A maggioranza approvati il regolamento con forme di democrazia partecipata e la deroga alla TARI 2020.

Surrogata dimessa la consigliera Castello dalla quarta commissione

Surrogata la consigliera Ivana Castello dalla quarta commissione consiliare, ma puntualmente dimessasi con una dichiarazione in aula. Approvato a maggioranza, nutrito e articolato il dibattito sul punto, il regolamento per la destinazione dei finanziamenti regionali con forme di democrazia partecipata.

Anche l’applicazione della deroga prevista dalla legge in ordine alla TARI 2020 per la quale si confermano per l’anno in corso la tariffe adottate per anno 2019.

Presenti diciassette consiglieri, la presidente del Consiglio comunale, Carmela Minioto, introduce il punto relativo alla surroga del consigliere dimissionario in seno alla quarta commissione consiliare permanente, Ivana Castello.

Votanti tredici consiglieri. Ottengono voti: Ivana Castello sei voti, Piero Covato, Marcello Medica e Lucia Ingarao un voto, le schede bianche sono tre e una scheda  nulla.

Ivana Castello è eletta a componente della quarta commissione consiliare.

La delibera di surroga è approvata con dodici voti  favorevoli e un astenuto.

È votata l’immediata esecuzione dell’atto con dodici voti favorevoli e un astenuto.

La consigliera Ivana Castello si dimette da componente la quarta commissione.

La presidente Minioto incardina il punto relativo al “regolamento per la destinazione dei finanziamenti regionali con forma di democrazia partecipata, ai sensi dell’art 6,comma 1, della L.R. n 5/2014.

Illustra la proposta l’assessore Annamaria Aiello. In buona sostanza ai comuni si dà la possibilità di coprire, con il 2 per cento dei trasferimenti regionali per spesa corrente, la gestione dell’attività di democrazia partecipata, attraverso progetti, con i cittadini posti nella condizione di fare proposte.

Il regolamento si compone di dieci articoli (la giunta comunale ne ha approvato lo schema con delibera n° 109 del 29 maggio u.s. e rettificata con deliberazione n°114 del 3 giugno u.s.).

La democrazia partecipata è uno strumento per il diretto coinvolgimento dei cittadini alla vita politica attraverso il loro coinvolgimento nella scelta degli obiettivi e delle modalità di spese delle risorse pubbliche.

Il regolamento disciplina il diritto di partecipazione, la presentazione delle idee progettuali, le aree tematiche che possono essere trattate, la modalità di votazione delle singole proposte, la selezione dei progetti da realizzare,il documento di partecipazione ovvero la graduatoria delle proposte votate e finanziate, il monitoraggio e la verifica, l’entrata in vigore del regolamento e la sua pubblicità.

Il regolamento disciplina le modalità con le quali i cittadini possono partecipare attivamente, attraverso il loro gradimento, all’individuazione dei progetti che l’amministrazione comunale intende realizzare utilizzando almeno il 2 per cento dei trasferimenti regionali di parte corrente.

La prima commissione ha espresso a maggioranza (quattro favorevoli e uno contrario) parere favorevole così come la terza commissione (quattro favorevoli e un astenuto).

Il consigliere Marcello Medica riferisce di essere stato sorpreso dal fatto che nell’anno 2016 le somme sono state restituite e senza alcuna risposta sugli esiti relativi agli anni successivi. Il regolamento approdato in commissione non rispecchia la normativa di riferimento; la somma disponibile sarà dell’ordine di cinquanta mila euro e si toglie ai cittadini la possibilità di presentare idee – progetti.

Quindi si chiede qual è il senso di questo regolamento. Il consigliere Marcello Medica illustra gli emendamenti al regolamento che sono cinque. Valuta che deve essere garantita la partecipazione dei cittadini e soprattutto la realizzazione dei progetti che sì la dimostrazione concreta della partecipazione democratica dei cittadini.

Il segretario generale (sostituito nella funzione dei lavori d’aula dal vice segretario Giorgio Paolo Di Giacomo) esprimendo parere di regolarità tecnica positiva, cumulativamente su tutti gli emendamenti preposti, valuta che si tratta in buona sostanza di una nuova proposta di regolamento attraverso i cinque emendamenti che attesa la loro valutazione vanno considerati come un blocco unitario per logica e per coerenza.

Gli emendamenti, secondo il segretario generale, proposti contengono una logica parzialmente diversa, con una procedura conseguentemente più articolata rispetto a quella della proposta regolamentare agli atti, caratterizzate dal coinvolgimento democratico anche nella fase propositiva delle iniziative da promuovere, oltre che nella fase della valutazione e scelte delle iniziative da preferire.

La consigliera Lucia Ingarao valuta che se tutti i cittadini possono presentare progetti, c’è il rischio che qualcuno possa perseguire fini privati. Per il bene della collettività già c’è l’amministrazione che assicura i fini collettivi. Perché allora deve decidere il privato il progetto da realizzare e quindi stabilire quali sono i progetti da portare avanti e dichiara quindi il disaccordo agli emendamenti del consigliere Medica.

