Ritratti di uomini illustri della città. Nella sala consiliare di Palazzo San Domenico collocato quello di Raffaele Grana Scolari

Storico, letterato, musicista.

Un altro ritratto di un figlio illustre di Modica ha trovato posto nella sala consiliare di Palazzo San Domenico. È quello di Raffaele Grana Scolari (foto) autore di saggi storici, letterari e musicali.

Nato a Modica l’11 febbraio del 1861 fonda e dirige la Filarmonica che l’amministrazione comunale dell’epoca riconosce come Orchestra municipale che organizza concerti e serate di gala al teatro Garibaldi. Rimane famoso il so poemetto “I miei Sogni” pubblicato nel 1897 in cui si ripercorre la storia di Modica e dei suoi più illustri protagonisti e poi ancora “I cenni storici sulla città di Modica”. Di particolare menzione il “Diario Modicano” 1871-1943 dove si narrano alcuni aspetti della città natia che offrono quotidianamente uno spaccato dell’evoluzione sociale e civile della comunità che descrive con particolari e curiosità.

Il ritratto di Raffaele Grana Scolari è opera di Antonio Gennaro ed è stato collocato vicino a quello del “Genius loci” Tommaso Campailla sul lato sinistro dello scranno presidenziale.

 

 

L’Ufficio Stampa

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Pubblicato sul sito del Comune il dossier “Modica Capitale della Cultura 2022”

Orizzonte Mediterraneo il claim dell’opera frutto di una sintesi culturale, storica e architettonica

E’ stato pubblicato stamani sul sito istituzionale del Comune il dossier “Modica capitale della Cultura 2022” in formato pdf che ha partecipato il 16 novembre scorso alla selezione nazionale unitamente ad altre 27 città italiane.

A valutare i dossier una giuria composta da Stefano Baia Curioni, direttore della Fondazione Palazzo Te e Presidente della Commissione, Salvatore Adduce, ex Presidente di Fondazione Matera 2019, Francesca Cappelletti, docente presso l’Università di Ferrara, Roberto Livraghi, compositore, Cristina Loglio, manager culturale, Franco Iseppi, produttore, e Giuseppe Piperata, Università IUAV di Venezia. Tra le dieci finaliste la città di Trapani. Escluse le altre siciliane: Modica, Scicli e Palma di Montechiaro.

“Orizzonte Mediterraneo” è il claim che ha accompagnato l’opera frutto di una sintesi culturale, storica, architettonica che per diversi mesi ha impegnato in costanti confronti e riunioni le risorse culturali della città coordinate dal prof. Paolo Di Nardo, docente alla facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e dal prof. Giovanni Di Stefano, archeologo, come responsabile tecnico scientifico delle attività culturali.

Il dossier è stato curato dal Comune di Modica e dal Alter Ego Consulting Soc Coop a.r.l.

 

 

 

L’Ufficio Stampa

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Lo storico Giovanni Modica Scala avrebbe compiuto cento anni.

Indimenticato comandante dei Vigili Urbani, la città gli rende onore.

Domani avrebbe compiuto cento anni l’indimenticato comandante dei Vigili Urbani di Modica, Giovanni Modica Scala, che ricoprì onorevolmente quella carica dall’agosto del 1948 al novembre del 1985.

Storico medievista, saggista, pubblicista, la sua Città gli ha reso onore intitolandogli la sede della Polizia Locale e un ritratto ad olio  conservato nella sala consiliare di Palazzo San Domenico in quel Pantheon degli uomini illustri di Modica che l’hanno rappresentata grazie ai saperi, agli studi e ai prestigiosi ruoli ricoperti in vita.

Le opere pubblicate nel corso degli anni sono di grande spessore culturale, frutto di una ricerca certosina.

Alcune di queste sono pietre miliari per i riferimenti storici, frutto di un rigoroso studio archivistico, per la vita e le opere di personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nella millenaria storia della Città.

Vanno menzionate La grande alluvione; La Madonna di Sion; le comunità  ebraiche nella Contea di Modica e due opere monumentali sulla Sicilia preistorica e su quella medioevale: Pagine di Pietra e Sicilia medievale.

A Giovanni Modica Scala si deve la scoperta, grazie alla consultazione di documenti sull’inquisizione nella Contea di Modica, della cripta sotterranea di Palazzo San Domenico, sede dell’inquisizione spagnola sino al 1782 e che era stata murata.

“Vogliamo ricordare questa ricorrenza e rendere omaggio a questo illustra figlio di Modica, commentano il Sindaco e l’assessore alla Cultura, Maria Monisteri, intellettuale e storico assai rigoroso nella ricerca e nello studio, fine scrittore, appassionato e brillante saggista, fotografo e reporter d’eccezione. Le sue opere hanno svelato e illustrato, consegnandoli alla conoscenza, epoche fondamentali nella storia della nostra città.

Non per ultimo va ricordato sicuramente il suo impegno nella carica di comandante dei Vigili Urbani di Modica che seppe ben governare da autentico civil servant nei trentasette anni di ininterrotto servizio.”

 

L’Ufficio Stampa

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