Approvato a maggioranza l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio del progetto per la realizzazione di un parcheggio a Marina di Modica sulla Via del Laghetto; rinviata a domani, seduta sciolta per mancanza del numero legale, la proposta di delibera relativa al progetto esecutivo per la riqualificazione dell’asse urbano, illuminazione viaria, arredo urbano, 1° stralcio funzionale, approvazione progetto pubblica utilità e approvazione vincolo.
L’argomento interrogazioni, posto al primo punto all’ordine del giorno, non è stato trattato attesa l’anticipazione degli altri due punti.
Presenti diciannove consiglieri il presidente del consiglio comunale, comunica che domani ci sarà una conferenza dei capigruppo e il consiglio comunale convocato per giovedì 11 maggio per le interrogazioni, il dibattito sull’attività del sindaco e amministrazione comunale e le dodici proposte di insussistenza di interesse pubblico di un immobile acquisito al patrimonio comunale; e quello del giorno 18 maggio p.v. dove saranno affrontati i punti relativi al regolamento per l’istituzione e il funzionamento delle Consulte comunali e le norme per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche del centro storico e dei quartieri storici per ristoro all’aperto Dehors.
Il consigliere Luigi Giarratana chiede al consiglio di anticipare i punti posti all’ordine del giorno prima delle interrogazioni.
Il consigliere Tato Cavallino condivide la proposta del consigliere Giarratana. Rivolgendosi al sindaco lo informa che sugli organi di stampa il presidente del comitato di Via Loreto- Gallinara e esperto del comparto sanità del primo cittadino ha fatto riferimento, in ordine ad un articolo sulla rimodulazione della rete ospedaliera, ai capigruppo e ai consiglieri comunali tacciandoli di essere intervenuti in ritardo sulla questione del piano sanitario. Non è vero questo. Cavallino ha appreso della questione alcuni giorni fa e si è mobilitato subito chiedendo al sindaco notizie al merito. Invita il sindaco a far tacere il suo consulente.
La consigliera Ivana Castello non è d’accordo con l’anticipazione dei punti perché delle interrogazioni non si parla più: ce ne sono ferme da tre anni. Non è posta nelle condizioni di poter affrontare le interrogazioni né quelli urgenti, né quelle poste in elenco. Si fanno solo comunicazioni.
Come si risolve questo problema? Vuol sapere dal sindaco come confrontarsi su questa questione che non trova soluzione.
Il presidente Garaffa anche lui si lamenta di questa cosa. Al primo appello erano assenti alcuni consiglieri e non ha potuto affrontare l’argomento e auspica che un senso di responsabilità possa far recuperare gli argomenti e propone alla maggioranza di affrontare da subito le interrogazioni.
Il consigliere Andrea Rizza dichiara che le interrogazioni vanno trattate.
Sui punti successivi non vede i progettisti già assenti in commissione e invita il presidente a convocarli in aula e in particolare per la discussione su quello concernente il progetto di riqualificazione dell’asse urbano del Viale della Costituzione. Il suo invito in commissione a convocarli è caduto nel vuoto.
Il consigliere Luigi Giarratana insiste sulla propria posizione di anticipare i punti.
Ai voti la richiesta del consigliere Luigi Giarratana è approvata a maggioranza con tredici voti a favore e nove contrari.
Il civico concesso anticipa il punto relativo al progetto per la realizzazione di un parcheggio di Marina di Modica sulla Via del Laghetto, adozione di variante allo strumento urbanistico -dichiarazione di pubblica utilità, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio.
Relaziona il vice sindaco, Giorgio Linguanti il quale valuta necessario rivalutare l’area a motivo dell’incremento turistico e quindi la necessità di avere un parcheggio collegato con Piazza Mediterraneo. L’area in questione è di 5mila metri quadri per 127 posti auto, venticinque caravan, trentaquattro posti per ciclomotori e quattro posti per disabili. L’area pressoché rettangolare con un fronte lungo la via del Laghetto di mt 204,50 e una profondità media di mt 24,00 circa.
Il consigliere Andrea Caruso riferisce che la commissione ha esitato favorevolmente il punto ma ha presentato degli emendamenti.
Il consigliere Tato Cavallino chiede l’entità dell’importo dell’opera.
La PO dei lavori Pubblici, ing. Puccio Patti riferisce che i fondi sono comunali per un costo per 750mila euro. Il progetto prevede la sistemazione dell’area, la costruzione di un muro di contenimento con una perimetrazione. Per questo primo stralcio sono previsti 450mila euro di costo.
Il consigliere Carmelo Cerruto chiede di sapere un criterio per la stima dell’espropriazione atteso che si trattava di una S3 e oggi F3. Una giurisprudenza attesta che queste zone sono bianche e quindi non è più agricolo ma C4. E da questo discende la valutazione dell’area con un immobile da edificare pari a 1800 euro al metro quadro. Il valore dell’area, considerando il resto, è di 23/25 euro a metro quadro. L’ente dovrà devolvere 120mila euro ai proprietari per l’esproprio. All’interno della relazione va riposta la giurisprudenza di riferimento, il chiaro orientamento, descritta con il parere dell’avvocatura.
Tre mesi fa quell’area valeva 5 euro al metro quadro; scadute le norme di salvaguardia valgono le regole del vecchio piano. Si deve dimostrare, insomma, che il valore sia congruo valutando che l’opera sia importantissima. Bisogna solo stimare se quest’opera possa costare meno alla città.
Su questo chiede una risposta da parte dell’amministrazione.
Nel quadro economico si parla di spese tecniche, circa 20mila euro e chiede se l’amministrazione intende procedere con incarichi esterni e il valore dell’incarico, su 800mila euro, è esiguo.
Se si procede con un lavoro dell’ufficio e valutato il 2 per cento, i venti mila euro sono eccessivi in termini di costi di progettazione. Il consiglio comunale questa sera non si dovrebbe esprimere sul progetto. Chiede poi di sapere cosa accadrà dopo l’adozione di questo punto in ordine all’inizio delle opere atteso che la Regione ha 90 giorni per fare le proprie valutazioni.
La consigliera Ivana Castello chiede alla PO quali capitoli di spesa saranno impegnati sull’opera visto che i costi vengono prelevati dal bilancio comunale sia per l’esproprio che per la realizzazione delle opere e considerato che l’amministrazione intende concretizzare il parcheggio in tempi stretti.
Il consigliere Piero Covato valuta che su quest’opera si è tutti d’accordo visto il beneficio per la collettività dopo anni che se ne parla. L’iter avrà i suoi tempi ma tutti devono contribuire a rendere possibile la fruizione del parcheggio. Sarebbe interessante individuare qualche linea di finanziamento utile ad alleggerire il carico economico che dovrebbe pesare sul bilancio.
Invita il civico consesso perché la pratica vada avanti nell’interesse della collettività.
Il consigliere Giovanni Scucces valuta l’intervento del consigliere Covato come quello di chi da pochi giorni opera in consiglio comunale atteso che sono passati quattro anni dall’insediamento di quest’amministrazione.
Nel piano triennale delle opere pubbliche ha proposto, da quattro anni un parcheggio nell’area ESA che vale 37mila metri quadrati. Oggi si sta approvando una variazione allo strumento urbanistico e un primo stralcio per fare una spianata con materiale misto e un muro di contenimento. Questo significa programmare? Se l’area va fatta in uno spazio non fruibile chi pagherà i danni?Bisogna avere l’onesta intellettuale di dire che si tratta di esproprio e di un lavoro di primo stralcio e non l’opera completa così com’è stata descritta dal vice sindaco.
In commissione ha avanzato degli emendamenti come l’aumento del numero delle docce e dei servizi igienici. Nell’area di parcheggio di 2500 metri quadrati andrebbe coperta con un impianto fotovoltaico che garantisce un risparmio economico, basta pensare all’energia elettrica per l’intera frazione ma anche in termini di difesa ambientale.
