Dopo un’ora di discussione su comunicazioni del presidente e sulla rettifica di un verbale

La seduta è rinviata a domani per mancanza del numero legale

Presenti sedici consiglieri il presidente del consiglio comunale, comunica che lunedì 8 maggio p.v. sarà convocata una seduta del consiglio comunale per discutere del punto riguardante il parcheggio di Marina di Modica, e quello sulla riqualificazione dell’asse urbano, primo stralcio, di Via della Costituzione così come richiesto dalla maggioranza; giovedì 11 maggio p.v. si terrà una seduta dedicata al dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del sindaco, rimaste ancora aperte, e i dodici punti ancora inevasi di natura urbanistica.

Il presidente Garaffa riferisce di avere subito un attacco inqualificabile da parte della maggioranza essendo stato accusato di ostruzionismo quando, invece, sui punti richiesti, (parcheggio di Marina di Modica e sulla riqualificazione dell’asse viario di Viale della Costituzione), aveva concordato al telefono con i due capigruppo della maggioranza il da farsi. L’attacco, sottolinea, non è solo al presidente ma al consiglio comunale nella sua interezza facendo venire meno in questo modo la fiducia tra l’istituzione e i cittadini. Ricorda che ci sono due fascicoli, uno sulla consulta e l’altro sul regolamento delle commissioni che è rimasto fermo e meriterebbero una priorità visto, il tempo trascorso dalla loro istruzione.

Il consigliere Giuseppe Cappello Rizzarello ammette che c’è stata un’interlocuzione telefonica con il presidente Garaffa, ma dichiara che non c’era stato un accordo sul da farsi.

L’intesa era quella che almeno uno dei due punti dovessero fare parte dell’ordine del giorno del consiglio. Il presidente Garaffa preferisce non replicare.

Il consigliere Giovanni Scucces ricorda che in una conferenza dei capigruppo di luglio 2016 si era preso impegno di portare in consiglio nel settembre successivo il regolamento delle consulte ma nessuno si è alzato per reclamarne la discussione in consiglio comunale su un argomento che è un esercizio di democrazia partecipata. Valuta che l’argomento, parere delle commissioni o meno, deve essere esaminato nel prossimo consiglio comunale utile.

Il consigliere Tato Cavallino rileva che il presidente non può concordare le sedute del consiglio comunale con la sola maggioranza. Chi convoca, ovvero il presidente, deve convocare le sedute di concerto con la conferenza dei capigruppo. Il presidente non può rinviare il consiglio quando manca questo o quel consigliere. Poi ancora batte il tasto sul fatto che ci sono interrogazioni dell’agosto scorso che devono essere discusse: non ha più senso affrontarle.

Il consigliere Giorgio Falco precisa che attende il regolamento delle consulte in prima commissione.

Il consigliere Giovanni Spadaro chiede al sindaco di fare le scuse al consigliere Carmelo Cerruto ritenutosi offeso nell’ultima seduta. Nel corso del dibattito il promo cittadino si è lasciato scappare un apprezzamento nei confronti del consigliere, che ha abbandonato l’aula. Quell’atteggiamento merita le scuse del sindaco.

Il consigliere Giuseppe Cappello Rizzarello valuta che lo stesso consigliere Cerruto è stato a volte pesante nelle valutazioni. Due settimane prima il sindaco e il vice sindaco hanno subito lo stesso trattamento. Nessuno in quell’occasione ha alzato polveroni.

Il sindaco ha parlato fuori dal microfono e quindi in modo informale. Sa comunque che in privato c’è stato un chiarimento tra il sindaco e il consigliere Carmelo Cerruto.

Il sindaco sottolinea che ha telefonato al consigliere Carmelo Cerruto, testimone il consigliere Giovanni Spadaro, al quale ha riferito che non c’èra alcuna valutazione personale e lo ha fatto cinque minuti dopo l’accaduto. La vicenda è stata chiarata e il sindaco ha esternato il suo rammarico.

