Consiglio comunale del 13 settembre 2017

Le presunte dimissioni dell’assessore Giannone ancora nel mirino dell’opposizione per una Pec che non si trova. Due interrogazioni discusse in question time. Rinviate quelle sul bilancio. Manca il Sindaco

Approvata a maggioranza l’immediata esecutiva della delibera relativa alla variante al PRG, ditta Cambiocavallo, di struttura ricettiva di c.da Zimmardo a Modica. Poi un’ora dedicata alle comunicazioni e a due interrogazioni. Il consigliere Andrea Caruso informa il consesso dell’avvenuta nomina del modicano avv. Orazio Iacono ad amministratore delegato di Trenitalia.
Non essendo presente il sindaco, i consiglieri di opposizione hanno deciso di discutere alcune interrogazioni, molte delle quali sul bilancio e sulla situazione finanziaria dell’ente, alla presenza del primo cittadino o dell’assessore al bilancio, Enzo Giannone. Proprio il titolare della delega al bilancio è stato al centro delle comunicazioni da parte dei consiglieri Giovanni Spadaro, Ivana Castello e Vito D’Antona che continuano a chiedere conto e ragione della sua prolungata assenza e di una Pec di dimissioni, di cui però si è alla ricerca della sua esistenza.
Il presidente della seduta, il vice presidente Michele Polino, raccogliendo un invito dei consiglieri Giovanni Scucces e Carmelo Cerruto, ha assunto impegno di invitare, di concerto con l’amministrazione, l’assessore Enzo Giannone ad essere presente in consiglio per discutere le interrogazioni di pertinenza.
Dopo la discussione di due interrogazioni dei consiglieri Ivana Castello e Andrea Rizza, il consiglio si è sciolto.
Presenti ventuno consiglieri il consiglio si apre con la votazione sull’immediata esecutività della delibera relativa alla variante al PRG, ditta Cambiocavallo, di struttura ricettiva di c.da Zimmardo a Modica che ottiene tredici voti a favore, quattro contrati e quattro astenuti.
Il consigliere Giovanni Spadaro ha posto al consiglio comunale la questione relativa alle presunte dimissioni dell’assessore al bilancio, Giovanni Spadaro. Non ha individuato la Pec di dimissioni e su questa non ha avuto, da parte degli uffici, risposta alcuna.
Chiede al capo dell’amministrazione se Giannone si è dimesso e nel qual caso se intende nominare un nuovo assessore al bilancio. Insiste sull’esistenza di una comunicazione informatica di cui al momento non si trova traccia e non vorrebbe che si ipotizzasse un abuso d’ufficio atteso che sinora l’ufficio archivio continua a sostenere che non dal periodo 1° agosto ad oggi non c’è la Pec in discussione. Invoca una risposta chiara da parte del sindaco.
L’assessore al personale Pietro Lorefice dichiara di non sapere nulla della Pec e sul rapporto in atto tra il collega Giannone e il sindaco; sarà proprio il capo dell’amministrazione, oggi assente perché a Palermo, a comunicare, quando sarà presente, come stanno le cose.
Il consigliere Vito D’Antona si dichiara offeso sul piano istituzionale della risposta dell’assessore Lorefice in quanto lo stesso non può non sapere come stanno realmente le cose- lui assessore tra i più presenti a Palazzo San Domenico – e rispondendo come ha risposto mette in dubbio l’intelligenza di chi ascolta.
Questo è un caso che non riguarda solo l’amministrazione o il consiglio ma l’intera città e non è sicuramente una faccenda privata, atteso come si sta gestendo, e invita ad evitare di prendere in giro i consiglieri che chiedono notizie al riguardo. D’Antona avanza ipotesi di omissioni di informazione alla città sul caso e parla di disaccordi sulla linea politica tra Giannone e il sindaco.
L’assessore al bilancio manca dal consiglio da un mese e mezzo e si pone il problema se la richiesta d’indagine da parte della Corte dei Conti alla Procura della Repubblica di Ragusa sulla documentazione del piano di riequilibrio possa essere la causa che ha determinato il disimpegno dell’assessore Giannone dalla giunta Abbate. La verità conclude, D’Antona, che nessuno vuole parlare di un assessore che è assente dal Comune da un mese e mezzo.
La consigliera Ivana Castello rileva che se ci doveva essere una Pec di dimissioni e questa non è stata resa nota sarà costretta a presentare una denuncia penale.
Un invito a portare in consiglio il regolamento dei dehors, come promesso da tempo dall’amministrazione prima dell’estate, è stato fatto dal consigliere Peppe Stracquadanio.
Il consigliere Giovanni Scucces suggerisce al presidente della seduta, Polino, di invitare l’assessore al bilancio, Enzo Giannone, sinora assente a partecipare alla prossima seduta del civico consesso per capire se è dimissionato o meno.
La sua non è una delega di poco conto: è essenziale per la vita dell’ente.
L’Assessore Pietro Lorefice ribadisce quello che sinora sostenuto ovvero di non sapere nulla di una Pec di dimissioni e non si è mai occupato di questa questione che riguarda, peraltro, il rapporto tra il sindaco e il suo delegato.
Il consigliere Vito D’Antona informa di avere fatto una ricerca secondo la quale l’assessore Giannone non partecipa a sedute di giunta dal 27 luglio scorso.
Si apre la question time e la consigliera Ivana Castello deve presentare alcune interrogazioni sulla situazione finanziaria e di bilancio dell’ente. Non c’è presente il sindaco così come l’assessore Giannone e quindi non si è posti nella condizione di potere avere risposte né per i consiglieri interrogati né per la città.
Il consigliere Carmelo Cerruto solleva la questione della presenza in aula dell’assessore al bilancio Giannone e invita il presidente della seduta a farsi carico di questa esigenza.
La consigliera Ivana Castello illustra un’interrogazione sul disordine della toponomastica nel territorio comunale e in particolare i residenti di Via Alberto Portogallo non si spiegano come sia possibile che quella stessa strada all’Anagrafe risulti denominata Cava Gucciardo Pirato.
Nei fatti quella strada è stata divisa in due: un tratto con la vecchia denominazione, un altro con la nuova senza che si è provveduto a dare ai residenti la corretta denominazione. La Castello rileva che esistono almeno 180 strade on doppia denominazione, una delle quali è da annullare. Peraltro non esiste un registro delle strade per cui molti residenti non sanno neanche quale sia l’indirizzo esatto.
L’interrogante chiede all’amministrazione che la cittadinanza sia informata di questa questione, che si ponga fine a questo stato di cose individuando una soluzione.
L’ assessore Pietro Lorefice replica sostenendo che questa è uno stato di fatto che l’amministrazione ha ereditato da quella precedente.
Si sta intervenendo attraverso un’azione di adeguamento da parte degli uffici con l’ausilio di un programma che in automatico converte la residenza nell’anagrafe del cittadino interessato. L’azione sta avvenendo per zone e per tutte le vie quindi riguarda tutto il territorio comunale.
L’interrogante replica che non c’è un registro elle strade che andrebbe fatto. L’assessore Lorefice ribadisce che questa è una situazione precaria che è stata trovata così cioè con le nuove denominazioni di vie senza che poi siano stati operati i cambiamenti anagrafici.
Il consigliere Andrea Rizza illustra un’interrogazione sulla realizzazione del nuovo sito internet istituzionale del comune sul quale rileva che da oltre quattro mesi (l’interrogazione è del marzo scorso) non consente di poter accedere a tutte le informazioni che per legge devono essere accessibili, come da legge, da parte di chiunque e chiede di sapere per quale motivo si è deciso di sostituire il vecchio sito internet istituzionale con l’attuale; come mai da mesi il sito non è funzionale determinando sia una grave inadempienza di legge che ovvi disagi ai cittadini e ovviamente quali azioni l’amministrazione intende intraprendere per superare questo stato di cose.
L’assessore all’urbanistica Giorgio Belluardo risponde sostenendo che l’aggiornamento del sito si è reso indispensabile per offrire maggiori servizi e informazioni all’utente: i contenuti sono stati aggiornati al fine di garantire un’operazione trasparenza.
L’interrogante insiste nel sostenere che il sito non è aggiornato in alcuni elementi essenziali. Questa è una problematica che va approfondita perché il comune in questo modo è esposto ai rigori della legge e quindi urgente e necessario intervenire con sollecitudine.
Passata l’ora termina la question time e la seduta è stata sciolta.

L’ufficio stampa

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE

Votati due punti. Tra questi una variante al PRG per una nuova struttura ricettiva.

Manca il numero legale e la seduta è stata rinviata a domani.

Approvati due punti: i verbali delle sedute precedenti e a maggioranza la variante al PRG finalizzata per l’ampliamento di un impianto produttivo adibito a struttura turistico – ricettiva in c.da Zimmardo a Modica, ditta Cambiocavallo. Al momento di votare l’immediata esecuzione viene a mancare il numero legale e la seduta viene rinviata di un’ora. Ma all’appello non ci sono presenti i sedici consiglieri e la seduta viene rinviata a domani, mercoledì 13 settembre alle ore 19,30.

Presenti diciotto consiglieri il presidente Garaffa, ad inizio di seduta, dà alcune comunicazioni: riferisce le questioni legate al servizio di pediatria e di neonatologia del “Maggiore” di Modica dove c’è carenza di personale con le conseguenti difficoltà a fronteggiare il servizio.

Il consigliere Giuseppe Grassiccia fa un appello al sindaco, e poi lo scriverà al commissario dell’Asp 7, Ficarra, perché questa grave situazione possa essere affrontata.

L’attività dei due reparti deve coprire un territorio vastissimo ovvero due provincie quelle di Ragusa e Siracusa. La carenza di personale pone problemi di gestione del servizio nel senso che il super lavoro che devono affrontare le poche unità presenti comportano stress e stanchezza, considerato le fasce orarie coperte, che potrebbero riverberarsi negativamente sulla delicatezza del lavoro svolto.  Si creano file per le visite visto che i medici sono super impegnati nei servizi.

Si tratta di una pessima gestione legata alle scelte dell’ex direttore generale Aricò che considerava congruo il numero dei medici nei due reparti. Invita il sindaco ad intervenire prontamente.

Il consigliere Giovanni Rizza si associa all’appello del consigliere Grassiccia e denuncia le minacce subite dagli operatori sanitari da parte di persone, molti extracomunitari, e questo pone problemi di sicurezza per gli addetti che hanno paura.

Il sindaco, Ignazio Abbate, rassicura i consiglieri che hanno sollevato il problema; lunedì ha incontrato il commissario Ficarra il quale si è impegnato ad affrontare delle priorità come quella del pronto soccorso, che dovrebbe essere inaugurato a breve dopo il collaudo dell’ascensore.

Pronto soccorso dove è prevista la presenza del pediatra h 24. La gestione delle pediatrie nei tre ospedali sarà fatta in modo globale tenendo conto del numero dei medici e degli infermieri presenti nei nosocomi di Modica, Ragusa e Vittoria.

Lunedì sarà fatto un punto pratico della situazione con il commissario Ficarra con il quale verrà affrontata nel merito la questione sollevata e in particolare degli organici dei due reparti.

Il consigliere Tato Cavallino solleva il problema del trasporto degli alunni disabili che non è ancora iniziata grazie alla non attività dei nostri parlamentari regionali che si erano impegnati ad attivare questo servizio.

Ci sono dunque alunni che non hanno garantito il diritto allo studio così come tutti gli altri.

Il consigliere Cavallino chiede una mobilitazione del consiglio comunale su questa emergenza.

Si passa all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti che avviene con voto unanime dei consiglieri presenti, diciotto voti.

Il consigliere Giorgio Falco chiede l’anticipazione del punto relativo alla variante del PRG rispetto alle interrogazione.

Il consigliere Andrea Rizza chiede una seduta ad hoc dedicate alle interrogazioni.

Il consigliere Vito D’Antona non si dichiara d’accordo perché valuta che non si vogliono trattare le interrogazioni.

L’anticipazione del punto viene posto ai voti che passa a maggioranza con 12 voti favorevoli, quattro contrari e tre astenuti.

Si passa dunque a discutere la variante finalizzata per l’ampliamento di un impianto produttivo adibito a struttura turistico – ricettivo sito in c.da Zimmardo a Modica, ditta Cambiocavallo.

Relaziona sul punto la PO all’urbanistica arch. Salvatore Monaco il quale rileva che le prescrizioni date, sul sistema degli scarichi, non si rilevano nel progetto de quo (elaborato) e comunque sono presenti e giuridicamente valide.

L’assessore Giorgio Belluardo precisa che si tratta di una nuova unità ricettiva nel nostro territorio che è da considerare un fatto positivo perché copre un’ offerta rispetto ad una crescente domanda in fatto di turismo nel nostro territorio. Quindi non un fatto speculativo ma solo ricettivo; peraltro il progetto ha tutti i pareri e si integra perfettamente al territorio circostante e si confà all’ambiente dove questo insediamento dovrà sorgere. Un investimento dunque mirato che risponde alle esigenze del territorio.

Il consigliere Giuseppe Stracquadanio, presidente della commissione urbanistica, riferisce che il progetto dal punto di vista tecnico è idoneo e risponde alle esigenze del territorio. Dal punto di vista politico c’è qualche riserva e sulla richiesta di chiarimenti  l’assessore all’urbanistica Belluardo non si è presentato in commissione. Si domanda come mai l’amministrazione due anni fa ritirò il progetto e oggi che è sempre lo stesso lo ripropone in consiglio ?

L’Assessore Belluardo riferisce di un impossibilità ad intervenire in commissione e comunque non è tenuto a giustificare la sua assenza e riferisce di un approfondimento tecnico fornito al progetto che prima non c’era stato. Per questa ragione è tornato l’argomento in consiglio comunale.

Il consigliere Andrea Rizza rileva la mancanza di rispetto dell’assessore Belluardo che dice che non è tenuto a giustificare la sua assenza in commissione. Fa sapere che la ditta Cambiocavallo ha sollecitato l’amministrazione ad inserire l’argomento in consiglio perché c’è il rischio che si perdano dei finanziamenti visto che devono partecipare a bandi in scadenza.

Da un punto di vista politica l’atteggiamento assunto dall’amministrazione viene condannato.

Il consigliere Giovanni Scucces si chiede che se il punto è approvato si potrà procedere alla Suap ma si chiede se l’atto così come approvato sarà adeguato alle norme legate alle prescrizioni rilevate in ordine agli scarichi fognari ? Cosa succederà se queste prescrizioni non saranno rispettate e nel qual caso cosa accadrà a quanti adottano stasera l’atto e al Comune ?

Chiede alla PO se l’atto prima di essere rilasciato dovrà avere una cartografia aggiornata con le prescrizioni.

La PO riferisce che la prescrizione nata dal settore ecologia cita quattro riferimenti che devono essere rispettati. Sono prescrizioni che non possono essere modificate in nessun modo. Questo dato non modifica il progetto  ferma restando la validità tecnica e giuridica dell’elaborato relativo alla perizia di variante.

Il consigliere Vito D’Antona  chiede se le prescrizioni sono attuabili.

La PO sostiene che se così non fosse stato la ditta doveva rimodulare il progetto, quindi sono possibili da praticare ed è la ragione per cui il punto è approdato in consiglio comunale.

Il consigliere Giovanni Scucces valuta che le prescrizioni comportano anche lo spostamento di un parcheggio rispetto a quello previsto e che si sta approvando altrimenti si tratterebbe di una variante alla variante. Cioè a dire che le prescrizioni e la loro realizzazione sono cose conseguenziali. Annuncia il voto contrario.

Voto contrario anche quello del consigliere Andrea Rizza il quale sostiene che le prescrizioni cambieranno il progetto.

Il sindaco Abbate ricorda che il comportamento dell’amministrazione è stato quello che ha votato gli atti relativi alle varianti bloccate da anni. Questa variante risponde ad un’esigenza di ricettività; uno sforzo politico più che amministrativo rispetto a degli investimenti nel campo di attività produttive con le quali bisogna rimanere al passo garantendo  percorsi di fattibilità.

Il consigliere Peppe Stracquadanio annuncia il voto favorevole al punto.

Il consigliere Vito D’Antona rileva che il punto torna in consiglio dopo mesi senza che sia stata modifica alcuna. Voterà contrario al punto sul quale sia l’assessore Belluardo che il sindaco vogliono fare propaganda politica.

Denuncia che le varianti al piano votate hanno determinato nel territorio la presenza di scheletri di cemento armato che dimostrano come chi voleva investire non l’ha fatto ferendo il territorio.

Il consigliere Giorgio Falco annuncia il voto favorevole vista le finalità importanti del progetto che si muove in sintonia con lo sviluppo del territorio. Il consigliere Andrea Rizza dichiara il voto contrario perché il progetto non è completo anche se è d’accordo con gli insediamenti che favoriscono lo sviluppo del territorio.

La variante viene deliberata a maggioranza con  tredici voti favorevoli, tre contrari e due astenuti.

Al momento della votazione sulla immediata esecuzione viene a mancare il numero legale (quindici consiglieri presenti) e la seduta viene rinviata di un’ora.

All’appello delle 21,50 manca il numero legale, il solo presidente Garaffa presente, per garantire la seduta che viene rinviata a domani, mercoledì 13 settembre alle ore 19,30.

 

L’Ufficio Stampa

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE