“Roma, mon Amour”, mostra di inediti sulla vita di Raffaele Poidomani a quarant’anni dalla scomparsa

Nel foyer del Teatro Garibaldi foto, documenti, lettere e quadri.

Un viaggio tra fotografie, documenti, lettere e quadri del tutto inediti, quello che ha aperto ieri sera nel foyer del Teatro Garibaldi le celebrazioni per i quarant’anni dalla scomparsa dello scrittore Raffaele Poidomani Moncada.

Con il claim “Roma, Mon Amour”, il Comune di Modica (assessorato alla Cultura) ha voluto promuovere uno spaccato quasi ignoto di vita sull’autore del fortunatissimo “Carrube e Cavalieri”.

Gli anni che vanno dal 1950 al 1954 segnano una fase importante e molto serena nell’esistenza di Raffaele Poidomani e poco nota ai più.

Nelle dodici foto squarci di vita quotidiana quando lo scrittore modicano era segretario del sottosegretario all’Industria e Commercio, il siracusano sen. Edoardo Di Giovanni, e teneva costanti collaborazioni con “Epoca”, “Paese” e “Paese Sera” e stava lavorando alacremente alla stesura di  del suo capolavoro “Carrube e Cavalieri” che uscirà alla fine del 1954 in un periodo difficile della sua vita, tanto che scrivendo all’amico Giacomo Deuringer confessa: con tutta la mia pena che sai ho finito il libro, nato con tanto gioia e stampato con tanta tristezza…”

Il 25 agosto di quello stesso anno era deceduta improvvisamente, a soli trentatré anni, la sua fidanzata romana, Franca Arca Satta (da qui il titolo “Roma, Mon Amur” con le foto della giovane aristocratica) alla quale era legato da un profondo sentimento.

La mostra inaugurata ieri sera ha avuto questo filo conduttore reso evidente dalle parole della nipote di Franca, Francesca Romana Casali, che ha voluto essere presente a Modica – ha fornito quasi tutti i materiali del vernissage – per narrare, dalle testimonianze avute dalla madre (Margherita sorella di Franca), storie, aneddoti e curiosità di quell’epoca e di quel mondo.

“Il mio desiderio questa sera, ha detto, è quello di portare i presenti a Roma in quegli anni, in cui Raffaele Poidomani frequentava la casa di mia nonna che organizzava nei pomeriggi dei veri e propri circoli culturali in cui il protagonista, tra tanti giovani intellettuali dal grande avvenire, spiccava proprio Raffaele che si trasformava di colpo in un istrione che attirava tutta l’attenzione dei presenti. Si ascoltava musica, si ballava, si cenava e si parlava di arte e di cultura in genere in quel grande appartamento di mia nonna al quartiere Prati”.

La preparazione della mostra, che si chiuderà sabato 16 marzo ed è visitabile con gli orari di apertura del Teatro, è stata costruita a più mani. Il cugino di Raffaele, Umberto Poidomani ha fornito le numerose lettere scritte da Franca a Raffaele, contenute in una pubblicazione e in una video proiezione.

L’Assessore alla Cultura, Maria Monisteri ha voluto esprimere il pieno convincimento dell’amministrazione ad abbracciare questo progetto: “ Questa mostra non è un punto di arrivo, ha esordito, ma bensì l’inizio di un nuovo percorso che tende a liberare, da quella che è stata definita la “scrittura di confine”, un autore straordinario come Raffaele Poidomani Moncada.

La ricchezza e il periodo lungo degli eventi che continueranno in questi giorni e che stanno caratterizzando le celebrazioni per il quarantesimo della sua scomparsa, stanno ad indicare come negli anni sia mutata la sensibilità attorno a questo letterato visionario e sognatore che ha reso tantissimo alla letteratura siciliana del ‘900. Bisogna avere la capacità di abbandonare pericolosi stereotipi che hanno sinora offuscato ingenerosamente l’immagine di Raffaele Poidomani.

Da stasera dovrà partire un percorso utile a celebrare ogni anno e come si conviene questo figlio illustre della città. Ringrazio, a cominciare da Francesca Romana Casali, quanti si sono impegnati per costruire questo momento fondato su un’esperienza nuova e assai significativa”.

Per l’occasione il Consorzio di tutela del cioccolato artigianale di Modica ha offerto ai presenti alla mostra una barretta di cioccolato di Modica caratterizzandola da un segnalibro stampato per questa celebrazione.

 

 

 

 

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“Sette note per sei Emozioni”. Spettacolo di grande valore artistico

L’appuntamento è per domenica 10 marzo al Teatro Garibaldi

“Sette note per sei emozioni” è uno spettacolo, patrocinato dal Comune (Assessorato alla Cultura) e diretto dalla Maestra Sabrina Simoni, musicista e direttore del piccolo coro Mariele Ventre dell’Antoniano e dal Maestro Siro Merlo, compositore e presidente di Forme sonore.

E’ la prima volta che i due musicisti, il direttore del coro e il compositore collaborano in una performance di assoluto valore artsitico.

L’evento denominato “Esprimo in canto e in Musica” si terrà domenica 10 marzo alle ore 18.30 al Teatro Garibaldi di Modica.

 

 

 

 

 

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Celebrazione dei quarant’anni dalla scomparsa di Raffaele Poidomani presentate alla stampa

Convegni, mostre, rappresentazioni teatrali per un autore da riscoprire ancora.

Gli eventi legati al quarantesimo della scomparsa (1979/2019) dello scrittore modicano Raffaele Poidomani Moncada promossi dall’amministrazione comunale e dall’Istituto comprensivo “Raffaele Poidomani” sono stati illustrati stamani a Palazzo San Domenico (sala Giorgio Spadaro) alla stampa. Presenti l’assessore alla Cultura, Maria Monisteri, la dirigente dell’istituto comprensivo “Raffaele Poidomani”, prof.ssa Concetta Spadaro, la prof.ssa Giannina Polara e il figlio dello scrittore, Federico Poidomani.

Si tratta di un programma lungo nel tempo, ricco di iniziative e soprattutto rivolto alla giovani generazioni. Mostre, di cui una con quadri, foto e lettere inedite sarà inaugurata martedì 12 marzo alle ore 18.00 nel foyer del Teatro Garibaldi dal titolo: “Per Raffaele, Roma mon Amour”dove sarà presente la nipote di Franca Arca Satta, il grande amore dell’autore di “Carrube e Cavalieri”, e un’altra dal 13 al 22 marzo al Palacultura “Scatti di scrittore”; un convegno mercoledì 13 marzo alle ore 16.30 al Palacultura sulla figura e sulle opere di Raffaele Poidomani. Ne parleranno lo storico, Giuseppe Barone, i docenti universitari Giancarlo Poidomani e Antonio Sichera, le docenti Lucia Trombadore e Giannina Polara e il giornalista Angelo Di Natale.

Le giornate di primavera del FAI (Fondo Ambiente Italiano) del 23 e del 24 marzo avranno come itinerari i luoghi di Raffaele Poidomani:Chiesa dei Santi Nicolò ed Erasmo e Società operaria “Carlo Papa” di Modica Alta.

“Il nome di Raffaele Poidomani viene ripetuto in modo frequentissimo con quotidianità nella nostra scuola, afferma Concetta Spadaro dirigente dell’Istituto comprensivo “Raffaele Poidomani”, dalle voci dei docenti e alunni. A quarant’anni dalla scomparsa, con un “piccolo volo di rondini”, la nostra scuola ha voluto tenere vivo il ricordo di questa figura, così familiare e  nello stesso tempo così poco conosciuta, delineando un ambizioso progetto che coniuga didattica con eventi pubblici al fine di salvaguardare la preziosa eredità culturale”.

Poi non poteva mancare il Teatro con la rappresentazione, a cura della Compagnia del “Piccolo Teatro”, dell’ “Ora di Rosolini” al Teatro Garibaldi: il 14 marzo alle ore 21.00 e il matinée il 15 marzo alle ore 9.00 e alle ore 11.00 destinato agli studenti degli istituti scolastici della città.

Ma le rappresentazioni teatrali continueranno: il 2 giugno alle 21.00 al Teatro Garibaldi andrà in scena “Mariantonia”; il 27 luglio alle 21.00 lo spettacolo itinerante “Il biscotto di legno” e il 3 novembre uno spettacolo per bambini “Storia di un libro” co matinée alle 10.30,16,30 e 18,30.

“C’è la necessità di liberare Raffaele Poidomani dalla sua prigione sciogliendolo dai vincoli della sua vita vissuta e dalle sue opere. La prof.ssa Giannina Polara ribadisce l’esigenza di far conoscere meglio Raffaele Poidomani, solo noto oggi pere avere scritto “Carrube e Cavalieri”.

L’amministrazione comunale ha spostato in toto il progetto di questa celebrazione puntando a rivalutare un autore dove c’è molto ancora da scoprire e da valorizzare.

“Abbiamo registrato, commenta l’assessore alla Cultura, Maria Monisteri, un affiatamento spontaneo con tutte le componenti in campo che hanno lavorato per l’organizzazione di questo evento che auspico possa determinare, da parte degli appassionati, una rilettura dei testi di Raffaele Poidomani. C’è la necessità di riscoprirlo e di farlo conoscere ancora di più alle giovani generazioni”.

 

 

 

 

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