Il primo cittadino comunica al consiglio comunale sulla vicenda della destinazione dell’ex Tribunale. Finita la fase relativa alla possibilità legislativa di potere far tornare il presidio giudiziario a Modica si deve decidere sull’uso dei locali anche per evitare che l’immobile si deteriori. Su INPS e Ufficio di Entrate c’è un’interlocuzione regionale con il sindaco, al fine di mantenere i servizi a condizione che l’ente si carichi le spese di mantenimento. La condotta Agraria con la stessa logica sarà trasferita all’Artgest.

Con l’allocazione dell’ufficio delle entrate si potrà avere un distaccamento del catasto a Modica.

Il sindaco ha già intrapreso un percorso in questa direzione. Dell’intero immobile sarà lasciato libero il piano della Procura della Repubblica; saranno trasferiti altri uffici comunali.

La seconda comunicazione riguarda il riordino del piano sanitario.

Il primo cittadino fa una breve cronistoria di quanto accaduto in queste settimane.

Nella conferenza dei sindaci, presente il vertice dell’Asp, è stato illustrato il piano sanitario.

Valuta che ci sono luci e ombre sul riordino complessivo.

Sull’urgenza, la dislocazione dell’ambulanza del 118, scomparsa da Modica come a Vittoria.

Sulla rete ospedaliera la parte positiva è che il decreto regionale da facoltà alle Asp provinciali e alla conferenza dei sindaci, a saldo invariati le unità complesse e dei posti letto, di intervenire su una rimodulazione del piano stesso.

C’è questa possibilità. Entro il 10 maggio p.v. i sindaci dovranno fare pervenire all’Asp una nuova proposta di una rimodulazione di una geografia provinciale.

La proposta sarà poi posta al vaglio dell’assessorato regionale alla Sanità.

L’ipotesi prevista, con le modifiche relative alla rete ospedaliera provinciale, sono già contenute in un piano che sarà illustrato e confrontato giovedì 4 maggio mattina p.v. alle ore 11.00 nella conferenza dei capigruppo, unitamente alla questione della destinazione dei locali dell’ex Tribunale di Modica.

Il consigliere Vito D’Antona rileva che la maggioranza attacca il presidente Garaffa perché espressione e votato dalla maggioranza a suo tempo e adesso non ne fa più parte.

Ribadisce che il presidente è di tutto il consiglio comunale e deve rispettare e fare rispettare il regolamento. Quando la maggioranza non viene alla conferenza dei capigruppo è utile al suo obiettivo.

Sulla comunicazione del sindaco. La questione della rete sanitaria assumere toni gravissimi quando tolgono l’ambulanza nel presidio ospedaliero.

Sui locali dell’ex Tribunale di Modica pare di capire che si tratta di una resa definitiva sulla battaglia per riavere un presidio giudiziario.  Propone che quest’argomento deve essere inserito come punto all’ordine del giorno del consiglio in ordine all’utilizzo dei locali dell’ex tribunale perché si dibatta sulla questione.

Il tutto preceduto da una conferenza dei capigruppo con la presenza dell’amministrazione e della deputazione nazionale e regionale perché si metta una parola definitiva a questa questione: o mantenere una speranza o l’utilizzo alternativo dei locali.

Il consigliere Vito D’Antona nutre ancora speranze. Il sindaco non gli pare particolarmente agguerrito su questa vertenza.

Il consigliere Andrea Caruso sul Tribunale condivide la proposta del collega D’Antona ma gli pare opportuno che anche l’argomento piano sanitario possa essere discusso in consiglio comunale.

Il consigliere Giovanni Scucces stigmatizza il fatto che il sindaco le informazione li passa prima alla stampa e poi li riporta in consiglio comunale: dovrebbe essere il contrario.

L’Assessore Pietro Lorefice valuta che essendo otto mila metri quadri quelli disponibili su tre piani, un piano potrebbe essere al momento riservato ad un’ipotetica allocazione di uffici giudiziari.

Il sindaco dichiara che la conferenza dei capigruppo con argomento l’uso futuro del Tribunale, dove peraltro il comune è estraneo alle decisioni, deve contestualmente discutere dell’allocazione dei locali per l’INPS e l’Agenzia delle Entrate che non riguarda solo Modica ma anche il comprensorio.

