Giurano sindaco e consiglieri eletti. Composte le commissioni permanenti
Eletta la nuova presidente del consiglio comunale, la consigliera Carmela Minioto – prima donna a presiedere la civica assise di Modica – che ha ottenuto diciassette voti su ventitré presenti e votanti.
Eletto il vice presidente del consiglio.
E’ il consigliere Giovanni Piero Covato che ha ottenuto sedici voti su ventitré votanti.
Costituite anche le cinque commissioni consiliari di studio e consultazione: ventuno i commissari eletti dalla maggioranza e nove quelli dell’opposizione.
Presenti venti consiglieri la seduta del consiglio comunale presieduta dal consigliere anziano per voti, Ivana Castello. Quattro consiglieri si erano dimessi in data 6 luglio 2018. Si tratta di Giorgio Linguanti, Salvatore Lorefice, Maria Caschetto Monisteri e Rosario Viola. Dimissioni efficaci e quindi non necessita di alcuna presa d’atto. “Questo consiglio rappresenta la città, commenta la presidente Castello, ed è un grande onore. Rivolge a tutti gli auguri per svolgere di un lavoro in termini di onestà, partecipazione e costruttività”.
Si passa al giuramento dei consiglieri neo eletti e presa d’atto dell’insediamento.
La presidente Castello informa il consiglio che tutti i consiglieri insediati hanno sottoscritto l’atto che non esistono situazioni d’ineleggibilità e incompatibilità.
Si passa alla surroga dei quattro assessori consiglieri dimissionati e al loro posto subentrano in consiglio: Ingarao Lucia, Antonino Di Rosa e Piero Covato. La quarta consigliera Ludovica Puglisi, surrogata, è assente e la sua convalida sarà fatta successivamente.
I consiglieri presenti prestano il giuramento di rito al Comune, alla Repubblica e alla Regione Sicilia.
Anche i tre consiglieri entranti hanno sottoscritto atto che non esistono situazioni d’ineleggibilità e incompatibilità.
Il consigliere Girolamo Carpentieri chiede al segretario generale se la mancanza di una convalida mette in dubbio l’integrazione del 24simo consigliere e quindi del civico consesso in ordine alla validità degli atti che si vanno a concretizzare. Il segretario generale sottolinea che la surroga dei consiglieri dimissionati è stata fatta e quindi il consiglio è pienamente reintegrato e quindi gli atti successivi prodotti hanno il loro valore.
La delibera relativa alle condizioni di eleggibilità e di candidabilità dei consiglieri comunali neo eletti viene votata all’unanimità con ventitré voti favorevoli.
Anche la delibera relativa ad eventuali situazioni di incompatibilità dei consiglieri neo eletti viene votata all’unanimità.
Il consigliere Filippo Agosta illustra il ruolo dell’opposizione in consiglio.
Opposizione anche aspra ma costruttiva che potrebbe essere utile alla maggioranza. Rileva l’autonomia del consigliere comunale che rappresenta non solo la propria parte politica ma anche chi non lo ha votato. La maggioranza deve avere la capacità di ascoltare l’opposizione nell’interesse della città.
Il consigliere Marcello Medica valuta che al di là dei numeri il consiglio comunale deve fare l’interesse della comunità modicana.
La consigliera Rita Floridia è il capogruppo della lista “Modica 2018” e informa che il vice capogruppo è il consigliere Antonino Di Rosa. Il capogruppo della lista “Modica 2038” è il consigliere Filippo Agosta.
Il consigliere Stefano Di Rosa è capolista del gruppo “Noi Insieme per Modica”, il consigliere Lorenzo Giannone capogruppo della lista “Fare Modica 2018” e vice capogruppo, il consigliere Ippolito Ruffino. Capogruppo della lista “Modica Est” è Daniele Scapellato e sua Vice la consigliera Margherita Sammito.
Si passa all’elezione del presidente del consiglio comunale.
Ventitré i presenti e ventitré i votanti.
Ottengono voti: Carmela Minioto 17 voti,Rita Floridia 1, Marcello Medica 1, bianche quattro.
Carmela Minioto è eletta presidente del consiglio comunale.
Nel suo discorso rileva la grande responsabilità del ruolo che si sforzerà di svolgere nel migliore dei modi. Ringrazia gli elettori, i consiglieri comunali per la fiducia data. Ringrazia anche chi non l’ha votata e il sindaco Ignazio Abbate con il quale ha collaborato da consigliera negli ultimi cinque anni per il bene della comunità e la famiglia che l’ha sostenuta in questo percorso.
Si tratta della prima donna eletta a presidente del consiglio comunale. Possa essere di esempio, ha ancora dichiarato, a tante donne che debbono impegnarsi in politica per esserci. Annuncia che sarà il presidente di tutta la civica assise senza distinzione alcuna. Tutti avranno riconosciuto un diritto equo nell’esprimere le proprie opinioni e le proprie posizioni.
La neo presidente del consiglio comunale introduce il punto relativo all’elezione del vice presidente del consiglio comunale.
Ventitré i consiglieri presenti e ventitré i votanti. Ottengono voti: Piero Covato 16 voti, Marcello Medica 1, nulla 1 e cinque schede bianche. Giovanni Piero Covato è eletto vice presidente del consiglio comunale.
Il sindaco, Ignazio Abbate, prima dell’atto di giuramento ringrazia gli elettori della città che hanno dato un’indicazione chiara sul governo della città, ma ringrazia tutti gli elettori, i candidati consiglieri, i consiglieri eletti che faranno squadra per la città.
Ringrazia anche i consiglieri uscenti che non sono stati rieletti. Un pensiero alla squadra degli assessori della passata legislatura e a quelli attuali perché saranno parte attiva nei futuri cinque anni. Ringrazia anche l’opposizione che è variegata in consiglio ma è certo che ci sarà un dialogo e un confronto anche vivace purché nell’interesse della città e che la maggioranza sarà apprezzare.
Un augurio alla presidente del consiglio comunale neo eletta alla quale rivolge un buon lavoro così come al vice presidente Piero Covato, consigliere di lunghissimo corso che saprà dare il giusto apporto alla presidenza.
Un ringraziamento al segretario generale e al suo staff e all’ufficio stampa che daranno assistenza al civico consesso.
Illustra gli assessori nominati al consiglio comunale con le relative deleghe, dopodiché giura in consiglio comunale fedeltà al Comune, alla Repubblica e alla Regione Sicilia.
Il presidente chiede e ottiene cinque minuti di sospensione prima della votazione dei componenti delle commissioni consiliari permanente.
Alla ripresa dei lavori sono presenti ventuno consiglieri.
Si passa alla nomina della 1^ commissione consiliare permanente. Sono sei i consiglieri da eleggere e ogni consigliere potrà esprimere sei preferenze.
La consigliera Ivana Castello chiede lumi sulla votazione delle sei preferenze al segretario generale.
Nessuna norma ne fa limite, replica il segretario generale, e quindi essendo di sei la composizione delle commissioni, sei possono essere le preferenze. Peraltro il regolamento esistente è obsoleto ed è superato e quindi quella espressa è l’unica forma d’interpretazione possibile. Non ci sono del resto soluzioni univoche peraltro oggi sussiste una logica diversa atteso che i consiglieri sono ridotti a ventiquattro e quindi più consiglieri saranno presenti in più commissioni e saranno eletti quelli che prenderanno più voti. Il singolo consigliere può esprimere da un voto a sei preferenze
La consigliera Castello ribadisce che se il regolamento non è adeguato si segua le legge e quindi si sospenda il punto. Altrimenti s’ invii l’atto agli organi competenti per una valutazione di merito.
Il consigliere Marcello Medica chiede lumi sulle esperienze passate.
Il consigliere Girolamo Carpentieri chiede chiarimenti al segretario generale sulla proceduta di votazione.
Il segretario generale ricorda che precedentemente c’era stato un accordo politico tra maggioranza e opposizione su nomi concordati e su quei sei membri si è votato.
Bisogna eleggere trenta consiglieri di cui ventuno della maggioranza e nove della minoranza, anche quando la maggioranza dovesse ottenere consiglieri con maggiore numero di voti.
Il consigliere Piero Covato legge un decreto che conferma che la minoranza va rappresentata in ogni commissione.
Il consigliere Salvatore Poidomani valuta che l’interpretazione del regolamento è del consiglio comunale che tenga conto che la minoranza debbano essere garantite nelle cinque commissioni. Si chiarisca quest’aspetto.
La presidente del consiglio Minioto propone una sospensione di dieci minuti del consiglio comunale per un confronto sul tema. Il consiglio è sospeso.
Alla ripresa dei lavori sono presenti ventitré consiglieri, il consigliere Lorenzo Giannone per la maggioranza annuncia una votazione che garantirà anche le minoranze nel senso che ventuno consiglieri vanno alla maggioranza e nove alle minoranze.
Il consigliere Filippo Agosta ribadisce che ci sono sentenze del TAR che citano il fatto che va tutelato il principio di proporzionalità.
Il consigliere Piero Covato valuta che altre sentenze del TAR lasciano al consiglio l’interpretazione sulle procedure del voto.
La proposta del consigliere Lorenzo Giannone è posta ai voti che è approvata a maggioranza con diciassette voti a favore, quattro contrari e due astenuti.
Si costituisce il seggio per la nomina dei componenti della 1^ commissione consiliare permanente ( Affari generali ed organizzazione amministrativa e tecnica degli uffici e informazione dei servizi comunali- personale- Affari legali e Contenzioso).
Presenti e votanti ventitré consiglieri
Ottengono voti: Massimo Caruso (16), Alessio Ruffino (16), Daniele Scapellato (16), Lucia Ingarao (16), Marcello Medica (7), Giovanni Spadaro (1) e Salvatore Poidomani (1) che rinuncia per pari voti; schede bianche (6).
La prima commissione è così composta: Massimo Caruso, Alessio Ruffino, Daniele Scapellato, Lucia Ingarao, Marcello Medica e Giovanni Spadaro. La delibera è approvata con sedici voti favorevoli e sei astenuti.
La votazione sulla 2^ commissione (Lavori Pubblici – Urbanistica- Edilizia Privata e residenziale –pubblica – edilizia scolastica ed edilizia pericolante – viabilità – trasporti e protezione Civile) è la seguente: Giorgio Belluardo (16), Giammarco Covato (16), Lorenzo Giannone (16), Giovanni Alecci (16), Tato Cavallino (8) e Antonino Di Rosa(16), Girolamo Carpentieri (7)
La 2^ commissione è così composta: Giorgio Belluardo, Giammarco Covato, Lorenzo Giannone, Giovanni Alecci, Antonino Di Rosa e Tato Cavallino. La delibera è votata a maggioranza con diciassette voti favorevoli e sei astenuti.
La votazione, presenti e votanti ventitré consiglieri, sulla 3^ commissione (Bilancio, Finanze, Entrate e Tributi- patrimonio) è la seguente:Ivana Castello (7), Girolamo Carpentieri (7), Piero Covato (16), Giammarco Covato (16), Ludovica Puglisi (16), Massimo Caruso(16), Tato Cavallino (10).
La 3^ commissione è così composta: Piero Covato, Giammarco Covato, Ludovica Puglisi, Massimo Caruso, Tato Cavallino e Girolamo Carpentieri. La delibera è approvata con diciassette voti favorevoli, cinque astenuti e un voto contrario.
La consigliera Ivana Castello atteso che le procedure di voto non rispecchiano quelle previste dalla legge chiede che le delibere vengono inviate alla sezione controllo dell’assessorato agli Enti Locali.
La votazione, presenti e votanti ventitré consiglieri, sulla 4^ commissione (Igiene e Sanità – Servizi Ecologici- Solidarietà sociale- Sicurezza sociale- Alloggi –Pubblica Istruzione- beni e attività Culturali – Turismo –Condizione della Gioventù – Tempo libero – Arredo Urbano – Ville e Giardini –Toponomastica e Sport) è la seguente: Giorgio Civello (16), Rita Floridia (16), Marcello Medica (8), Ivana Castello (7), Giannone Lorenzo (16), Stefano Di Rosa (16), Filippo Agosta(7). La nomina spetta al consigliere Filippo Agosta in quanto consigliere più anziano.
La 4^ commissione quindi risulta così composta: Giorgio Civello, Lorenzo Giannone, Stefano Di Rosa, Rita Floridia, Marcello medica e Filippo Agosta.
La delibera è approvata a maggioranza con quindici voti a favore, due contrari e quattro astenuti.
La consigliera Ivana Castello contesta tipo di votazione che non rispetta il principio proporzionale vedi la presenza in due commissioni del consigliere Marcello Medica che è l’unico consigliere del suo gruppo e poi è dimostrato che la maggioranza decide anche per l’opposizione. C’è un’anomalia nella procedura.
La votazione sulla 5^ commissione è la seguente: Margherita Sammito (16), Giorgio Belluardo (16), Giovanni Spadaro (6), Giovanni Alecci (16), Angelo Spadaro (15), Ivana Castello (5), Filippo Agosta (6) .
La consigliera Ivana Castello rileva che il consigliere Salvatore Poidomani non è in nessuna commissione e quindi è la prova che il metodo non funziona. Chiede che le delibere siano inviate alla Procura della Repubblica di Ragusa in quanto si possono profilare fatti penali.
Il consigliere Giorgio Belluardo dichiara di dimettersi dalla quinta commissione.
La maggioranza atteso che un consigliere è rimasto fuori dalle commissioni decide di mettere in votazione nuovamente l’elezione dei sei consiglieri della quinta commissione.
La votazione sulla 5^ commissione (decentramento e Servizi demografici – Condizione femminile – programmazione – Sviluppo Economico e attività produttive – problemi del lavoro e dell’artigianato) è la seguente: Giovanni Alecci (16), Margherita Sammito (16), Angelo Spadaro (16), Salvatore Poidomani (15), Ivana Castello (13), Daniele Scapellato (14) che è poi la composizione della medesima.
La delibera è approvata con diciassette voti favorevoli e un astenuto.
Terminato l’ordine del giorno, la seduta è stata sciolta.
L’Ufficio Stampa