Il consigliere Filippo Agosta (stasera assente) ha depositato sul punto tredici emendamenti (dieci sono emendamenti sostitutivi dei dieci articoli del Regolamento e tre emendamenti aggiuntivi di altri tre articoli al testo regolamentare proposto) che vengono illustrati dal consigliere Salvatore Poidomani che valuta che ogni cittadino può presentare un progetto; caso mai nella fase di valutazione la commissione soppeserà il valore pubblico e non privato del progetto proposto.

Valuta poi che gli emendamenti vanno valutati articolo per articolo e non complessivamente come ha scritto nel suo parere il segretario generale.

Gli emendamenti, infatti, secondo una nota del segretario generale, proposti contengono una logica parzialmente diversa, con una procedura conseguentemente più articolata rispetto a quella della proposta regolamentare agli atti, caratterizzate dal coinvolgimento democratico anche nella fase propositiva delle iniziative da promuovere, oltre che nella fase della valutazione e scelte delle iniziative da preferire. Si tratta in buona sostanza, secondo la valutazione del segretario generale di una nuova proposta di regolamento attraverso i tredici emendamenti che attesa la loro valutazione vanno considerati come un blocco unitario per logica e per coerenza.

Il parere di regolarità tecnica è positivo, cumulativamente su tutti gli emendamenti proposti.

Il consigliere Tato Cavallino rimarca che è la legge a dire che ogni cittadino, o ogni associazione, può presentare progetti: questo è il senso della democrazia partecipata. Si tratta di somme irrisorie e nessuno potrà aspirare ad un interesse privato nel presentare un’idea progetto. Poi in fase di valutazione saranno stimati i progetti da parte dell’amministrazione. Quindi valuta che la norma vada rispettata come cita già l’art. 1 del regolamento.

La consigliera Ivana Castello chiede se esistono circolari regionali secondo le quali sono disciplinate le procedure alle quali l’amministrazione si deve attenere per realizzare le idee progetto del cittadino: se si tratta di una possibilità o di un obbligo.

La consigliera Federica Puglisi rileva che sia l’amministrazione a proporre i progetti e i cittadini a decidere quali realizzare ritenendo quelli più utili anche perché si tratta di somme non ragguardevoli.

L’assessore Annamaria Aiello valuta che la legge non può dare, nella sua brevità, tutte le risposte alle domande che sono state fatte. Le circolari esplicitano il dettato normativo dove l’amministrazione deve proporre la consultazione della cittadinanza in ordine alla destinazione delle somme, con le preferenze e il metodo di partecipazioni, quali i termini con i quali i cittadini devono fare pervenire i riscontri.

Questo è un atto propedeutico al bilancio in quanto il 2 per cento va destinato alla gestione della democrazia partecipata che però non coincide spesso con i trasferimenti regionali e quindi il riferimento potrebbe essere quello dell’anno precedente. Quello che eventualmente manca dovrebbe essere coperto con fondi di bilancio.

Bisogna delineare un perimetro dentro il quale i cittadini abbiamo la possibilità di esprimersi.

La consigliera Ivana Castello chiede di conoscere la circolare in questione prima di affrontare e votare il punto e chiede una sospensione, sulla quale la consigliera Rita Floridia non è d’accordo dato che una discussione articolata e ampia è stata fatta in sede di commissione.

Il consigliere Marcello Medica non conosce la circolare che non c’era in commissione e quindi intende conoscerla.

La richiesta di sospensione di dieci minuti è messa ai voti; è bocciata con cinque voti favorevoli, nove contrari e quattro astenuti.

Il consigliere Tato Cavallino valuta che a norma di regolamento gli emendamenti vanno votati uno per uno e quindi una scelta precisa va fatta rispetto a quanto valutato dal segretario generale facente funzioni.

Non trovando un accordo sulla modalità di votazione,  viene messa ai voti la proposta di minoranza  di votare gli emendamenti singolarmente come da regolamento.

Modalità di votazione che viene bocciata a maggioranza con cinque voti favorevoli, dodici contrari e un astenuto.

Viene messa ai voti anche la proposta di votare gli emendamenti proposti in modo unitario.

Proposta che è accolta a maggioranza con dodici consiglieri a favore, cinque contrari e un astenuto.

La consigliera Ivana Castello annuncia il voto favorevole su tutti gli emendamenti anche alla luce della lettura della circolare che considera doverosa la partecipazione dei cittadini in modo attivo oltre a dare le valutazioni sulle proposte della maggioranza.

La presidente Minioto mette ai voti i tredici emendamenti proposti dal consigliere Filippo Agosta che sono bocciati a maggioranza con dodici voti contrari, quattro favorevoli.