Ai deputati nazionali e regionali bisognerà chiedere cosa hanno fatto per difendere il presidio INPS e la presenza dell’agenzia delle entrate.

Sull’approvazione dei verbali delle sedute precedenti c’è una diatriba tra l’assessore Pietro Lorefice e il presidente sulla quale la Prefettura di Ragusa ha chiesto chiarimenti e propone di mettere in stand by l’argomento.

L’assessore Pietro Lorefice non è d’accordo su questo e sostiene di deciderlo in quanto la Prefettura non c’entra.

Il consiglio affronta la variazione della delibera con il verbale in questione che riguarda la frase da rettificare e si riferisce alla dicitura: ”L’assessore si rivolge al Presidente con tono acceso dicendo, Tu stai zitto!” in quanto non riferibile a fatti successi durante la seduta.

L’Assessore Lorefice avendo avuto l’accesso agli atti sostiene che nella registrazione non c’è alcun cenno alle parole verbalizzate.

Il presidente del Consiglio Garaffa ribadisce che per ben tre volte in modo vivace l’assessore ha pronunciato quella frase.

L’Assessore Pietro Lorefice sottolinea che la richiesta di intervento, richiesto dal Presidente Garaffa in quella occasione, per allontanarlo dall’emiciclo con l’ausilio della forza pubblica non era possibile in quanto quella stessa forza pubblica deve agire fuori dall’emiciclo. Il presidente del consiglio non potrà più farlo in futuro. L’assessore Pietro Lorefice vista l’insistenza del presidente Garaffa nel sostenere le sue tesi, lascia l’aula.

Sulla votazione, in ordine alla rettifica del verbale viene a mancare il numero legale, presenti dieci consiglieri, e la seduta e rinviata ad un’ora.

All’appello c’è un solo consigliere presente e la seduta è aggiornata a domani alle ore 19,30.

 

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Progetto Culti e Culture negli Iblei per incrementare il flusso turistico nel territorio

Presentazione martedì 2 maggio a Palazzo San Domenico. Si punta alla destagionalizzazione

Il Progetto “Culti e Culture negli Iblei”, che si avvale del patrocinio gratuito del Comune,  si propone di incrementare il flusso di visitatori nazionali e internazionali negli Iblei.

La presentazione del progetto è stata fissata per martedì 2 maggio p.v. alle ore 16.00 nella Sala Spadaro di Palazzo San Domenico.

A tal fine è stata creata una rete denominata, Iblee Religions and Cultures – “IRC” – Culti e Culture negli Iblei, tra operatori pubblici e privati interessati alla destagionalizzazione turistica dell’area degli Iblei, tramite la realizzazione e la promozione di itinerari turistici religiosi.

L’appuntamento si propone l’obiettivo di informare tutti gli operatori turistici locali sulle dinamiche progettuali;

I portatori d’interesse avranno la possibilità di essere inseriti gratuitamente per tre anni (fino al 15/05/2020) all’interno del Portale web WWW.COSMOIBLEO.COM, facendone apposita richiesta.

Il portale sarà promosso tramite: il sito ryanair: Italia, Irlanda, Inghilterra; campagne social indirizzate al target obiettivo; gli infopoint turistici del territorio; l’apposizione di roll up all’interno dell’aeroporto di Comiso.

 

 

 

L’Ufficio Stampa

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Breve dibattito sulle dichiarazioni programmatiche. Seduta sospesa e poi sciolta.

Protesta delle opposizioni per un apprezzamento del sindaco a seguito di un vibrato dibattito

Breve dibattito sulle dichiarazioni programmatiche rese dal sindaco, con una relazione che sintetizza tre anni di attività amministrativa, con gli interventi dei consiglieri Vito D’Antona e Ivana Castello. Proprio su quest’ultimo intervento si è registrato un confronto vivace tra il sindaco e il consigliere Carmelo Cerruto con riferimento ai conti finanziari con riferimento ai debiti tra la vecchia e la nuova amministrazione corredata da scambio accuse sulla gestione amministrativa di ieri e di oggi.