Il consigliere Andrea Rizza ribadisce che tre anni fa ha sollecitato in commissione la fattibilità dell’opera. Oggi apprende che le cose si vogliono fare alla carlona senza sapere cioè dove prendere le somme per realizzare l’opera: non c’è riferimento ai capitoli di bilancio.
Considera necessario fare l’intera opera.
Al consigliere Luigi Giarratana non gli è apparso polemico l’intervento del collega Piero Covato che è stato di grande apertura. E’ necessario realizzare l’opera per Marina di Modica che in estate è popolatissima e oggi siamo a ridosso della stagione estiva e quindi cercare di renderlo fruibile nel minor tempo possibile.
Il consigliere Tato Cavallino rileva che l’ufficio ragioneria non ha dato il parere nella delibera. Cosa si dovrà votare?
Il segretario generale che è anche la PO del settore ragioneria valuta che la proposta non ha alcun riferimento di spesa in quanto si tratta di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio.
L’ing. Puccio Patti dichiara che si stanno valutando gli appostamenti in bilancio e quindi nel previsionale 2017 ci saranno le dovute indicazioni con i relativi capitoli.
Oggi si è al primo passo ovvero comunicare ai proprietari l’esproprio. Dopo le pubblicazioni, entro novanta giorni la Regione deve pronunciarsi sul vincolo e poi sarà elaborata la progettazione esecutiva che consentirà il possesso dei luoghi.
Al consigliere Carmelo Cerruto risponde che oltre la quota d’incentivo per gli uffici ci sono le indagini geologiche e altre spese tecniche. L’area dal 1978 è destinata a parcheggio così come confermato dal nuovo strumento urbanistico. Prassi consolidata del mercato non è più la destinazione dell’area ma è il valore dell’immobile che presenta peraltro indici bassi. I proprietari è certo che si opporranno a questa proposta.
Il consigliere Carmelo Cerruto rileva che il consiglio comunale ha bisogno di strumenti per votare serenamente il progetto. L’ufficio non può parlare di orientamenti giurisprudenziali ma bensì è necessario illustrare sentenze precise. Poi ancora questo terreno agricolo di tipo E3 che vale 25 euro a metro quadro; difficile da spiegare per altre aree della città con la stessa tipologia di terreno. Tutto questo va esplicitato meglio. Poi propone l’urbanistica negoziata al fine di evitare contrasti con il privato e che consentirebbe di fare le opere pubbliche.
La PO dell’ufficio tecnico dichiara che si è orientato su una giurisprudenza in suo possesso che affronta casi simili e per i quali l’ente ha affrontato dei contenziosi.
Il consigliere Andrea Rizza ha compreso che oggi non si approva alcun progetto per il parcheggio di Marina di Modica. In futuro arriverà un elaborato che dovrà essere approvato. Ci si trova di fronte ad una copertura che non c’è; adottando il vincolo c’è un costo per l’esproprio senza parere di regolarità contabile. Poi pone il problema della sicurezza del cantiere se si decide di realizzare l’opera una volta espropriata l’area.
L’Assessore Pietro Lorefice informa che ha incontrato undici proprietari su quattordici i quali non tutti erano d’accordo per fare la transazione e da qui la decisione dell’esproprio.
Il sindaco rileva l’importanza dell’opera visto che le condizioni sono mutare rispetto al passato con un incremento turistico. Uno dei servizi che è chiesto è il parcheggio; da almeno due anni s’interloquisce con i proprietari di quel fondo e oggi si è data un’accelerazione e quindi si è posta in essere una variante su un progetto preliminare che diventerà esecutivo domani. E’ un’area strategica perché si trova a ridosso dell’auditorium e del presidio medico estivo.
Il parcheggio rientra nel piano omonimo del territorio e su questo si stanno individuando le fonti di finanziamento con l’agenda urbana, unitamente al comune di Ragusa. Entro il mese di maggio saranno poste in essere alcune opere strategiche per la città e inviate alla Regione – si tratta di 19 milioni di euro- per illustrali.
In questa fase c’è una richiesta di finanziamento unitamente agli altri comuni siciliani.
Vista oggi l’impossibilità di individuare la posta delle risorse che saranno prelevate dal bilancio 2017/2018/2019 per realizzare l’esproprio e poi con le somme da finanziamenti regionali si faranno le opere.
Questo è il percorso che si sta disegnando in questo momento e quindi c’è oggi la necessità di avviare l’iter dell’esproprio, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e quindi fare il progetto e realizzare l’opera che se finanziata con agenda urbana per l’ente sarà a costo zero. Ove così non dovesse essere ci si orienterà sui fondi del bilancio comunale.
Auspica un’adozione quanto più larga possibile dell’atto per riqualificare l’intera area di Marina di Modica a cominciare da Piazza Mediterraneo che diventerebbe area pedonale.
Questo è l’unico atto di cui si dovrà occupare il consiglio comunale.
Il consigliere Giovanni Scucces chiarisce che se si procederà all’esproprio al proprietario deve essere indicata una somma che nella delibera non c’è; poi capire se gli emendamenti possano essere accolto dalla PO dei Lavori Pubblici.
La PO replica dicendo che al proprietario l’esproprio complessivo dell’area non importa molto.
Il consiglio poi approverà un’ipotesi progettuale che è agli atti. Al privato sarà poi indicata l’entità della valutazione per l’esproprio. Ritiene che le docce e i servizi igienici si possono potenziare poi per quanto attiene i pannelli fotovoltaici sono fattibili.
Il segretario generale valuta ancora una volta che nessun parere di regolarità tecnica della ragioneria è previsto nell’atto. Poi il civico consesso se ne occuperà in sede di discussione sul bilancio di previsione del 2017.
Si procede alla votazione dei due emendamenti della seconda commissione così come illustrati dal consigliere Giovanni Scucces. Gli emendamenti sono bocciati con tredici astenuti e sette favorevoli.
La delibera è votata a maggioranza con diciotto voti favorevoli e due astenuti.
È approvata l’immediata esecutività della delibera con diciassette voti favorevoli e tre astenuti.
Sul successivo punto ovvero il progetto esecutivo per la riqualificazione dell’asse urbano – illuminazione viaria- arredo urbano; 1° stralcio funzionale, approvazione progetto-pubblica utilità, approvazione vincolo il consigliere Andrea Rizza replica dicendo che vuole la presenza in aula dei progettisti per discutere il punto. Il consigliere Piero Covato valuta che la presenza della PO è sufficiente a dare delucidazioni.
Il consigliere Carmelo Cerruto valuta necessaria la presenza dei tecnici progettisti per avere dei chiarimenti sul progetto e propone un rinvio del punto anche a domani.
Il consigliere Piero Covato insiste ancora che la discussione si potrà continuare stasera.
Il consigliere Giovanni Cappello Rizzarello chiede cinque minuti di sospensione, accolta, al fine di decidere sul da farsi.
Alla ripresa dei lavori sono presenti diciotto consiglieri e il consigliere Piero Covato informa che la seduta può continuare; conferma che non c’è alcun bisogno della presenza dei progettisti. Per i chiarimenti c’è la PO ai Lavori Pubblici e poi c’è la necessità di adottare speditamente l’argomento per dare risposte alla collettività.
Il consigliere Andrea Rizza vuole sapere se c’è una pregiudiziale o meno ad avere la presenza dei progettisti in aula. In commissione avevano chiesto la presenza dei progettisti e non si sono presentati. Da qui la necessità di averli in consiglio per dipanare alcuni dubbi di carattere tecnico.
Il presidente Garaffa informa che la seconda commissione aveva chiesto la presenza dei progettisti che non hanno partecipato ai lavori della commissione stessa. Non ritiene che ci sia un obbligo specifico.
Il presidente Garaffa mette ai voti la proposta di continuare o meno la discussione in consiglio su questo punto. Tre consiglieri di minoranza lasciano l’aula e rimangono quindici i consiglieri presenti alla votazione, ovvero sotto il numero legale .La seduta decade e viene rinviata a domani alle 19.30.
L’Ufficio Stampa