Surrogati e subito dimessi quattro consiglieri di opposizione in tre commissioni.

Approvati a maggioranza il programma delle opere pubbliche e quello di alienazione del patrimonio

Nuovamente surrogati i commissari dimissionati di tre commissioni (terza, quarta e due della quinta) che ripresentano in aula le dimissioni.

Approvati a maggioranza il programma triennale delle Opere Pubbliche per il triennio 2018/2020 e il piano di valorizzazione e di alienazione del patrimonio del Comune anno 2018 e approvazione dell’elenco degli immobili. Approvato lo schema di convenzione per la gestione associata della segretaria comunale tra i Comuni di Modica e Acate.

Presenti quattordici consiglieri il presidente del consiglio comunale Carmela Minioto introduce il punto relativo alla votazione del consigliere comunale dimissionario in seno alla terza commissione consiliare permanente (Salvatore Poidomani).

Si passa alla votazione. Presenti e votanti quindici consiglieri. Ottengono voti Salvatore Poidomani  sette, Rita Floridia un voto e sette le schede bianche.

Viene eletto a componente della prima commissione Salvatore Poidomani.

La surroga è approvata con undici voti favorevoli e quattro astenuti. La delibera è dotata d’immediata esecutività con undici favorevoli, quattro astenuti e un voto contrario.

Si passa alla surroga del consigliere dimissionario in seno alla 4^ commissione (Ivana Castello).

Votanti e presenti quindici consiglieri. Ottengono voti: Ivana Castello sette, otto le schede bianche.

Ivana Castello è eletta a componente della quarta commissione consiliare.

La surroga è votata con dodici voti favorevoli e cinque astenuti. È votata l’immediata esecuzione dell’atto con la stessa votazione.

Si passa alla surroga dei due consiglieri comunali dimissionari in seno alla 5^ commissione (Agosta Filippo e Spadaro Giovanni).

Presenti e votanti sedici consiglieri. Ottengono voti: Agosta Filippo sette, Giovanni Spadaro sei, Lorenzo Giannone un voto, otto bianche.

Risultano eletti Agosta Filippo e Giovanni Spadaro.

La surroga è votata a maggioranza con undici voti favorevoli e tre astenuti.

La delibera è dotata d’immediata esecutività con tredici voti favorevoli e cinque astenuti.

La consigliera comunale Ivana Castello annuncia, a nome dei gruppi PD e Modica 2038, in aula le dimissioni dei commissari eletti. Il segretario generale rileva che le dimissioni vanno presentate per iscritto al protocollo dell’ente e quindi in modo formale.

La consigliera Ivana Castello fa presente che in un precedente caso è stato applicato e quindi accolto il principio delle dimissioni del consigliere Giorgio Belluardo in aula e non è stata sollevata eccezione procedurale. Si stanno usando due pesi e due misure.

Il consigliere Mommo Carpentieri chiede chiarimenti di merito e chiede un’apertura dell’ufficio protocollo.

Il segretario generale conferma la regola e si può fare, seduta stante, nel senso che si formalizzano in aula le dimissioni che vanno però depositate al protocollo.

Il consigliere Giovanni Spadaro denuncia il fatto che se le dimissioni della commissione del consigliere Giorgio Belluardo se le ha presentate in aula e non li ha depositate al protocollo vuol dire che non si è mai dimesso e chiede chiarimenti.

Il presidente Minioto sospende la seduta per dieci minuti per consentire il deposito delle dimissioni.

Alla ripresa dei lavori sono presenti ventuno consiglieri. Il Presidente Minioto informa di avere acquisito agli atti la sottoscrizione delle dimissioni che saranno protocollate.

Il consigliere Ivana Castello insiste di sapere se il consigliere Giorgio Belluardo è dimesso dalla quinta commissione. Il segretario generale cita la delibera di elezione di quei commissari dalla commissione nella stessa seduta il consigliere Giorgio Belluardo per motivi personali non accettava l’elezione quando la delibera di elezione non era stata votata dal civico consesso tant’è che l’atto deliberativo con 17 voti favorevoli votò allora i componenti della quinta commissione e non c’era tra gli eletti Giorgio Belluardo che non ha accettato di essere stato votato e quindi non è stato mai eletto in quanto presente in altra commissione.

Si passa alla discussione del programma triennale delle Opere Pubbliche per il triennio 2018/2020 ed elenco annuale dei lavori da realizzare nell’anno 2018.