Ai voti i cinque emendamenti del consigliere Marcello Medica che sono bocciati con quattordici voti contrari, quattro favorevoli.

La consigliera Ivana Castello annuncia il voto contrario al regolamento perché si muove contro la ratio della legge e quindi non ne coglie lo spirito e gli obiettivi.

Anche il consigliere Marcello Medica dichiara il suo voto contrario non registrando peraltro alcuna apertura da parte della maggioranza che ha bocciato tutti gli emendamenti e annuncia che s’impegnerà a cambiare il regolamento perché contrario alla legge.

La delibera del regolamento è approvata a maggioranza con tredici voti a favore, cinque i contrari.

La delibera è corredata dall’immediata esecutività con tredici voti a favore e cinque i contrari

La presidente Minioto introduce il punto relativo all’applicazione delle deroga prevista, dall’art. 10, comma 5, del DL del 17 marzo 2020 n. 18. Ovvero conferma delle tariffe TARI adottate per l’anno 2019.

In buona sostanza “i comuni possono, in deroga all’articolo 1,  commi  654  e  683, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, approvare le tariffe della TARI e della tariffa corrispettiva adottate per  l’anno  2019,  anche  per

l’anno  2020,  provvedendo   entro   il   31   dicembre   2020   alla determinazione ed approvazione del piano  economico  finanziario  del servizio rifiuti (PEF) per il  2020.L’eventuale  conguaglio  tra  i costi risultanti dal PEF per il  2020  ed  i  costi  determinati  per l’anno 2019 può essere ripartito in tre anni, a decorrere dal 2021.” Il punto è illustrato dall’assessore al Bilancio Annamaria Aiello.Nell’atto deliberativo si applica la deroga prevista dal D L 18/2020 e quindi di confermare per l’anno 2020 il “Piano finanziario degli interventi”, le categorie tariffarie e le tariffe per l’applicazione della TARI per il 2019, approvati con deliberazione consiliare n. 34 del 27 marzo 2019; di applicare il Tributo provinciale per l’Esercizio delle Funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’Ambiente (TEFA) nella misura percentuale deliberata dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa. L’Autorità di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambiente, (ARERA), si legge nella nota del collegio dei revisori dei conti, ha elaborato un nuovo Metodo Tariffario dei Rifiuti (MTR) e verificato che tale metodo è da applicare già per le tariffe TARI dell’anno 2020 e considerando l’evoluzione normativa intervenuta che peraltro è ancora in atto, emerge un contesto assai complesso in cui gestire la TARI, nonché la procedura per l’approvazione delle tariffe per l’anno in corso.Il legislatore ha inteso fornire ai Comuni la possibilità di scegliere fra due diverse procedure da assumere per l’approvazione della tariffe TARI per l’anno in corso e atteso che il Decreto “Cura Italia” ha introdotto misure per semplificare la procedura di approvazione delle tariffe TARI per l‘anno 2020, oltre che a differire il termine di approvazione delle medesime, si è preso atto che si possono approvare le tariffe TARI adottare per l’anno 2019, anche per l’anno 2020 provvedendo entro il 31 ottobre 2020 alla determinazione ed approvazione del PEF per l’anno 2020 con la precisazione che l’eventuale conguaglio tra i costi risultanti dal Piano Economico Finanziario (PEF) per il 2020 ed i costi determinati per l’anno 2019 possono essere ripartiti in tre anni, a decorrere dal 2021.Il parere della terza commissione è favorevole ed espresso a maggioranza dei commissari. Positivo il parere espresso dal collegio dei revisori dei conti

La consigliera Ivana Castello rileva che le tariffe relative all’anno precedente non sono in sintonia con quelle di quest’anno atteso che bisogna conoscere i costi risultanti dal PEF e quindi sapere il costo del servizio RSU, da gennaio/ottobre 2020 e se il servizio all’IGM è stato pagato regolarmente attraverso la liquidazione delle fatture e quindi se si sono concretizzati risparmi nella gestione. Non si possono vincolare le finanze dei cittadini con l’impegno che poi dopo si farà eventualmente il conguaglio.

La consigliera Castello illustra un emendamento, condiviso dai consiglieri Medica, Cavallino, Poidomani e Carpentieri con il quale bisogna operare una variazione al regolamento dell’Imposta Unica Comunale (IUC) – lettera i dell’art. 49 comma 2 bis, perché viola quanto disposto dall’art 1 comma 649 della legge 147/2013.

In buona sostanza nella determinazione della superficie assoggettabile alla TARI non si deve tener conto di quella parte ove si formano rifiuti speciali al cui smaltimento sono tenuti i relativi produttori con procedure ai sensi di legge.

Alcune categorie artigianali che pagavano il 30 per cento di TARI oggi non debbano pagare nulla.

