettato l’accordo con l’impresa per il pagamento della discarica.

Il consigliere Luigi Giarratana valuta che l’amministrazione ha fatto grandi sforzi non aumentando le tasse. Ha previsto delle agevolazioni per la Tari. E’ questo è un segnale di sensibilità verso i cittadini. In un momento in cui diminuiscono i trasferimenti dallo Sato e dalla Regione si facciano delle riflessioni più attente; sarebbe auspicabile che l’opposizione faccia delle proposte. Bisogna andare avanti con l’amministrazione che lascia le aliquote inalterate.

Il consigliere Vito D’Antona registra che il funzionario non c’è; mancano i numeri rispetto a somme molte importanti. Il sindaco tre giorni prima che il consiglio comunale adottasse le aliquote ha reso pubbliche le agevolazioni sostenendo che non sono state aumentate le tariffe.

Le tariffe contrariamente a quanto si dice sono aumentate e illustra alcune somme. Quando si vogliono agevolare le categorie lo si fa attraverso poste di bilancio con un preciso capitolo di spesa per evitare di scaricare il costo sui cittadini. Quello che si è fatto è propaganda elettorale.

Le esenzioni vanno fatte con la spesa. Il ruolo politico dell’assessore è inadeguato. Bisogna parlare con i numeri e giustificare tutto con le carte. Si sa stasera che c’è una multa di cui non si conosce l’entità e soprattutto non lo sanno i cittadini. A Modica c’è un problema di evasione; lo certificano i bilanci. La Corte dei Conti l’ha rilevato. Non si può dire oggi che la riscossione è del 48 per cento dopo quattro anni di amministrazione. Non c’entrano le altre amministrazioni ma solo quella attuale. Nelle bollette dell’acqua si parla d’introiti del 25 per cento. Si chiede del come mai ad aprile non è partita ancora la differenziata, bene che vada si comincerà a fine anno; si sta costruendo un altro debito fuori bilancio. La discarica continuerà ad accumulare rifiuti.

Oggi si rischia di votare una delibera senza spiegazioni.

La consigliera Ivana Castello pone il problema dell’aumento dell’accertato rispetto al costo del servizio e le refluenze che questo avrà sull’avanzo. Peraltro la differenza positiva dell’accertamento nel 2015 non è andata a favore dei cittadini

Il presidente del collegio dei revisori dei conti valuta che l’interlocutore giusto è il funzionario responsabile. Nel consuntivo 2016 saranno fatte le giuste valutazioni e quindi oggi la risposta non sarebbe esaustiva.

Il consigliere Giovanni Scucces registra che nessuna risposta alle sue osservazioni è arrivata dall’assessore Giannone.

Il consigliere Tato Cavallino ribadisce che l’assessore sugli argomenti deve essere confortato dalla presenza della PO di competenza.

Denuncia l’arrivo in ritardo in consiglio degli atti e poi che non si è posti nella condizione di chiedere chiarimenti ai responsabili di settore.

Non si può sentire l’assessore che dice che si riserva di dare risposte quando la delibera è in votazione questa sera.

Oggi registra che rispetto agli impegni elettorali del sindaco non si riesce a far pagare le tasse agli utenti oggi ferma a una percentuale del 48 per cento dopo quattro anni di amministrazione. Per quanto concerne le agevolazioni, queste potrebbero essere coperte con qualche spesa di manutenzione o spettacolo in meno. Oggi si caricano invece sul resto degli utenti.

Il consigliere Giovanni Scucces manifesta il voto contrario; lo stesso voto contrario annuncia la consigliera Ivana Castello a nome del gruppo del PD e non solo perché arrivano gli atti in ritardo ma in quanto non vengono date risposte ai quesiti posti.

Sottolinea che le entrate accertate nel 2016 sono superiori al costo di un milione e 400mila euro. E ciò non è possibile. E’ contro legge.

Il consigliere Giorgio Falco comunica il voto favorevole perché non c’è aumento nelle aliquote rispetto al 2016. La lievitazione del coste è legata all’aumento imponibile delle superfici. Le agevolazioni su Marina di Modica sono congrue.

Il vice presidente Michele Polino annuncia il voto contrario perché si è saputo in modo improvviso della multa. Le agevolazioni proposte dall’amministrazione sono una presa in giro per i cittadini.

Il consigliere Concetto Puccia dichiara il voto contrario. L’atto ha numerose pecche e i dati non corrispondono alla realtà e chiede l’invio alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica dell’atto dandone notizia ai consiglieri comunali.

Sulle agevolazioni pone dubbi: ci sono aumenti dell’11 per cento rispetto alle tabelle dello scorso anno. Auspica l’invio di un commissario per un controllo sui conti di questo comune. Non si possono pagare campagne elettorali operando le agevolazioni. La città non merita questo. E’ una sola la persona che decide. Ci vuole un intervento della Procura della Corte dei Conti.

