I Comuni di Modica e quello di Rosolini intendono tutelare e valorizzare il carrubo con tutte le sue peculiarità, costituendo un patrimonio comune non solo arboreo ma anche scientifico e culturale tipico dei due territori limitrofi.
A questo scopo la Giunta Municipale di Modica ha adottato oggi una delibera con la quale ha approvato uno schema di protocollo d’intesa per la costituzione di un comitato tecnico-scientifico per la tutela del carrubo e di un gruppo di lavoro per la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale, naturalistico, agroalimentare e gastronomico.
L’intesa intende attivare sinergie, strategie e azioni comuni, necessarie ed urgenti per intervenire a salvaguardia dell’ecosistema del territorio ibleo di cui l’albero di carrubo rappresenta uno degli elementi più caratterizzanti.
“ E’ con vero piacere e interesse che assieme al Comune di Rosolini, commenta Ignazio Abbate, sindaco di Modica, abbiamo attivato questa importante sinergia di cui si sentiva la necessità considerato che il carrubo non è solo uno straordinario albero da frutto che caratterizza la Sicilia del Sud-Est e in particolare i due territori limitrofi, esso è una componente essenziale della nostra identità enogastronomica e un patrimonio culturale di inestimabile valore.
Le azioni che metteremo in campo, con la firma del protocollo, mirano a concretizzare non solo la tutela del carrubo, oggi minacciato da una insidiosa malattia, ma a valorizzarlo attraverso alcune iniziative mirate e di alto livello professionale e che sono contenute all’interno dello schema di intesa tra i comuni di Modica e Rosolini.”
Secondo lo schema di protocollo d’intesa tra i due enti, che sarà firmato dai due sindaci, il comitato tecnico scientifico sarà composto da rappresentanti del mondo accademico, nonché dal mondo delle imprese e dei proprietari/produttori, tutti nominati a titolo gratuito; che il comitato si attivi nell’individuare e realizzare soluzioni utili a contrastare il patogeno responsabile della “Malattia del Carrubo”; che attivi le azioni necessarie alla tutela e alla valorizzazione della pianta e quelle per sostenere le aziende agricole e i proprietari-produttori per il contrasto del patogeno promovendo investimenti sulla ricerca necessari per individuare risposte efficaci e sicure; finanziamenti per interventi di prevenzione e cura del carrubo, dell’ecosistema e del paesaggio ibleo.
L’altro organismo si dovrà occupare dell’elaborazione di due distinti Dossier da presentare alle Istituzioni competenti. Organismo composto da personalità di comprovata e documentata professionalità nei campi di interesse e da rappresentanti delle amministrazioni, tutti nominati a titolo gratuito, che si occupi: della valorizzazione del patrimonio Culturale, Ambientale e Naturalistico, sia materiale che immateriale, dei territori dei Comuni; della valorizzazione del patrimonio agro alimentare e gastronomico legato al frutto del carrubo e dei suoi derivati, anche mediante la richiesta di iscrizione nel registro europeo delle Indicazioni Geografiche.
“Prende esordio un progetto ambizioso ed al contempo appassionante, dichiara il sindaco di Rosolini, Giuseppe Incatasciato, che parla innanzitutto di condivisione fra due città che hanno affinità, oltre che sul piano della continuità territoriale, sul piano della storia e della cultura in senso lato. In ragione di queste affinità Modica e Rosolini, già città del Carrubo, attivano sinergie, strategie ed azioni comuni. Nasce così il progetto, scritto a quattro mani, che parla di valorizzazione e tutela del patrimonio culturale, ambientale e naturalistico sia materiale che immateriale, di valorizzazione del patrimonio agro alimentare e gastronomico legato al frutto del carrubo e dei suoi derivati. Una iniziativa che esordisce con la costituzione, condivisa fra le due amministrazioni, di un comitato tecnico scientifico e di un gruppo di lavoro che, per le rispettive competenze, perseguiranno le finalità del progetto, tra cui il riconoscimento del marchio IGP al frutto del Carrubo. Vogliamo sottolineare che abbiamo promosso un’iniziativa che apriamo all’adesione dei comuni del comprensorio che vorranno intervenire e chiaramente alle attività produttive del settore. La piena sinergia di pubblico e privato porterà grande ricaduta sul territorio.”
Il protocollo, aperto all’adesione di altri enti territoriali aventi realtà, obiettivi e finalità comuni a quelli dei due Comuni sottoscrittori, avrà una durata di quattro anni.
L’Ufficio Stampa