Il segretario generale facente funzioni legge una nota inviatagli dalla PO dei tributi, assente per motivi personali, che afferma che l’emendamento va presentato quando si parlerà del regolamento dello IUC, che oggi non è oggetto della proposta deliberativa che riguarda il piano finanziario e non può riguardare la delibera in discussione ovvero la TARI 2020 che si connette invece ad argomenti finanziari.

L’Assessore Aiello replica che l’art. 107 dispone l’applicazione delle tariffe TARI 2020 uguale a quella del 2019 con la facoltà di procedere ad eventuali conguagli che potranno essere positivi o negativi che possono essere regolati  nei tre anni successivi. C’è una procedura precisa: approvazione del PET questa sera e poi successivamente il regolamento.

La consigliera Castello precisa che l’assessore Aiello non ha risposto ai quesiti posti.

L’emendamento non viene quindi posto ai voti sulla scorta del parere della PO.

La delibera è approvata a maggioranza con tredici voti favorevoli e due contrari.

L’atto è dotato dell’immediata esecutività con tredici voti a favore e due contrari.

Esaurito l’ordine del giorno la Presidente Minioto scioglie la seduta.

 

L’Ufficio Stampa

 

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Modica. Città aperta all’arte. Record di visitatori nei musei ad agosto.

Ingresso libero tutto l’anno. Google Arts immortala i tesori della città.

Sempre più  Modica si conferma città aperta all’arte, alla cultura, all’architettura storica, al turismo di qualità.

La città apre i suoi tesori e così l’Amministrazione Comunale ha deciso di prolungare l’ingresso gratuito nel Museo Civico ” F. L. Belgiorno” per tutti, visitatori, residenti e turisti, fino alla fine dell’anno.

Una strategia dal forte impatto sociale, culturale e turistico che ha già prodotto i suoi frutti.

Nel solo mese di agosto si è registrata la presenza di più di duemila visitatori che hanno affollato, le sale del Palazzo della Cultura.

Un numero record di presenze attirate oggi non solo dalla statua in bronzo dell’ Ercole di Modica di età  ellenistica, oramai diventata icona della città, ma fortemente attratte da due eventi stabili: la mostra archeologica DEI ed EROI, con  la monumentale Hydria del Pittore di Modica, un capolavoro del V s colo a. C.   e con la stanza della poesia dedicata al premio Nobel Salvatore Quasimodo, dove è  possibile ascoltare la voce del Poeta.

I visitatori rimangono estasiati da questo mix di antico e moderno, dall’archeologia e l’antichità di Modica e dal fascino della poesia immortale di un premio Nobel.

L’alto numero di visitatori e il gradimento per le iniziative e le attività di promozione promosse per la diffusione delle collezioni del Museo saranno ora ancora di più sostenute.

Il Sindaco Ignazio Abbate e l’assessore alla Cultura, Maria Monisteri ha favorito questo evento e hanno commentato:

“Sono attività e nuove opportunità culturali e importanti traguardi nella promozione del nostro Museo e dei  Beni Culturali di Modica  che l’ Amministrazione intende favorire agevolando l’ingresso gratuito in questo difficile momento  sostenendo cosi  tutto l’ indotto del sistema turistico – culturale. Siamo molto soddisfatti dei risultati che vanno al di là del valore numerico nel senso che costituiscono la base di un potenziale ancora non del tutto espresso e noi lavoreremo in questa direzione. Con queste iniziative il Museo Civico di Modica è sempre più integrato nella nostra città e nella realtà  socio-economico culturale. Con il nuovo anno abbiamo previsto il ritorno a Modica, nel nostro Museo, di altri reperti archeologici rinvenuti da Paolo Orsi e che saranno in esposizione permanente a Modica”.

Non sarà solo l’ingresso gratuito ad incentivare l’ attenzione sul Museo ma  anche altre iniziative già  calendarizzate. È  prevista per il prossimo 15 ottobre, alle ore 14.30,una visita didattica  della mostra DEI ED EROI in diretta streaming dal Palazzo delle Cultura. Le telecamere entreranno nella vetrina, dove è custodita l’Hydria e sveleranno tutti i particolari decorativi di questo capolavoro. La visita in streaming sarà  condotta dall’archeologo Giovanni Di Stefano,Direttore onorario del Museo. La visita è organizzata dall’Ufficio del Comune responsabile dei Beni Culturali e delle Collezioni del Museo è dall’Associazione Culturale Heracles.

Il Museo di Modica si adegua così ai tempi e fa suoi i social e canali di comunicazione online.

“Il Museo di Modica è  veramente antesignano e all’ avanguardia – ha dichiarato il Direttore onorario  Di Stefano . Con questo evento daremo la possibilità  di aprire le porte del nostro Istituto ad un pubblico nuovo e in orari favorevoli per suscitare e moltiplicare emozioni  con riprese  dell’ Hydria e delle decorazioni pittoriche fortemente ravvicinate che nessuno  prima ha mai potuto apprezzare”.

