Con il claim “Orizzonte Mediterraneo”, la città si candida a Capitale della Cultura 2022.
Un dossier ricco, colto e fortemente articolato nelle sue componenti, è stato depositato al MIBAC nei termini previsti dal bando.
Un dossier di sessanta pagine dove l’elemento cultura costituisce il perno attorno al quale ruotano le vocazioni della città e del suo territorio: enogastronomia di eccellenza, agricoltura, commercio, feste patronali, una grande centro storico, patrimonio di bellezze inarrivabili, folclore e su tutto una storia millenaria che continua a riflettersi sotto l’ombra di una Modica già Capitale della Contea.
“Il gruppo di lavoro, che ha coordinato una rete di persone fortemente rappresentative nell’ambito delle loro attività, ha messo in campo saperi ed energie per quasi un anno, commentano il Sindaco, Ignazio Abbate e l’assessore alla Cultura, Maria Monisteri, producendo un dossier ricco che di per sé costituisce uno strumento unico per la conoscenza del territorio.
Il nostro vero sponsor, al di là dei nomi ed istituzioni di grande prestigio che hanno aderito sostenendo il progetto, è la città nelle sue innumerevoli stratificazioni secolari: dal paleolitico all’archeologia industriale; ere che hanno generato la sua identità e alimentato la sua storia. Una storia raccontata da cantori di idee e di parole unici: il Nobel Salvatore Quasimodo, Vitaliano Brancati, Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino.
Un grazie al coordinatore del progetto, prof. Paolo Di Nardo, un docente di Architettura a Firenze che ha eletto Modica come città del cuore, al prof. Giovanni Di Stefano, responsabile tecnico scientifico attività culturali, al gruppo di lavoro Alter Ego Consulting, a Zero srl per la parte creativa e grafica e ovviamente quanti hanno reso possibile la realizzazione di un così ambizioso progetto.”
“Modica 2022 Orizzonte Mediterraneo” è stato condiviso tra gli altri dal prof. Giorgio Calabrese, nutrizionista di fama mondiale, Andrea Tidona, attore modicano, dalla Federazione italiana Scherma, dall’Università di Nottingham.
L’Ufficio Stampa