Consiglio comunale del 12 giugno 2017

Question time e adozione di tre riconoscimenti di debiti fuori bilancio

Un’ora di question time e l’adozione di tre delibere relative al riconoscimento di debiti fuori bilancio sintetizzano i lavori del consiglio comunale di ieri sera. Chiuso in modo definitivo, per mancanza di interventi, il dibattito sulla relazione dell’attività del sindaco e dell’amministrazione comunale.

Presenti diciassette consiglieri il presidente Garaffa informa che giovedì 15 giugno p.v. così come lunedì 19 giugno p.v. si terranno due sedute del consiglio comunale i cui ordini del giorno conterranno argomenti rimasti aperti e indiscussi.

Il presidente Garaffa informa, altresì di avere inviato alla direzione delle TV private, al sindaco, al segretario comunale e ai consiglieri una nota, nelle more della redazione del nuovo bando per la ripresa e la messa in onda dei consigli comunale, con la quale si chiede a titolo gratuito il servizio, purché in possesso dei requisiti di legge e di darne comunicazione agli organi preposti.

Lo stesso presidente ha inviato un’ulteriore nota al sindaco, al segretario generale alle PO del II settore e del I settore e per conoscenza ai consiglieri comunali con la quale, a seguito della riunione della conferenza dei capigruppo dell’8 giugno u.s., invita a predisporre, con sollecitudine, gli atti per il bando di affidamento del servizio della diretta televisiva delle sedute consiliari. Nella stessa conferenza di servizio si è deciso di invitare gli organi preposti a chiedere i preventivi al fine di attivare il servizio di diretta televisiva in streaming delle sedute consiliari.

Il consigliere Giovanni Scucces sulle comunicazioni del presidente Garaffa propone un bando delle riprese televisive invita a predisporre una manifestazione d’interesse pubblico a titolo gratuito al fine di velocizzare i tempi. Se questo non dovesse dare risultati si apposterà una somma necessaria. Propone alla PO del primo settore di redigere un bando in questa direzione.

Il consigliere Carmelo Cerruto riferisce che i residenti di Via Rizzone, la strada sottostante la Via Liceo Convitto, denunciano un’infiltrazione d’acqua pubblica. L’URP che ha ricevuto la lamentela n0n ha ricevuto risposta alcuna e invita il sindaco a fare funzionare meglio il servizio nel senso che deve trovare la collaborazione degli altri uffici; questo consentirebbe di alleggerire il lavoro del sindaco e degli assessori.

La question time si apre con un’interrogazione, sulla nomina del consulente finanziario nella persona dell’ex presidente del collegio dei revisori dei conti; nell’atto di nomina si potrebbero individuare responsabilità per le quali il Comune potrebbe essere chiamato a rispondere.

Pone dubbi sulla nomina perché l’ente non può permettersi costi che vanno al di là delle spese obbligatorie e inderogabili. Si tratta di oltre trenta mila euro d’indennità. D’Antona non mette in discussione le qualità personali e professionali dell’esperta

Però si tratta di una scelta sbagliata del sindaco e della PO che ha impegnato la spesa: individua profili di illegittimità e di danno erariale per l’ente.

A Modica le risorse professionali che possano occuparsi della direzione della ragioneria ci sono. La persona che gestiva l’ufficio ragioneria, prima dell’elezione del sindaco, poteva rimanere al suo posto atteso che consentì di mettere in piedi un piano di equilibrio andato a buon fine.

Quindi al danno si subisce anche la beffa. Prima di nominare esperti l’ente deve verificare se all’interno ci sono le risorse professionali adeguate; non è stato poi fatto un avviso pubblico sul sito per la richiesta della figura richiesta.

Questa scelta va in controtendenza rispetto alle prescrizioni della Corte dei Conti.

Sul piano dell’opportunità sulla scelta e sulla legittimità dell’atto ci sono dubbi e chiede al sindaco di chiarire la questione.

Su questa delibera c’è una denuncia alla Corte dei Conti. C’è il tempo di tornare indietro e quindi chiede la revoca della nomina e dell’impegno di spesa della PO.