Relaziona sul punto l’Assessore ai LL.PP. e all’Urbanistica, Giorgio Linguanti che ringrazia quanti hanno lavorato alacremente sul punto. Sono undici le opere previste nel piano e in quest’ordine: Campo polivalente di Via Rocciola Scrofani (€ 509.000,00) la prossima settima si procederà alla consegna dei lavori in quanto i lavori sono stati consegnati; manutenzione straordinaria per ammodernamento ed eliminazione delle viziosità della S.P. Pozzo Casserro – Passo Parrino (€ 650.000,00); copertura straordinaria ex convento di Via Raccomandata( € 150.000,00); bretella di collegamento dell’area artigianale con la Michelica Musebbi Calicantone (€ 273.000,00) finanziata con fondi ex Insicem;riqualificazione dell’asse urbano ex SS 115 illuminazione e sistemazione viaria-arredo urbano 1° stralcio (€ 1.750.000,00); parcheggio di Piazza San Giovanni Modica Alta (€ 2.436.000,00); lavori di costruzione di un’area da destinare a parcheggio di Marina di Modica 1° stralcio (€455.000,00); manutenzione straordinaria della copertura di palazzo San Domenico (€ 350.000,00); completamento lavori di recupero e consolidamento di palazzo dei Mercedari (€605.000,00); sistema area a verde  per la realizzazione di spazi  per attività sportiva e area di gioco bambini in Corso Pertini(€ 260.000,00) e manutenzione e restauro finalizzata al riuso di Villa Cascino (€ 470.000,00). Le opere complessive sono così ripartite: nel 2018 sono finanziate per € 2.532.000,00 e da finanziare per € 5.226.000,00 per un totale di € 7.908.000,00; nel 2019 le opere previste sono settantacinque per un importo complessivo di € 97.001.174,03 e nel 2020 le opere previste sono ventotto per un importo complessivo di € 57.853.571,00

Il consigliere Filippo Agosto chiede se nel programma unico di programmazione se saranno recepiti gli impegni di spesa nel bilancio di previsione e fa rilevare delle incongruenze. Sul piano politico valuta condivisibile la tesi del consigliere Carpentieri e un’opera è finanziata dal Comune quando prima si è sostenuto il contrario. Questo piano triennale deve prevedere fondi comunali per sviluppare investimenti in ordine alla progettazione di opere da cofinanziare al fine di intercettare fondi da enti diversi.

La consigliera Ivana Castello chiede di capire le opere finanziate, quelle da finanziare e legate ai capitoli di bilancio.

Il consigliere Mommo Carpentieri ricorda che il piano triennale e propedeutico al bilancio e deve contenere progetti cantierabili e esecutivi e così deve essere per le undici opere. In alcuni non individua la fonte di finanziamento e se queste undici opere sono accompagnate da progetti cantierabili.

L’Assessore Giorgio Linguanti dà lettura dei tetti di spesa possibili nella redazione dei progetti e inseriti nel piano triennale e del come evitare residui passivi.

Nel merito sostiene che le opere sono finanziate da risorse che provengono dal Ministero della Difesa, fondi ex Insicem.

La consigliera Ivana Castello valuta che non è stata data risposta sulla previsione di spesa previste nel bilancio di previsione e in quali capitoli evidentemente non conosce la risposta.

L’Assessore al Bilancio Annamaria Aiello valuta che nel merito si parla di opere pubbliche e sono state citate le fonti di finanziamento; quando si parlerà del bilancio saranno chiarite le poste di finanziamento.

Il consigliere Mommo Carpentieri si ritiene soddisfatto a metà perché vuole capire quali sono i progetti cantierabili e quelli che non lo sono.

La consigliera Ivana Castello annuncia il voto contrario in quanto l’assessore Linguanti non ha risposto ai quesiti posti poi non è vero che non c’entra il bilancio di previsione che deve riportare le somme previste.

Entrambi gli assessori non hanno voluto o saputo rispondere.

Il consigliere Giammarco Covato per il gruppo Modica Est voterà favorevolmente al punto e chiede rispetto per l’amministrazione e per chi la rappresenta.

Il consigliere Filippo Agosta si dichiara non soddisfatto delle repliche dell’amministrazione in quanto le discrasie poste non hanno avuto chiarimenti e annuncia il voto contrario.

Il capogruppo di Modica 2018 Rita Floridia dichiara il voto favorevole al punto. Lo stesso dichiara il capogruppo Lorenzo Giannone.

Ai voti il programma triennale delle Opere Pubbliche è votato a maggioranza con quindici voti a favore e tre contrari.

La delibera è dotata dall’immediata esecutività con la stessa votazione.

Il presidente Minioto introduce il punto del piano di valorizzazione e di alienazione del patrimonio del Comune anno 2018, approvazione dell’elenco degli immobili.

L’ing. Capo dell’Ente Puccio Patti riferisce che sono undici le opere da alienare: sono immobili del centro storico, immobili che cesseranno dalla loro funzione pubblica poi immobili con comproprietà di natura privata e altri sono occupati.

L’elenco è il frutto di ribassi di procedure di gara già con tentativi svolti. Il valore complessivo è di 3 milioni e 135mila euro e saranno messi in vendita con offerte al rialzo.

Il consigliere Filippo Agosta rileva anche qui delle incongruenze in quanto nel 2019 e nel 2020 non sono previste alienazioni quando nella previsione triennale c’è una somma di poco superiore di sette milioni.

L’ing. Puccio Patti replica sostiene che la lettura va fatta in modo diverso perché non va compreso l’apporto del privato che fa gli investimenti che però incidono sul totale.