Il Team Google Street View è oggi a Modica per immortalare i tesori della città con il suo ricchissimo patrimonio culturale e artistico; siti che saranno valorizzati sula piattaforma Google Arts and Culture.

Saranno immagini che saranno veicolate in tutto il mondo grazie al più frequentato e familiare motore di ricerca.

Le mete battute quelle del Museo Civico con l’Ercole di Modica, quello archeologico e quindi la collezione Salvatore Quasimodo e la Stanza della Poesia. Altre immagini sono state riprese a San Giorgio con la sua imponente scalinata, San Pietro e infine Casa Quasimodo.

 

L’Ufficio Stam

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Consiglio Comunale.Ampio dibattito sull’anticipazione di liquidità di 44 milioni di euro.

Approvati all’unanimità, opposizione assente, la salvaguardia di bilancio e due variazioni al bilancio 2019/2021

Ampia e articolata discussione sul punto relativo all’anticipazione di liquidità dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’importo di 44 milioni di euro. Argomento posto all’ordine del giorno su richiesta dei sette consiglieri di opposizione. Surrogata la consigliera Ivana Castello dalla quarta commissione, ma puntualmente si dimette in aula. Approvata la salvaguardia degli equilibri di bilancio all’unanimità (l’opposizione aveva lasciato l’aula). Stessa votazione unanime per le variazioni di bilancio (2019/2021) anno 2020: per la contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità e per il contributo del Ministero dell’Interno destinato ad opere pubbliche per efficientamento energetico per l’anno 2020 per un importo di 170mila euro.

Presenti diciassette consiglieri, il consigliere Marcello Medica chiede informazioni sulle riprese streaming dei lavori del consiglio comunale, così come si era impegnata l’amministrazione.

Il consigliere Filippo Agosta lamenta il fatto che i punti aggiunti sono stati fatti a ridosso della seduta e chiede che in futuro si facciano con congruo anticipo al fine di poter studiare gli atti per approfondirli. Valuta che il consiglio comunale vada trattato con il massimo rispetto e chiede il sostegno del Presidente Minioto.

Il Presidente Minioto replica dicendo che ha fatto sempre di tutto per dare gli atti in tempo utile, per l’aggiunzione dei punti relativi al consiglio di oggi c’erano delle scadenze da rispettare. In ordine alle riprese in streaming nessuna notizia ha da fornire al consigliere Medica

I lavori d’aula affrontano il primo punto posto all’ordine del giorno ovvero l’anticipazione di liquidità dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’importo di 44 milioni di euro. Il punto è stato richiesto con una nota a firma di sette consiglieri di minoranza (Castello, Spadaro, Poidomani, Agosta, Cavallino, Medica e Carpentieri). L’argomento è illustrato dalla consigliera Ivana Castello nei termini della richiesta della nota inoltrata al Presidente del consiglio comunale. In merito aveva fatto delle istanze di merito precise ma le risposte ottenute non state esaurienti.

I temi richiesti per la discussione sono: criteri adottati per fissare il piano di rientro; individuazione dei debiti personali per cui è stato contratto il mutuo, con l’indicazione anche delle opere e/o dei servizi che il Comune ha acquisito; criteri che intendono adottarsi per procedere all’estinzione dei debiti; avvio dei singoli pagamenti; tempi entro i quali è previsto che si concluda l’intera procedura di somministrazione.

L’Assessore al Bilancio, Annamaria Aiello risponde per l’amministrazione.

Ribadisce che si tratta di un’anticipazione di liquidità. Attesa la difficile situazione economica che sta soffrendo il territorio per le evidenti crisi di liquidità delle imprese dovute alla pandemia, lo Stato ha concesso la possibilità di avere un’anticipazione di liquidità attraverso una legge, la n° 77 del 2020 concretizzata da una convenzione tra il Ministero delle Finanze e la Cassa depositi e prestiti. L’amministrazione ha sostenuto la linea di un sostegno finanziario per gli operatori economici al fine di fronteggiare i danni provocati dal Covid-19 con un’economia che è andata in rallentamento a motivo dei mancati ricavi.

Per tale ragione si è chiesta un’anticipazione di liquidità utile a fare fronte ai debiti commerciali con fattura al 31 dicembre 2019. E’ ovvio che le fatture elettroniche sono rilevabili nella piattaforma del MEF. Il soggetto creditore non è indicato per nome e cognome, ma c’è l’importo.

Ovviamente si tratta di forniture e servizi di cui l’ente ha usufruito. La fattura riporta l’anno e i codici di riferimento. Ci sono state delle posizioni inevase che si sono trascinate di in anno in anno. L’ente ha firmato un contratto con la Cassa e l’importo accreditato è costituito dalla parte imponile e dalla parte di IVA. La somma va restituita in un arco massimo di trenta anni; questa la scelta compiuta dal comune. Per la parte capitale sono stati stabiliti gli interessi pari all’1,226 per cento. Una volta che la lista è stata chiusa non si può fare nessun’altra operazione. Quando si chiuderà la procedura degli adempimenti che gli uffici stanno completando, si farà il rendiconto alla Cassa depositi e prestiti che sta seguendo l’ente in quest’operazione. Si saprà a quel punto la somma esatta del debito e quanto dovrà essere restituito in trent’anni e quindi l’entità della rata.

La legge 77 del 2020 è disciplinata ed è molto dettagliata. Precisa che la natura del debito è commerciale quindi riferibili a fatture che hanno quella natura.

Il consigliere Filippo Agosta valuta che mancano le indicazioni politiche che la città si aspetta. La trasparenza rileva è un fatto importante. L’IVA e quindi il codice fiscale e la P.I. s’intestano ai nomi dei creditori. L’amministrazione cerca di nascondere con i nominativi questo elenco di fatture; quelle fornite sono illeggibili. L’ente ha un elenco di nomi che i consiglieri e i cittadini non conoscono. Il processo dei pagamenti previsto dalla legge è molto rapido, ovvero una liquidazione entra trenta giorni. Quindi bisogna sapere e conoscere. Valuta che i trenta giorni siano già scaduti.

Quando si dice che solo le fatture elettroniche inserite potranno essere pagate, pone il problema se l’amministrazione ha inserito tutte le fatture non digitabili che avrebbe dovuto inserire nell’elenco, così come i debiti fuori bilancio. Poi intende sapere quando è stata accreditata la somma e capire quindi saranno le scadenze; tutto deve essere noto e quindi reso pubblico.

La consigliera Ivana Castello valuta che non è d’accordo che i debiti sono stati contratti per servizi essenziali e quindi s’intende capire cosa sono questi debiti con gli importi e le relative destinazioni; se ci sono debiti datati nel tempo. Trattandosi di debiti contratti dal primo gennaio 2013 e quindi riportati nei bilanci di riferimento vuole capire quanti risorse saranno destinati all’ENEL, alla Multiservizi e quant’altro.

Sui 44 milioni introitati sono stati pagati sinora 15 milioni. L’assessore non ha risposto ad alcuni nostri quesiti e quindi è stato riferito ciò che già si sapeva.

Necessario controllare se tutti quelli che devono avere le somme sono stati inseriti nell’elenco. I dati avuti sono illeggibili. L’amministrazione conosce a chi sono destinate le somme. La consigliera Castello vuole sapere chi sono i destinatari. Al 28 settembre tutte le risorse non sono state spese. Quindi da questo ragionamento chiede quanti sono ancora i debiti del Comune. Poi non si è parlato delle sanzioni che sono in capo ai responsabili in caso di ritardo (il termine per legge sono trenta giorni dall’accreditamento della somma).

Non si sa ancora l’ammontare della rata e la data precisa del fine debito.

Il consigliere Marcello Medica rileva che l’obiettivo del consiglio è chiaro: informare i cittadini sulle domande che le opposizioni pongono all’amministrazione. Precisa che si tratta di un debito in cui si devono pagare interessi.

Se si fa di conto con i 64 milioni di euro avuti dalla Cassa Depositi e Prestiti, poi quindici ritrasferiti alla Cassa, in sette anni sono state restituiti 21 milioni di euro con 30 milioni da restituire. Bisogna a questo punto da aggiungerne ancora 44 di milioni. Quindi siamo a 74 milioni di euro e se aggiungiamo i 23 dell’anticipazione di cassa che fanno circa cento milioni di euro di debito.

Bisogna adesso capire come restituirle queste somme atteso che ci sono altre spese da affrontare negli anni a venire a cominciare dagli stipendi dei dipendenti. Quindi come sarà coperta questa spesa da fronteggiare atteso che si tratta di quattro milioni di euro di interessi l’anno. Vuole conoscere il piano di pagamento del mutuo.

Il consigliere Tato Cavallino rileva che l’assessore ha risposto ma non ha detto niente in ordine ai quesiti posti. Sulle intestazioni dei debiti si è voluto soprassedere atteso che in commissione l’assessore ha detto che questo tipo d’informazione avrebbe ingolfato il lavoro degli uffici. Ma si volevano solo sapere le indicazioni dei debiti che si intendevano soddisfare con le intestazione dei destinatari, vedi ENEL o altri fornitori per macro aree. Capire insomma del perché si è voluto accedere ad un mutuo di 44 milioni di euro. Per pagare quali debiti? Capire anche se tra i debiti ci sono gli stipendi arretrati della Multiservizi (presente in aula una delegazione).

Nella replica l’assessore Annamaria Aiello rileva che le richieste si staccano molto da quanto chiesto in aula dai proponenti il punto. Non è stato possibile entrare nel merito per stabilire solo gli anni di rientro così come stabilisce il contratto. Non è un mutuo ma bensì un’anticipazione di liquidità. Appena saranno completate le procedure si avrà esatta contezza della somma da restituire secondo le fatture elettroniche in elenco così come previsto dalla normativa.

Lo spirito della legge è quello di dare respiro alle imprese che sono in sofferenza e  non si tratta di un investimento che l’ente deve attuare. Tutto questo non nasce oggi; annualmente ci si trascina debiti del passato e così continuando: ci sono i rendiconti ad attestarlo.

Non ci sono poi criteri per l’estinzione dei debiti. Ci sono motivi di privacy circa il motivo perché non è stato pagato il fornitore. Sono stati fatti più di 1300 mandati. Annuncia e s’impegna, ad operazioni contabili concluse, a portare in consiglio comunale il rendiconto dell’anticipazione di liquidità con riferimenti alle macro aree e con esse le quote di ammortamento. Questo è quanto sarà riferito ai consiglieri.

Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio, questi devono essere riconosciuti prima dell’anticipazione di liquidità: sono stati inseriti quelli possibili e compatibili con i tempi e con il riconoscimento e che sono riferibili a debiti commerciali.

La consigliera Ivana Castello rileva il fatto che l’assessore fa la maestra in consiglio e ripete sempre le stesse cose. La presenza dell’assessore è quella di dare risposte ai quesiti posti dei consiglieri. Sostiene che si tratta di un mutuo in piena regola. Si è posta la domanda sull’individuazione dei debiti personali per cui è stato contratto il mutuo, con l’indicazione anche delle opere e/o dei servizi che il Comune ha acquisito e su questo l’assessore non ha risposto pur avendone piena cognizione. Non comprende da parte dell’assessore come si valuta aberrante il fatto che si chieda la tipologia di spesa. Pone la domanda se c’è un motivo per non conoscere chi è stato pagato sino ad oggi. Saperlo è un’operazione che si può fare in pochissimi minuti. La verità è che l’assessore non vuole rispondere. Sarebbe interessante conoscere chi è stato pagato e se si è seguito un ordine cronologico. Annuncia la richiesta di un accesso agli atti.

La consigliera Rita Floridia valuta che l’assessore ha risposto a tutti i quesiti richiesti e l’amministrazione sta facendo di tutto per fronteggiare le situazioni di crisi in corso e sta dando dimostrazione di trasparenza.

Il consigliere Filippo Agosta rileva che si stanno gestendo soldi pubblici da destinare ai cittadini che da anni aspettano di essere pagati e non comprende il perché non si debbano conoscere i destinatari si dice perché c’è la privacy. Pretende l’elenco con le partite IVA che devono essere rese pubbliche. Non sono soldi dell’amministrazione, ma pubblici. Bisogna conoscere i criteri con cui sono pagati nell’ordine delle fatture.

Il consigliere Marcello Medica ringrazia l’assessore per quanto detto. L’accensione del debito, che non era obbligatoria contrarre, bisogna restituirlo. Da qui capire quanto è il debito complessivo del Comune di Modica. E come l’ente li restituirà.

Il sindaco nella replica esordisce dicendo con fermezza che qualsiasi cittadino che chiede notizie non deve andare né dal sindaco, né dall’ assessore o dal consigliere. Lo si metta a verbale. Sarà la PO del settore e gli uffici a dare le risposte. E’ chiaro che se c’è in corso un contenzioso non potrà essere pagato prima che si definisca. Al consigliere Marcello Medica che chiede sulla sostenibilità ricorda in quale situazione si trovava il Comune otto anni fa. Si saprà solo a rendiconto delle fatture evase quanto dovrà essere pagato come debito. Poi afferma che dalla sua sindacatura sono stati pagati 60 milioni di euro per spesa corrente con il pagamento della spesa corrente, stipendi dei dipendenti innanzitutto. Un fatto senza precedenti. Sono stati tutti debiti che sono stati onorati. Il Comune ha debiti e crediti. Quello contratto non è un mutuo è un’anticipazione di liquidità per mancati introiti delle imprese a motivo della pandemia.

Non sono stati emessi ruoli da sei mesi. Oggi l’anticipazione di liquidità consentirà ai cittadini, che hanno avuto saldato il debito, di poter pagare i servizi pubblici forniti al momento non pagati per la crisi economica dovuta al Covid. Il Comune di Modica si trova nelle stesse condizioni come tutti gli altri. La Regione vuole sapere quali introiti l’ente non ha potuto realizzare in termini di servizi resi alla collettività perché s’ipotizza una risorsa a fondo perduto. Poi riferisce che in otto anni è stato sempre riferito tutto alle opposizioni. Non c’è motivo e interesse per agire diversamente. I dati saranno resi noti per comparti e quando il lavoro sarà definitivamente fatto. L’amministrazione è in linea al dettato della Cassa Depositi e Prestiti e comunque si è preso qualche giorno in più per operare le chiusure dei contenziosi che impongono la privacy.

Si passa alla surroga del consigliere dimissionario in seno alla quarta commissione consiliare permanente, Ivana Castello.

Votanti sedici consiglieri. Ottengono voti: Ivana Castello sette voti, Piero Covato uno,Lucia Ingarao un voto, le schede bianche sono cinque, due nulle.

Ivana Castello è eletta a componente della quarta commissione consiliare.

La delibera di surroga è approvata con quindici  voti  favorevoli e un astenuto.

È votata l’immediata esecuzione dell’atto con quindici voti favorevoli e un astenuto.

La consigliera Ivana Castello si dimette da componente la quarta commissione.

Altro punto in discussione, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e stato di attuazione dei programmi al bilancio di previsione 20192020, anno 2020 (approvata in giunta municipale con atto n° 174 del 24 agosto u.s.). L’atto è illustrato dall’assessore al Bilancio, Annamaria Aiello.

La delibera propone di dare atto che alla data del 20 agosto 2020 gli equilibri di bilancio afferenti il bilancio di previsione 2019/2021, anno 2020 risultano essere rispettati, come da allegato; di dare atto del quadro generale riassuntivo delle entrate e delle spesa, sia in termini di competenza che di cassa, anno 2020, come da allegato; di dare atto della verifica dello stato di attuazione dei programmi di bilancio per il triennio 2019/2021, anno 2020 come da allegato.

Il parere della commissione bilancio è positivo ed è stato espresso a maggioranza dei commissari.

Ai voti la delibera è approvata all’unanimità dei presenti (l’opposizione non è in aula) quattordici voti favorevoli.

L’immediata esecutività è votata all’unanimità con quattordici voti favorevoli.

Si passa al punto relativo alla variazione di bilancio di previsione 2019/2021, anno 2020 per la contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità legge 77/20 per il pagamento dei debiti commerciali al 31 dicembre 2019.

Relaziona l’assessore al bilancio Annamaria Aiello.

La variazione riguarda la contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità concessa per il pagamento dei debiti commerciali al 31 dicembre 2019 per importo complessivo di € 43.914.007,63. Per tale ragione si rende necessaria per l’Ente la variazione di bilancio di previsione 2019/2021, anno 2020, che riguarda una maggiore entrata per € 43.914.007,63 e una maggiore spesa per € 43.914.007,63 per anticipazione di liquidità concessa, nel rispetto degli equilibri di bilancio come da allegato prospetto sottoscritto dal responsabile del servizio finanziario, alla delibera di Giunta (n° 145 del 24 agosto 2020) municipale sottoposta a ratifica da parte del civico consesso. La cassa depositi e prestiti ha erogato a favore del Comune di Modica la somma di € 43.914.00,63 a titolo di anticipazione di liquidità destinata ai pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigili maturati alla del 31 dicembre 2019 relativi a somministrazioni di forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali.

L’anticipazione sarà restituita con un piano di ammortamento a rate costanti, comprensive di quota capitale e quota interessi, con durata sino ad un massimo di trenta anni; si prende atto del permanere dell’equilibrio di bilancio.

Il collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole; così come quello della commissione bilancio espresso a maggioranza dei commissari.

Il consigliere Filippo Agosta valuta che l’argomento arrivato in consiglio non ha dato la possibilità di un approfondimento e chiede quindi il rinvio del punto. Ai voti il rinvio è stato respinto con due favorevoli, un astenuto e tredici contrari.

La delibera è approvata all’unanimità dei presenti con quattordici voti favorevoli.

La delibera è dotata d’immediata esecutività con quattordici voti favorevoli, all’unanimità dei presenti.

Si passa ad un’altra variazione di bilancio di previsione 2019/2021, anno 2020, relativi ai contributi per investimenti destinato ad opere pubbliche in materia di efficientemento energetico e sviluppo sostenibile per l’anno 2020, sulla scorta del decreto del Capo Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno del 14 gennaio u.s.

Relaziona l’assessore al Bilancio Annamaria Aiello.

La proposta è quella di apportare al Bilancio di previsione 2019/2021, anno 2020 le variazioni di competenza analiticamente indicate nel relativo prospetto per l’attribuzione al Comune di Modica l’importo di € 170.000,00 a titolo di contributo per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile per l’anno 2020.

D dare atto del permanere degli equilibri di bilancio, sulla base dei principi dettati dall’ordinamento finanziario e contabile.

La commissione bilancio ha espresso parere favorevole a maggioranza dei votanti. Il collegio dei revisori dei Conti ha espresso il 3 settembre u.s. parere favorevole.

La delibera è approvata all’unanimità dei presenti con quattordici voti favorevoli.

La delibera è dotata d’immediata esecutività con quattordici voti favorevoli, all’unanimità dei presenti.

Esaurito l’ordine del giorno la Presidente Minioto scioglie la seduta.

 

L’Ufficio Stampa

 



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