Il sindaco, Ignazio Abbate, ricorda gli incarichi esterni dati dall’amministrazione in cui D’Antona amministrava. Ricorda che quest’amministrazione ha eliminato i dirigenti che erano pagati dalla collettività. Ha riorganizzato il servizio con le PO determinando un risparmio notevole per le casse comunali.

Appena insediato è stato fatto un bando per le categoria D per coprire i posti di PO.

Non c’è stato nessuno che aveva una laurea in Economia; neanche la persona che c’èra prima ha dato le disponibilità a ricoprire quel posto.

Quindi si è accertato che non esiste una figura interna tale da ricoprire il ruolo e quindi era necessario avere un supporto esterno. La dr.ssa Annamaria Aiello ci è sembrata adeguata perché conosce bene le carte finanziarie, gli uffici e ha redatto i piani di riequilibrio.

La somma di trentamila euro si riferisce a un investimento per avere un supporto utile per l’ufficio di ragioneria. Se si pensa com’erano gestiti i dirigenti e cosa costavano all’ente non c’è paragone rispetto alla scelta fatta dall’amministrazione. Sull’utilizzo dei fondi non prende lezioni da nessuno. Le precedenti amministrazioni hanno speso tanto quanto quest’amministrazione.

L’interrogante dava per scontata questa risposta nel senso che voleva risposte precise su determina di nomina e non su altri argomenti. Rimane il dubbio sull’illegittimità dell’atto.

Chiede che l’atto sia revocato.

Il sindaco nella replica precisa che le sue risposte sono adeguate alle riflessioni dell’interrogante.

Il consigliere Luigi Giarratana interroga sul campetto di Marina di Modica, luogo nevralgico d’incontro e per il tempo libero, che necessita delle manutenzioni e chiede al sindaco lo stato dell’arte.

Il primo cittadino informa il consigliere Giarratana che venerdì il campetto è stato completato e con un impianto di energia elettrica gestito dall’ente.

L’interrogante ringrazia l’amministrazione per la celerità con la quale è stata fatta l’opera atteso che siamo alle porte dell’estate.

Il consigliere Carmelo Cerruto interroga sullo stato della pista ciclabile Marina di Modica-Sampieri che pur non essendo oggetto di gestione dell’ente necessita di interventi urgenti e invita il sindaco a sollecitare il libero Consorzio Comunale di Ragusa per intervenire al fine di rendere la pista sicura, peraltro usata da turisti, camperisti quasi tutto l’anno, attraverso  una scerbatura perché gli arbusti e l’erba nei fatti stanno facendo scomparire il tracciato. Propone l’idea di una pista ciclabile sino a Maganuco e una di realizzarla nel centro storico.

Il sindaco precisa che la pista è stata realizzata dall’ex provincia regionale di Ragusa ma l’ente cinque volte l’anno ne cura la manutenzione. L’ex provincia non ce la fa a fare le manutenzioni e l’ente non può intervenire oltre quella che in qualche modo assicura.

Sta studiando l’individuazione di percorsi cittadini finanziati con i fondi di agenda urbana per realizzare le piste ciclabili come quella prevista al Polo Commerciale.

Per quanto riguarda Marina di Modica nel piano spiagge è stata individuata una pista di collegamento tra Piazza Mediterraneo e punta Regilione e da ricongiungere con la pista ciclabile con quella esistente in direzione Sampieri.

L’interrogante prende atto delle dichiarazioni del sindaco e propone di compulsare il sindaco di Scicli, in caso di silenzio dell’ex provincia regionale di Ragusa, per mettere in atto una sinergia utile a superare il problema della pista ciclabile Marina di Modica Sampieri.

Il sindaco valuta nella replica che la convenzione con la Forestale potrebbe permettere al personale impiegato, con il consenso dell’ex provincia di Ragusa, di garantire la manutenzione della pista ciclabile.

Il consigliere Tato Cavallino interroga sul campetto di Treppiedi Nord nei pressi di Corso Sandro Pertini che è pronto e che non è utilizzato.

Poi rileva che la scala di accesso al piano piastra di un immobile di Treppiedi Nord dove opera un’associazione risulta interdetta all’accesso.

Il sindaco rileva che lo Iacp non ha dato fondi di un milione e quattrocentomila euro per il contratto di quartiere e poi esistono contenziosi con la ditta appaltatrice.

Sul campetto oggi ha firmato un’ordinanza nei confronti della ditta che non ha proceduto a metterlo in sicurezza e non ha fornito alcuna risposta in merito.

Manca il collaudo e si chiede del come mai i collaudatori non si attivano e per i quali propone una rescissione del rapporto al fine di consentire che i nuovi collaudatori possano sbloccare la situazione. Il sindaco ha tutto l’interesse a rendere fruibile le opere e darle in gestione per farle funzionare.

Il consiglio Tato Cavallino auspica che la revoca dei collaudatori possa giungere al più presto e spera che entro questa estate il campetto possa essere fruibile.

Il presidente Garaffa dichiara chiusi gli interventi relativi alla relazione del sindaco e dell’amministrazione atteso che nessuno interviene sul punto.

L’ordine del giorno prevede adesso cinque delibere relative a riconoscimento di debiti fuori bilancio sui quali relaziona il presidente della terza commissione, Luigi Giarratana.

Sono rinviati due debiti fuori bilancio in attesa di un parere dell’ufficio legale e sono relativi a: all’agenzia di Riscossione Sicilia Spa per la somma di € 19.779,25 e quella relativa  alla stessa Agenzia come pagamento delle quote associative.

È riconosciuto il debito fuori bilancio relativo a sentenza della commissione tributaria provinciale di Ragusa pari a e 3.634,35 a favore della ditta Serit Sicilia Spa. Il punto passa con dieci voti favorevoli e sei astenuti.

Altro riconoscimento di debito è quello relativo alla somma di € 1.931,35 a favore dell’Agenzia Riscossione Sicilia per occupazione spazi di aree pubbliche della ex provincia regionale di Ragusa per l’anno 2007. Undici i voti a favore e sei gli astenuti.

Riconosciuto il debito fuori bilancio a favore del signor Natale Mugnieco della somma di

€ 938,78 in esecuzione della sentenza n 137/2015 del giudice di Pace con undici favorevoli e sette astenuti.

A questo punto, esaurito l’ordine del giorno, la seduta viene sciolta.

 

L’Ufficio Stampa

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Nel mito di Eracle i tormenti della vita. Valerio Massimo Manfredi lo narra tra l’epica e la mitologia.

Grande pubblico per una lectio magistralis che ha ridato lustro all’eroe

“Eracle è veramente esistito? Chi se ne frega. Noi lo vogliamo bene. Come fosse Babbo Natale o la Befana. Non sappiamo se sono esistiti o se esistono. Continuiamo a volergli bene”.
Valerio Massimo Manfredi, archeologo e scrittore di fama mondiale, nella sua lectio magistralis sul mito di Ercole ha inteso togliere così delle curiosità al pubblico, che ha riempito ieri sera, silenzioso e attento, l’Auditorium “Pietro Floridia”.
Il racconto parte dalla genesi in una città, come Modica, che custodisce come un bene sacro l’Eracle di Modica, pezzo pregiato con un contorno, Eraclemania infatti, di altri reperti che si riportano al mito del semidio.
Egli fu un uomo primitivo. Figlio di Zeus, padre degli Dei, e della bellissima Alcmena moglie del guerriero Anfitrione. Stava dentro una pelle di animale, la leontea di nemeo, il leone ucciso nella sua prima fatica. Personaggio dunque antichissimo. Lo ritroviamo nell’elenco dei cinquantacinque argonauti che vanno alla conquista del Vello D’Oro a bordo di Argo, una nave robustissima ricavata da un solo tronco di albero. Tecnica di costruzione datata nel neolitico (8000 A.C.).
Sono gli eroi precedenti la guerra di Troia. In questa storia antichissima s’intrecciano il racconto epico (tratto dalle cose vere) e la mitologia (desunta da narrazioni non vere).
Eracle, l’uomo più forte del mondo, in fasce strozzò due serpenti che dovevano ucciderlo e capace d’imprese impressionanti.
Basti pensare alle dodici fatiche a cui fu condannato da Euristeo, suo cugino re di Tirinto e Micene, come pena per avere sterminato la famiglia a causa di un’ira provocatogli da Era, moglie di Zeus.
Fu un eroe amato e riconosciuto tale perché liberava i territori in cui si trovava dalle Bestie feroci che sterminavano gli armenti e quindi bonificava l’ambiente.
Le sue imprese rimangono mitiche perché legate a prove terribili che supera con forza terrificante e ingegno. Di fronte al bivio tra il piacere e gli ozi, egli sceglie quella del dovere, del sacrificio. Personaggio dunque tragico che viene in soccorso di Prometeo liberandolo dalle catene che lo affiggevano sui monti del Caucaso.
Prometeo è un titano amico dell’umanità e del progresso: ruba il fuoco agli dei per darlo agli uomini e subisce la punizione di Zeus che lo incatena a una rupe ai confini del mondo e poi lo sprofonda nel Tartaro, al centro della Terra. Ha spesso simboleggiato la lotta del progresso e della libertà contro il potere. Un rapace si alimentava ogni giorno con il suo fegato che si rigenerava in un moto perpetuo.
Solo Ercole riuscirà a liberarlo contro il volere degli Dei.
La fama di Ercole e la mitologia che l’accompagna è da sempre un riferimento delle arti soprattutto del teatro classico. Lo stesso Dante Alighieri lo annovera nella Divina Commedia. Interi popoli lo acclamano e lo ricordano rimanendo il mito impresso tra la storia e la leggenda.
Sono proprio quei popoli che l’hanno apprezzato e che l’hanno portato sino a noi rinsaldandone la fama dell’eroe. La Sicilia e i popoli che l’hanno vissuta ne sono un esempio.
Modica porta il vanto, che non è poco, di avere una statua di straordinaria fattura che lo ritrae in un atteggiamento fiero e pronto alla disputa.
L’illustre ospite è stato presentato dal direttore onorario del Museo civico “F.L. Belgiorno”, prof. Giovanni Di Stefano che ne ha descritto la fama con i quindici milioni di libri venduti in tutto il mondo e i premi letterari conquistati nel corso della lunga e intensa carriera.
E’ stato poi il sindaco, Ignazio Abbate, a fare gli onori di casa, parlando peraltro dei progetti attorno alla realtà museale, accompagnando Valerio Massimo Manfredi, presenti l’assessore alla Cultura Orazio Di Giacomo e il direttore Giovanni Di Stefano, nella sede del Museo dove è esposto l’Eracle di Modica ma anche altri pezzi che richiamano il mito di Eracle (Eraclemania): coppa frammentaria di Eracle, V sec. A.C.(dagli scavi di Treppiedi Sud),edicola in pietra calcarea locale raffigurante l’Eracle, IV sec. A.C. (località Pernamazzoni),piatto a vernice nera con H graffiata sul fondo, III-II sec.A.C. (scavi Domus Sancti Petri, Modica).

L’Ufficio Stampa

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Taglio e potature di alberi e siepi che invadono le strade pubbliche

Ordinanza del Sindaco. Gli inadempienti saranno sanzionati con una multa

Il sindaco, con propria ordinanza, disciplina le modalità di taglio e di potatura degli alberi intimando ai proprietari di immobili, i cui beni insistono lungo le strade provinciali, comunali e vicinali di uso pubblico, di tagliare i rami delle piante sporgenti oltre il ciglio stradale fino ad un’altezza pari a metri cinque dal manto stradale. Di potare, altresì, siepi, arbusti, rovi alberature e simili che invadono le strade.

Nella stessa ordinanza il sindaco avverte che gli interventi devono essere eseguiti improrogabilmente entro il 30 giugno p.v.

I proprietari di immobili inadempienti saranno multati con una sanzione  amministrativa da 159 euro e 639 euro.

 

L’Ufficio Stampa

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