Il consigliere Filippo Agosta dichiara il voto contrario.

A voti il piano di valorizzazione degli immobili è votato a maggioranza con quindici voti favorevoli e uno contrario.

La delibera è dotata dall’immediata esecutività con la stessa votazione.

Si passa alla trattazione del punto relativo allo schema di convenzione per la gestione associata della segreteria comunale tra i Comuni di Modica e Acate

Il consigliere Filippo Agosta chiede di rinviare il punto in quanto non è previsto il risparmio di spesa e di contro avere una minore disponibilità del segretario generale.

Il consigliere Daniele Scapellato valuta che il rapporto si basa sulla collaborazione di ente. Il segretario generale svolgerà la sua attività per quattro giorni a Modica e per due giorni ad Acate; quindi la retribuzione è dell’80 per cento a carico del Comune di Modica e il 20 per cento dal Comune di Acate, quindi non si valuta il risparmio.

La consigliera Rita Floridia ritiene che non ci sia alcuna necessità del rinvio del punto in quanto è stato chiarito che si tratta di una collaborazione tra enti.

Il presidente Minioto mette ai voti il rinvio del punto che viene bocciato con quattordici voti contrari e uno favorevole.

La delibera è messa ai voti e ottiene il voto favorevole di quattordici consiglieri e uno contrario.

La delibera è dotata dell’immediata esecutività con la medesima votazione.

Esaurito l’ordine del giorno dei lavori, la seduta è sciolta.

 

 

 

 

L’Ufficio Stampa

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE

Segnaletica delle aree di emergenza di Protezione Civile. Consegnati oggi i lavori

Progetto redatto dal servizio comunale

I lavori per la fornitura e posa in opera della segnaletica utile ad indicare e ad individuare le aree di emergenza prevista nel piano comunale di Protezione Civile sono stati consegnati oggi all’impresa che si è aggiudicata la fornitura.

L’esecuzione dei lavori da parte dell’impresa “Giuseppe Cappello s.a.s.” di Modica, che si ha vinto la gara su un importo  progettuale di € 32.500,00 elaborato dal servizio comunale di Protezione Civile, è ricompresa fra le attività previste per l’attivazione del piano di emergenza comunale di Protezione Civile così come approvato dal consiglio comunale.

Tali aree, distinte in aree di ricovero, di attesa e di ammassamento, risultano variamente dislocate su tutto il territorio comunale e l’esecuzione dei lavori ne faciliterà la loro individuazione specifica.

Nei prossimi giorni sarà avviata la campagna di distribuzione, porta a porta, dell’opuscolo informatico sul piano, nel mentre è stato attivato il servizio automatizzato di messaggistica di emergenza per la popolazione per il quale si rinnova l’invito all’adesione mediante iscrizione consultando il sito della Protezione Civile comunale: http://www.protezionecivilemodica.eu/

 

 

 

 

L’Ufficio Stampa

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE

Corona d’alloro deposta dal sindaco alla lapide che ricorda l’alluvione del 1902.

Cerimonia rievocativa con una Messa in suffragio per le 112 vittime

Con la deposizione di una corona d’alloro da parte del sindaco, Ignazio Abbate, alla lapide che ricorda l’alluvione del 26 settembre 1902* posta nell’atrio di Palazzo San Domenico, sede del Comune, si è conclusa ieri sera la cerimonia del 116° anniversario di quel tragico evento che colpì la Città di Modica.

Una Santa Messa nella Chiesa di Santa Maria di Betlem officiata dai parroci Don Antonio Forgione e Don Ernesto Scarso ha preceduto la posa della corona.

Presenti alla ricorrenza oltre il primo cittadino, esponenti della giunta, il presidente del consiglio comunale,Minioto, alcuni consiglieri e i rappresentanti della forze dell’ordine della città.

 

* Nella notte tra il 25 e il 26 settembre del 1902  gli abitanti di Modica furono svegliati da una catastrofe.

Pioveva ormai da più di 24 ore e la quantità di acqua precipitata a terra era ormai pari alla metà di quella che, di solito nella zona, cade in un anno.

Le strade del centro abitato si erano trasformate in veri e propri fiumi, le campagne erano ormai devastate, con raccolti distrutti e campi allagati. Ma durante la notte, intorno alle quattro, il volume della pioggia aumentò improvvisamente a dismisura. La terra non era più in grado di contenerla e la devastazione era imminente; nel giro di venti minuti si consumò la tragedia.

La furia dell’acqua imperversò per 20 lunghi minuti durante i quali l’inondazione, senza alcuna tregua, distrusse e devastò tutta la città. Sotto  piazza  San Domenico il letto coperto del  fiume scoppiò e l’acqua arrivò fino a dieci metri di altezza. Poco prima delle cinque la devastazione e la furia delle acque erano finite.

L’allarme era rientrato, ma il bilancio era tra i peggiori mai visti: 112 morti, abitazioni ed edifici pubblici devastati, danni inestimabili nelle campagne. Una piccola apocalisse si era consumata.

L’Ufficio Stampa

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE