Abbattimento barriere, rispetto della dignità della persona disabile, impegno delle istituzione all’ascolto.

Questi i temi della seduta aperta per la giornata internazionale dei disabili

I temi della disabilità presenti nel territorio sono stati affrontati nel corso del consiglio comunale in

adunanza aperta alla presenza di associazioni, cooperative sociali, ordini professionali e dove sono emersi alcuni spunti che oggi sono diventate delle necessità impellenti per garantire una migliore qualità della vita a persone con disabilità: abbattimento delle barriere architettoniche, impiego in progetti sociali finanziati dalla Regione Sicilia e dalla UE, maggiore rispetto per la persona con disabilità e soprattutto la esigenza di un ascolto più costante da parte delle istituzioni cittadine che devono promuovere incontri e tavoli tecnici per affrontare con costanza e determinazione tutte le questioni che attengono al mondo della disabilità nel territorio comunale.

Ad inizio di seduta sono presenti otto consiglieri. Seduta di un consiglio comunale, che non ha bisogno del numero legale per la validità in quanto in adunanza aperta.

E’ il Presidente del consiglio comunale, Carmela Minioto, che introduce il punto relativo alla discussione in occasione alla giornata internazionale della persona con disabilità “Durante noi e dopo di noi nella Convenzione O.N.U”. Per l’amministrazione è presente l’assessore ai Servizi Sociali, Rosario Viola.

Giovanni Provvidenza, presidente dell’ANFFAS, apre la serie degli interventi, sottolineando la necessità di dare voce ai diversamente abili perché possano esprimere le loro emozioni e i propri sentimenti. E’ una voce che non è ancora completamente ascoltata. Le città non sono a dimensione di bambino, di adulto o di anziani. La disabilità entra in tutto il tessuto sociale senza eccezione: basta pensare alla dimensione di vita del disabile, nella sua quotidianità.

Le questioni aperte rimangono le città accessibili con l’abbattimento delle barriere architettoniche in tutti i siti possibili. Esiste un circuito turistico di disabili molto frequentato e ricco di possibilità anche economiche. Poi denuncia difficoltà nella locomozione sui mezzi pubblici che non sono a misura disabile. Oggi la disabilità non è di assistenza ma di ascolto delle loro esigenze.

Un altro rappresentante ANFASS,Giovanni Rinzivillo, che parla di diritti negati e di voci non ascoltate. Per tale ragione intende, in nome di tutti, rendere nota la Dichiarazione di Roma sull’autorappresentanza ovvero del diritto del disabile a partecipare nella società per dare un contributo come cittadini attivi; Massimo Guccione, dell’Anffas reclama per i diversamente abili autonomia e indipendenza con il diritto di vivere nelle proprie abitazioni o in strutture gestite da associazioni e avere la libertà di andare dove si vuole nei posti che più piacciono, di vivere con chi si vuole quando i familiari non ci saranno più nell’ambito del concetto di pensare al “Durante Noi e Dopo di Noi” che non può prescindere dall’inclusione sociale che vuol dire il diritto di lavorare e di vivere quotidianamente la vita di società; Maria Boscarino intende portare il progetto dei vigili urbani in carrozzina un’esperienza utile e che deve continuare perché fornisce la possibilità al disabile di rendersi utile e concedersi un attimo di normalità.

Giuliana Drago, Consulta Femminile, che prevede tra le prerogative anche la tutela dei diritti dei disabili. Sente forte la preoccupazione dei disabili e delle loro famiglie. Valutano che una comunità che si fonda sui diritti della solidarietà sociale è una società civile.

Registra la necessità di un dialogo all’interno del consiglio comunale perché in questo modo si ha piena consapevolezza dei diritti e dei doveri, le risorse di cui si ha di bisogno. L’amministrazione ha oggi una grande opportunità che è meravigliosa perché potrà garantire migliori condizioni di vita a tutti.

La consulta femminile è a disposizione dell’amministrazione del civico consesso, maggioranza e minoranza, perché possa la disabilità non essere un limite e invita le istituzioni al dialogo con la Consulta femminile per porre in essere una politica del fare.

La consigliera Rita Floridia ribadisce che la disabilità è annessa alla persona e a questa è legata la legge del “Dopo di Noi” che ha visto protagoniste la politica e le associazioni dei disabili; una conquista sociale e civile per le famiglie. Come maggioranza s’impegna finché l’amministrazione possa essere presente e attiva sui temi che riguardano la disabilità come del resto ha sempre dimostrato. Essendo stata assessore ai Servizi Sociali sottolinea che la presenza dell’amministrazione c’è stata e ci sarà sempre. Solleciterà ulteriori incontri e confronti per dare risposte. Parla poi del protocollo unico in Sicilia, per quanto riguarda l’art. 14 della 328/2000 (per realizzare la piena integrazione delle persone disabili ossia di coloro che, presentano minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, stabilizzate o progressive, che sono causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tali da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”, i Comuni, d’intesa con le Aziende Sanitarie locali, predispongano Progetti individuali) già fatto tra Asp 7 di Ragusa e Comune di Modica e prevedere la figura di un rappresentante che garantisca le risposte in ordine alle necessità quotidiane, a proposito del dopo di noi, del disabile a livello di servizi socio assistenziali e gli aspetti formativi.

Il Progetto individuale è attivato nell’ambito delle risorse disponibili dell’ente, a tal fine destinate e predisposto sulla base di una valutazione diagnostico-funzionale del soggetto che lo richiede. Esso comprende una serie di servizi rivolti alla persona disabile: in particolare, si tratta di prestazioni che hanno ad oggetto la cura e la riabilitazione nonché misure economiche dirette e indirette finalizzate, nel loro complesso, al superamento di condizioni di povertà e, ove necessario, al recupero e alla integrazione sociale.

Per la sua delicatezza e complessità, il Progetto individuale è definito ed attuato grazie all’apporto di figure professionali specifiche che compongono le UVMD ( Unità valutative multidimensionali disabili)  che lavorano in maniera integrata con il gli assistenti sociali dei Comuni  al fine di garantire la continuità del percorso di sostegno, soprattutto in occasione di fasi avvertite come particolarmente critiche nella vita del disabile. Il passaggio da “Welfare State” o “Stato di benessere -Stato sociale”, in cui la promozione, la sicurezza e il benessere sociale ed economico dei cittadini era assunto dallo Stato ( massima presenza dello Stato), verso invece un approccio di “Welfare Generativo” in cui le famiglie , il terzo settore e il privato sociale collaborano insieme alla Stato e assumono un ruolo di attivatori e coprotagonisti della trasformazione dei servizi e dei sostegni in favore delle persone con disabilità, aumentando così le risorse di un territorio e incentivando le risorse anche economiche utilizzate delle istituzioni per rispondere in maniera adeguata ai bisogni specifici dei disabili stessi.

Il consigliere Tato Cavallino valuta che il tema della disabilità è un tema che è di tutti al di là delle posizioni politiche. Tra le priorità l’abbattimento delle barriere architettoniche e rileva che sono siti inaccessibili, come il Castello dei Conti; è stato accolto il segretariato sociale e le attenzioni per le persone con deficit

d’udito; argomenti condivisi dal consiglio comunale con una mozione a suo tempo votata ma non si è riusciti a metterla in pratica. Invita a inserire nel prossimo bilancio le somme necessarie a favore dei diversamente abili e se istituisca una commissione per decidere la destinazione delle somme; incentivare i commercianti ad adeguare i propri negozi per l’accesso facilitato favorendo di contro uno sconto sui tributi. Propone la figura del disabily manager sulla quale la consigliera Rita Floridia non si trova d’accordo.

La consigliera Lucia Ingarao valuta che bisogna convogliare finanziamenti per la disabilità. Ce ne sono di fonte europea con i progetti pilota di cui molti sono operativi. C’è un progetto in cui cinque disabili fanno attività in agricoltura e un altro corso partirà presto con l’impiego di altri disabili. Nell’ambito del volontariato è necessaria l’aggregazione delle associazioni.

Il consigliere Salvatore Poidomani chiede cosa si fa per questa categoria di persone. Quello di oggi deve essere solo un primo momento e c’è la necessità di incontrare le associazioni più spesso; i consiglieri hanno bisogno di esser spronati su questi temi perché gli argomenti da trattare sono molti e quindi chi ha interesse deve proporsi e invitare a trattare le questioni sulla disabilità. Il bilancio sociale è lo strumento giusto laddove si possono stabilire le priorità e quindi invitare l’amministrazione comunale ad intervenire.

Il consiglio dell’ordine degli avvocati di Ragusa, Elena Frasca, sensibile per i temi sulla disabilità annuncia la sua disponibilità a farsi carico per le competenze, delle necessità che le associazioni intendono proporre e portare avanti. Sottolinea che si è tutte persone; è vero che c’è la convenzione ONU, è un punto di partenza, ma necessitano iniziative degli enti locali; ricorda che la convenzione garantisce il pieno godimento dei diritti tra cui rientra un equo e giusto processo.

Il consigliere Filippo Agosta valuta importante la presenza del diversamente abili nella società; essi danno tanto anche come elemento passivo in termini di coraggio e di umanità: Noi abbiamo bisogno di essere spronati per cambiare il mondo e la cultura di questo mondo ed è per questo che bisogna vedersi e incontrarsi di più.

Il signor Giovanni Brafa presidente della cooperativa “Esistere” e rappresentante dell’associazione “Oltre l’ostacolo”di Ragusa illustra le attività lavorative e si occupa del tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Non sono solo soggetti da assistere e quindi essere gestiti da qualcuno in quanto si ha la capacità di essere propositivi e di dare contributo all’ente per risolvere problemi e chiedendo ai Comuni solo le autorizzazioni per realizzare gli scivoli. C’è la disponibilità per un confronto sull’abbattimento delle barriere architettoniche anche attraverso lo strumento di un osservatorio utile a partecipare alle decisioni conclusive che peraltro hanno bisogno delle competenze giuste. Rivendica assistenza e servizi perché i disabili hanno bisogno di una vita normale.

La dr.ssa Giovanni Di Falco direttore sanitario del CSR sull’art. 14 si è fatta carico di una raccolta di dati per far conoscere i servizi alla Regione siciliana. Ci sono liste d’attesa per la riabilitazione per bambini datate 2016 e questo crea grandi difficoltà di assistenza perché il processo riabilitativo ha dei tempi limitati e quindi più tempo passa peggio è.

Quindi bisogna fare in modo di determinare un servizio parallelo per garantirlo. C’è una necessità forte in questo territorio. Uscirà a breve una circolare sull’autismo e ci sono necessità impellenti da affrontare con un numero sostenuto di bambini che si devono assistere e il CSM non c’è la fa a fronteggiare questa emergenza. Bisogna pensare con l’ausilio della 328 a dare una mano d’aiuto per i soggetti che hanno necessità della riabilitazione.

Il presidente dell’ANFASS chiede l’istituzione di un osservatorio per affrontare le tematiche esposte sin qui comprese le questioni delle fonti di finanziamento dei progetti soprattutto quelli europei che sono finiti in mano alla mafia.

Il consigliere Giorgio Civello dichiara che devono essere i consiglieri a dare alle associazioni il contributo e invita il presidente a mettere in calendario una data per il prossimo consiglio comunale aperto sugli argomenti relativi alla disabilità.

Il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Saro Viola si dice d’accordo sull’istituzione di un tavolo per affrontare con tempi precisi i temi della disabilità ovvero i bisogni che saranno illustrate dalle associazioni.

Rivendica che molte barriere architettoniche sono state abbattute ma non si tratta di fare sconti ai commercianti per fare gli scivoli ma bisogna fare un’operazione di sensibilizzazione in questa direzione.

Bisogna intervenire sui mezzi di trasporto urbani ed extraurbani per consentire l’accesso ai disabili.

Ricorda l’aumento dei parcheggi per disabili, l’orto sociale del Sacro Cuore, le manutenzioni all’ascensore di palazzo San Domenico.Nel 2012 è stato approvato un ordine del giorno in adesione alla giornata mondiale sulla persone affette da disabilità. Sul disabily manager non è prevista come figura nei comuni. A nome dell’amministrazione accoglie le proposte della costituzione di una cabine di regia e annuncia per i primi di gennaio la convocazione delle associazioni e di garantire nel bilancio 2019, nei limiti delle disponibilità, l’accoglimento delle richieste.

Il presidente Minioto ringraziando gli intervenuti e li invita a visitare l’aula consiliare per assistere ad una lezione civica sul funzionamento degli organi del Comune. A questo punto la seduta è sciolta.

 

L’Ufficio Stampa

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Si potrà conferire nuovamente a Cava dei Modicani e sino al 31 marzo 2019

Ordinanza del commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Ragusa

E’ possibile nuovamente conferire nella discarica di “Cava dei Modicani” e fino al 31 marzo 2019.

E’ quanto contenuto in un’ordinanza,redatta ieri sera, a firma del commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Ragusa, dr. Salvatore Piazza e resa nota ai dodici comuni che confluiscono i rifiuti solidi urbani in quel sito.

Lo ha reso noto l’assessore all’Ambiente, Pietro Lorefice.

 

 

 

 

LUfficio Stampa

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L’umanizzazione della vita di Gesù nei telèri di Silvio Zampieri in mostra al Palacultura

Inaugurata domenica 2 dicembre rimarrà aperta sino al 20 gennaio 2019

Inaugurata domenica 2 dicembre scorso, la mostra del Maestro Silvio Zampieri su “Infanzia e vita di Gesù” al Palacultura, alla presenza del sindaco, Ignazio Abbate e dell’Assessore alla Cultura, Maria Monisteri che hanno tagliato il nastro assieme all’artista veronese.

Dodici telèri ad olio dal formato 70×100 esposti nei corridoio centrale e nella sala auditorium arricchita da due prove d’autore, gigantografie, che narrano con tocchi leggeri e una lettura della luce molto significativa ad occupare lo spazio pittorico, i momenti della vita di Gesù.

La mostra, organizzata dall’Associazione culturale “Proserpina” con il patrocinio del Comune, rappresenta la vita di Gesù: dalla nascita a Betlemme, alla Vergine e la visita della stessa a sua cugina Elisabetta, fino all’adorazione dei Magi d’Oriente, alla presentazione al Tempio, alla fuga in Egitto, alla strage degli Innocenti, ai giochi di Gesù durante l’infanzia, a Gesù tra i dottori, al lavoro di Gesù con suo padre Giuseppe il falegname, e per finire alla vita pubblica iniziata con il Battesimo.

Egli appartiene, per idea e convinzione artistica, a quel filone che va sotto il nome del secondo Chiarismo, ovvero quel clima espressivo che si avvale di una lavorazione che vede una pittura dai colori chiari e dal segno leggero e intenso di luce. Una scuola di pensiero che nata e sviluppatasi dagli anni trenta e negli anni sessanta come contrapposizione al neo classicismo ufficiale del secolo scorso.

“Con la mostra del pittore veronese Silvio Zampieri – dichiara l’assessore alla Cultura Maria Monisteri – l’amministrazione comunale ha dato il via, e non poteva esserci esordio migliore, alle tante iniziative che saranno messe in campo di qui a poco nel contesto delle festività di Natale e di fine anno. Questo artista porta avanti con vigore un messaggio culturale, al di là della tecnica espressiva, di grande contenuto in quanto con le sue tele riesce a umanizzare la vita di Cristo con una chiave di lettura dal taglio laico e quindi accessibile e comprensibile da tutti”.

Silvio Zampieri, uomo di frontiera artistica ha fatto parte del “Manifesto dei Luministi Padani” lanciato nel 1975 assieme ad altri nove artisti lombardi con un indirizzo di chiaro rinnovamento e reinterpretazione dei canoni classici della pittura lombarda, richiamandosi alla tecnica espressiva leonardesca nel solco di quella rivoluzione rinascimentale delle arti figurative.

“E’ la seconda volta che ospitiamo Silvio Zampieri in città, commenta il sindaco Ignazio Abbate, dopo aver apprezzato la mostra in omaggio del 50° anniversario della morte di Salvatore Quasimodo. Si è ben ambientato al nostro clima culturale e ha pensato bene di contestualizzare al periodo che stiamo vivendo un’iniziativa artistica di grande interesse e fascino che sono convinto riscuoterà grande interesse di pubblico e di critica”.

La mostra rimarrà aperta sino  a domenica 20 gennaio 2019 ed è visitabile sia di mattina che di pomeriggio in sintonia con gli orari di apertura e chiusura del museo civico.

“Sono molto orgoglioso di aver presentato questa mostra nella città di Modica, dichiara Silvio Zampieri, una città accogliente e con la quale sono da subito entrato in sintonia sia con il pubblico che con le istituzioni cittadine.

Qui si coltivano ancora valori morali, civili e culturali che non hanno nulla da invidiare ai più grandi scenari artistici del Paese con un vivacità e un interesse che riscontro negli ambienti lombardi e veneti che per tanti anni sono stati i punti di riferimento della mia attività pittorica e artistica”.

 

       

L’Ufficio Stampa

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