Il consigliere Andrea Rizza evidenzia che c’è una lievitazione sensibile sul costo del servizio; gli incassi fermi al 48 per cento della platea dei contribuenti; non si danno risposte ai quesiti posti. L’amministrazione non vuole la collaborazione della minoranza. Annuncia che dopo questa votazione si allontanerà dall’aula.

 

La delibera relativa all’approvazione del “Piano finanziario degli interventi”, delle categorie tariffarie e delle tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (Tari) anno 2017 viene votata a maggioranza con quattordici voti favorevoli e  dieci contrari.

 

A questo punto la minoranza lascia l’aula e viene a mancare il numero legale accertato sulla votazione del punto relativo alla proposta di deliberazione avente ad oggetto Modifiche al “Regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta unica comunale (I.U.C.)” a valere dal 1° gennaio 2017.

All’appello dopo un‘ora un solo consigliere presente (il presidente Garaffa), la seduta è rinviata a domani sera alle 19,30.

 

L’Ufficio Stampa

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Delibera della Corte die Conti. I debiti pregressi del Comune incidono sui bilanci futuri da qui a trent’anni. L’amministrazione fa un’analisi sull’ultimo piano di riequilibrio

Delibera della Corte die Conti. I debiti pregressi del Comune incidono sui bilanci futuri da qui a trent’anni. L’amministrazione fa un’analisi sull’ultimo piano di riequilibrioInserisci qui il Sottotitolo

I Quaranta minuti di conferenza stampa in cui il sindaco, l’assessore al bilancio, Enzo Giannone, presenti altri quattro assessori e un buon numero di consiglieri di maggioranza, hanno esposto numeri, contestata la perentorietà del termine di presentazione del nuovo piano di riequilibrio, delibera n° 70 dell’adunanza pubblica del 9 marzo u.s. della Corte dei Conti, (il sindaco ha prospettato anche un ricorso sulla perentorietà della scadenza), hanno espresso motivazioni sulla natura dei debiti legate alle attività delle precedenti amministrazioni attraverso il vaglio delle cifre dei bilanci di quegli anni ma hanno lanciato anche una prospettiva in cui, in estrema sintesi, le somme in uscita dei bilanci futuri in massima parte sono destinati a colmare debiti da qui a trent’anni almeno. Contestualmente questa amministrazione intende amministrare la città garantendo servizi e mantenendo basse le aliquote della tassazione.
E’ stato l’assessore Enzo Giannone ad aprire l’incontro con i giornalisti citando un incremento del rendimento passato dai 14 milioni di euro del 2014 ai 79 milioni circa di oggi che sono il frutto del riaccertamento straordinario dei residui antecedenti il 2013, imposto dal nuovo regime contabile, e per il quale è stato redatto un nuovo piano di riequilibrio non valutato dal giudice contabile in quanto approvato dalla giunta con delibera n° 198 del 27 settembre 2016 (in assenza dei revisori dei conti, scaduti l’8 luglio 2016 e insediatisi il 5 ottobre 2016 a motivo di lungaggini burocratiche non potevano esprimere il parere obbligatorio) e poi ratificata dal civico consesso, completo di parere del collegio ovviamente, con atto n° 154 del 28 dicembre 2016.
Atto non preso in considerazione dalla Corte dei Conti in quanto adottato fuori dal termine perentorio del 30 settembre da parte del consiglio comunale e invece approvato dalla giunta, organo non competente a decidere sull’atto. Rimane però in vita il precedente piano con atto n° 311 del 20 giugno 2016.
L’amministrazione registra che ci sono gli spazi per rispettare il piano di riequilibrio in vigore: si è ridotto il vecchio disavanzo; nel 2016 c’è addirittura un avanzo di competenza pari a € 6.600,000,00 salvo il calcolo dell’accertamento ordinario dei residui.
Ma la storia parte da un passato non lontano.
Nel 2012 in cui la Corte dei Conti ha dichiarato il dissesto cosiddetto guidato, con la sentenza n° 145.
Il disavanzo così alto di oggi si giustifica con il fatto che è stato messo in sicurezza il bilancio dell’ente.
Lo si è fatto attraverso l’accantonamento di 46 milioni di euro per fondi di dubbia esigibilità, accantonato un fondo passività potenziali per dieci milioni di euro e alla cancellazione di residui che hanno messo ancora più in sicurezza il risultato di amministrazione degli anni precedenti.
Esiste un vero punto critico ed è quello legato alle riscossioni che porta alla carenza di liquidità. Secondo Enzo Giannone la strada è in salita lo è ancora di più oggi ma ancora nulla è perso.
Il sindaco, Ignazio Abbate, dopo aver ringraziato l’assessore al bilancio per l’opera sin qui svolta, parte dalla gestione del 2012 (Giunta Buscema) in cui si è sforato il patto di stabilità (la multa di cinque milioni di euro non è stata pagata solo perché la Sicilia è Regione a statuto speciale) e un disavanzo di 24 milioni di euro. Nell’anno 2007 si è registrato in un solo anno un disavanzo di 21 milioni di euro. Nel 2012 è stato dichiarato il dissesto guidato. Poi il mutuo per 64 milioni di euro per pagare i debiti pregressi. Tutto questo peso di debiti ha determinato la situazione che si registra oggi; cioè con un bilancio bloccato per i prossimi decenni per fronteggiare debiti per 79,9 milioni di euro.
L’amministrazione Abbate si è trovata costretta a fare i conti con questa situazione contabile dovendo impegnare somme ingenti per coprire le varie partite di debito. Necessario dunque creare avanzi di amministrazione per poter assicurare le coperture al piano di riequilibrio con i debiti fuori bilancio per circa 4 milioni e cento (erano dieci milioni quelli del 2012) e le sentenze per oltre dieci milioni di euro di debiti a far data dal 2013 e anni precedenti. Poi un prestito contratto dalla precedente amministrazione con la Regione siciliana per la gestione dei rifiuti solidi urbani per 12 milioni di euro che questa giunta si vede trattenere nei trasferimenti.
Dei 24 milioni di euro di disavanzo al 31 dicembre 2012 sono stati ripianati 13 milioni di euro: sono soldi che i cittadini hanno pagato con una tassazione tra le più basse in provincia. Poi il sindaco registra che sono diminuiti i trasferimenti dallo Stato: dai 12 milioni del 2009 a 3 milioni e 800,000,00 nel 2015.
La spesa corrente nel 2011 era di 52 milioni di euro e oggi si è fatta molta economia a cominciare dai prepensionamenti effettuati che hanno liberato 79 posti in pianta organica che quest’anno valgono un risparmio di 1,4 milioni di euro.
Valuta restrittivo il metro usato dalla Corte dei Conti nello stimare il termine di presentazione del piano di riequilibrio. In assenza del collegio dei revisori dei conti non si poteva fare diversamente rispetto a quanto deciso dalla giunta.
L’amministrazione comunque sta lavorando per rispettare i termini imposti dal piano di riequilibrio esistente.
Questo è il quadro della situazione che è fatto di numeri, sostiene il primo cittadino, che vanno oltre le polemiche lanciate dall’opposizione. Sindaco, giunta e consiglieri di maggioranza continuano a lavorare con grandi sforzi per garantire un futuro a questo ente.
La spesa corrente è di gran lunga diminuita e sulla possibilità che l’opposizione collabori per evitare il peggio non c’è alcuna preclusione nel mettere in campo delle misure utili a rendere concreto il risanamento.
Nelle prossime settimane, annuncia il sindaco, partirà l’iter per l’adozione del bilancio di previsione 2017: quello sarà un momento di prova per collaborare. L’amministrazione si sta impegnando in modo serio a recuperare fasce di elusione e di evasione legate al mancato pagamento dei tributi. Un consorzio sta gestendo il recupero delle somme attraverso alcune soluzioni condivise come la maxi rateazione dei tributi.
La lotta a chi non paga le tasse, conclude il sindaco, sarà spietata non fosse altro per il rispetto di quei cittadini che le pagano.

Alla conferenza stampa sono stati presenti oltre al sindaco, Ignazio Abbate, l’assessore al Bilancio, Enzo Giannone, il vice sindaco, Giorgio Linguanti, gli assessori, Giorgio Belluardo, Rita Floridia e Orazio Di Giacomo. I consiglieri comunali Antonio Modica, Luigi Giarratana, Piero Covato, Carmela Minioto, Giovanni Rizza, Lorenzo Giannone, Giuseppe Grassiccia, Giovanni Cappello Rizzarello e Piero Armenia.

L’Ufficio Stampa

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Deliberazione n° 70 della Corte dei Conti. Conferenza stampa. –

Conferenza Stampa mercoledi 29 marzo alle ore 11,00

Mercoledì 29 marzo alle ore 11.00 nella sala “G.Spadaro”a Palazzo San Domenico si terrà una conferenza stampa che avrà come oggetto la delibera n° 70 – “I contenuti e le prospettive legate alle decisioni assunte dalla Corte dei Conti nell’adunanza pubblica del 9 marzo u.s.”. All’incontro con la stampa saranno presenti il Sindaco Ignazio Abbate e l’assessore al Bilancio Enzo Giannone.

Nell’attesa di vederci vogliate gradire Cordialità
Marco Sammito

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