Il consigliere Carmelo Cerruto si è risentito molto, sino all’offesa personale, a motivo di un apprezzamento del primo cittadino e per protesta ha abbandonato l’aula.

Il consigliere Vito D’Antona atteso il clima che si era determinato in aula e annunciando vibrate proteste per l’atteggiamento del sindaco ha chiesto e ottenuto una sospensione della seduta.

Alla ripresa, venendo a mancare il numero legale, il civico consesso si è sciolto e sarà riconvocato a domicilio con il medesimo ordine del giorno.

Presenti diciotto consiglieri il presidente del consiglio comunale, questa sera presieduto dal vice presidente Michele Polino, dà la parola, in apertura, al consigliere Giovanni Cappello Rizzarello che propone alcuni punti da inserire all’o.d.g. del prossimo consiglio atteso che sono dotati di parere delle commissioni: esproprio parcheggio di Marina di Modica e sulla sistemazione del tratto finale del Polo Commerciale, quello che dalla rotatoria con Via Fosso Tantillo, arriva fino alla rotatoria di Via Sacro Cuore.

Invita il presidente per la seduta del 2 maggio p.v. di inserirli nella scaletta dei lavori attesa l’urgenza di adozione dei punti.

L’Assessore Pietro Lorefice chiede la motivazione per la quale è stato rinviato il consiglio comunale dal 28 aprile al 2 maggio. Il presidente Polino la motiva con impegni familiari del presidente Garaffa.

L’assessore replica sostenendo che poteva farsi sostituire e comunque la decisione del rinvio non è passata dalla conferenza dei capigruppo.

I lavori continuano con il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche che è aperto dal consigliere Vito D’Antona che lamenta il fatto che al sindaco è stata concessa la possibilità di fare un comizio per i tre anni di attività della sua amministrazione; quella illustrata in aula non è la relazione sull’attività svolta, perché c’è un elenco delle somme spese e un’analisi sull’attività resa dai servizi sociali. Il primo cittadino ha nei fatti bypassato la relazione parlando di altre cose.

Nella relazione non c’è una visione complessiva della città e del suo comprensorio.

Ricorda la vicenda di Modica nel contesto di un’iniziativa che la voleva a capo di un libero consorzio, come avrebbe voluto il primo cittadino, che non ebbe sviluppi come si sa.

Il consigliere Vito D’Antona parte dalle iniziative culturali ricordando che ChocoModica fu inventata dall’ex sindaco Piero Torchi e che adesso la troviamo in modo trasversale utilizzata come manifestazione in tutti i settori.

Sulla biblioteca non si dice nulla. Considerata priorità dell’amministrazione sono già passati da tre anni e non si è fatto nulla.

Già nel gennaio 2014 si parlava di un’apertura prima della successiva estate.

La città dal 2014 aspetta l’attivazione della biblioteca ed è stata presa in giro. Per la sistemazione dei cigli stradali sono stati investiti 800mila euro, bastava impiegare il 10 per cento di quelle somme per risolvere il problema. Modica è una delle poche città al mondo senza biblioteca: nel programma di questo non si dice nulla.

La fondazione Teatro Garibaldi è citata solo per l’attività dell’estate del 2014. La Fondazione è una cosa seria tanto che in questi anni si registra una crescita straordinaria di consenso e di pubblico. Nella relazione non c’è alcun cenno.

Non si parla poi del piano del traffico per una città complicata come la nostra e, infatti, una questione complessa che necessita di un ascolto di residenti, di operatori commerciali.

Ci sono strade in cui non si può circolare vedi il traffico intenso sul Viale della Costituzione del Polo Commerciale. Sarebbe necessario dirottare i mezzi pesanti, con apposita segnaletica, sulla superstrada Modica – Pozzallo (la ragusana).

La città è cambiata ma il servizio pubblico è sempre uguale. Si potrebbero fare delle variazioni sperimentali come una linea circolare del quartiere Sacro Cuore con tempi contingentati.

Questo permetterebbe un minor uso delle autovetture.

Poi è scomparsa la parola imposta di soggiorno (chi la paga? se la pagano tutti?) e quella del Consorzio Turistico del quale non si sa più nulla (ci sono i bilanci?, prendono i soldi dall’Ente?). Ritiene che l’ente non abbia dato le somme al Consorzio, così come da Statuto, che non è posto nelle condizioni di poter operare. Fa poi riferimento alle attività integrative per il quale il sindaco si è rivolto all’assessorato agli enti locali per segnalare la pericolosità della seduta del civico consesso a motivo della protesta degli operatori.

Nei fatti non è successo nulla com’era prevedibile; non è successo mai nulla malgrado sedute più importanti. L’asilo nido è stato esternalizzato e sarà tenuto in piedi per i prossimi due anni fino all’esaurimento dei fondi Pac, poi sarà destinato a chiudere.

Non c’è una parola sul bilancio del comune: il piano riequilibrio è sintetizzato in due righe.

Non si dice nulla sui bilanci approvati fuori dai termini conclamati dal sindaco, con la delibera dell’ultimo piano di riequilibrio approvata dalla giunta quando doveva essere adottata dal consiglio. Peraltro anche l’oggetto della delibera era sbagliato. Sarebbe adesso opportuno che il nuovo piano di riequilibrio possa essere approvato non oltre il 31 maggio p.v. e quindi è necessario preparare con sollecitudine gli atti.

Nella relazione non si dice che i dipendenti da due mesi non percepiscono gli stipendi.

Negli anni passati passava un minore ritardo si protestava. Oggi il problema è strutturale. Non può passare inosservato che in sei mesi ci sono stati ritardi di due mesi nel pagamento degli emolumenti. Anche altri comuni della Sicilia ricevono con ritardo i trasferimenti da Stato e Regione eppure pagano gli stipendi. A Vittoria hanno approvato il bilancio di previsione 2017; a Modica neanche se ne parla.

Il sindaco deve vestirsi di umiltà nel dire le cose: avrebbe dovuto dire, alcune cose sono state fatte e su altre si sta lavorando. E’ necessario oggi avere un primo cittadino che abbia una visione strategica della città. Nel mese di agosto si avrà un incremento del 19,6 per cento di turisti che transiteranno dall’aeroporto Fontanarossa di Catania e si prevede una ricaduta in questo territorio. A Modica gli orari dell’ufficio turistico non sono adeguati e chiusi risultano i bagni pubblici di Via Santa Elisabetta. Si metta in campo una politica diversa. Nella relazione non si parla di Palazzo Polara, del Castello dei Conti: queste cose non sono prioritarie per l’amministrazione.

Altrove sarebbero considerate in modo migliore e più attento. Qui è più comodo fare le rotatorie, allargare le strade, fare la guerra al CAS per una strada, fare le scerbature. Quest’amministrazione è inadeguata rispetto alle esigenze culturali della città.

Sindaco e assessore Di Giacomo non hanno creduto nella biblioteca essendo passati tre anni e non si è fatto niente.

Dall’agenda dell’amministrazione sono scomparsi alcuni problemi importanti come il completamento e la riapertura di alcuni siti culturali di grande valenza: ci si rende conto che lavorare su queste cose comporta una fatica che non rende voti.

Costruire un muro e farsi denunciare dalla Procura com’è successo per la Via nazionale forse porta voti! Il decreto parla di un’opera abusiva. Il sindaco ha anche ringraziato con una nota il genio civile!

E’ un’amministrazione a uso e consumo di una candidatura. Poi ipotizza un percorso turistico che partendo dal cimitero vecchio passa attraverso i monumenti storici di un percorso che porta sino al Palazzo dei Mercedari. C’è un problema di permanenza dei pullman turistici per venti minuti a motore accesso e questo è un problema. Basterebbe fare la fermata in Viale Medaglie D’Oro.

Fino a quando quest’amministrazione è legata alla candidatura di una persona e alle sue campagne elettorali non avrà un grande futuro. C’è comunque ancora un anno pieno alle prossime elezioni e quindi c’è il tempo per cambiare rotta.

Modica è una grande città della Sicilia e che va amministrata in modo adeguato anche per lasciare qualcosa alle nuove generazioni. Ci sono tour che partono da Catania, passano da Siracusa, poi a Noto e finiscono a Punta Secca. Su questo il sindaco dovrebbe intervenire per rendere possibile anche un passaggio a Modica.

La consigliera Ivana Castello rileva con sarcasmo la grande attività di quest’amministrazione nel corso di questi tre anni; in realtà si è chiesta come ha fatto il sindaco a realizzare tutte queste iniziative. Di questo nella relazione non c’è alcun cenno. Come fa questo primo cittadino a fare tanto e a non rispettare le transazioni sottoscritte dall’ente e in favore della collettività.

Si è chiesta del come mai non è riuscito a pagare l’importo di 800mila entro il 30 giugno 2016 al comune di Scicli, per il debito della discarica.

Il comune di Scicli, infatti, ricorda che l’accordo non è stato rispettato e quindi questo nei fatti mette a rischio tale accordo.

Lo stesso vale per l’accordo transattivo con la società Elegia Spa entro scadenze precise ma questo non è avvenuto e la società ha già diffidato l’ente a pagare il dovuto.

Un sindaco che ha fatto tanto come mai non è riuscito a pagare la Telecom per l’uso delle linee telefoniche. Peraltro la PL della Protezione Civile, il geom. Enzo Terranova, ha informato con una nota il primo cittadino dei rischi che si corrono per il prolungarsi delle interruzioni del servizio.

Di tutto questo sono messe a conoscenza la Telecom e la Prefettura di Ragusa in cui Enzo Terranova in una lettera evidenzia l’importanza di attivare le linee telefoniche per tutelare l’incolumità pubblica. Il sindaco, si chiede, non riesce a trovare le somme per pagare le fatture e fare riattivare il servizio telefonico?

Il primo cittadino che fa? Scrive al Prefetto dicendo che si tratta di linee essenziali e funzionali a servizi primari pubblici e chiede un intervento al rappresentante del Governo per fare riattivare le linee. Il Prefetto di Ragusa informa che è intervenuta sulla Telecom e viene a conoscenza che le linee sono ormai cessate dal servizio. Interviene anche il comandante della polizia locale, Cannizzaro, che denuncia il distacco delle linee telefoniche e quindi non potrà garantire i servizi di trasferimento di verbalizzazione delle contravvenzioni.

Il capo di gabinetto informa il sindaco che non avendo ottemperato al pagamento le linee non saranno attivate. Ma come fa un’amministrazione che ha speso tanto per le scerbature  a non garantire un servizio telefonico essenziale. Anche la PO Giorgio Scollo ha scritto al sindaco sostenendo che non ha nei capitoli le provviste necessarie per pagare le bollette dei telefoni.

Poi la mancanza di disponibilità impone l’amministrazione di non potere fare i rimborsi ai cittadini per IMU e altre tasse per indisponibilità dei capitoli di bilancio così come mancano fondi per il funzionamento del servizio cottura pasti: lo riportano le note dell’amministrazione.

Le spese senza impegno, ricorda, sono debiti fuori bilancio e questi creano nel bilancio seri problemi unitamente alla Corte dei Conti e al futuro piano. Su tredici milioni e ottocentomila euro di transazione con l’Enel sono stati pagati solo 67milaeuro e in più ci sono altri cinque milioni di euro di debiti fuori bilancio.

La consigliera Ivana Castello denuncia il fatto che il primo cittadino si è permesso di aggettivare in modo pesante il consigliere Carmelo Cerruto su valutazioni di conti dell’ente tra la precedente e l’attuale amministrazione e lo stesso consigliere ritenutosi giustamente offeso ha lasciato l’aula.

Il consigliere Vito D’Antona ha chiesto, sulla scorta di quanto avvenuto, e ottenuto una sospensione dei lavori d’aula. Alla ripresa sono presenti undici consiglieri e mancando il numero legale la seduta è stata sciolta.

L’Ufficio Stampa

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