Segnaletica delle aree di emergenza di Protezione Civile. Consegnati oggi i lavori

Progetto redatto dal servizio comunale

I lavori per la fornitura e posa in opera della segnaletica utile ad indicare e ad individuare le aree di emergenza prevista nel piano comunale di Protezione Civile sono stati consegnati oggi all’impresa che si è aggiudicata la fornitura.

L’esecuzione dei lavori da parte dell’impresa “Giuseppe Cappello s.a.s.” di Modica, che si ha vinto la gara su un importo  progettuale di € 32.500,00 elaborato dal servizio comunale di Protezione Civile, è ricompresa fra le attività previste per l’attivazione del piano di emergenza comunale di Protezione Civile così come approvato dal consiglio comunale.

Tali aree, distinte in aree di ricovero, di attesa e di ammassamento, risultano variamente dislocate su tutto il territorio comunale e l’esecuzione dei lavori ne faciliterà la loro individuazione specifica.

Nei prossimi giorni sarà avviata la campagna di distribuzione, porta a porta, dell’opuscolo informatico sul piano, nel mentre è stato attivato il servizio automatizzato di messaggistica di emergenza per la popolazione per il quale si rinnova l’invito all’adesione mediante iscrizione consultando il sito della Protezione Civile comunale: http://www.protezionecivilemodica.eu/

 

 

 

 

L’Ufficio Stampa

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Corona d’alloro deposta dal sindaco alla lapide che ricorda l’alluvione del 1902.

Cerimonia rievocativa con una Messa in suffragio per le 112 vittime

Con la deposizione di una corona d’alloro da parte del sindaco, Ignazio Abbate, alla lapide che ricorda l’alluvione del 26 settembre 1902* posta nell’atrio di Palazzo San Domenico, sede del Comune, si è conclusa ieri sera la cerimonia del 116° anniversario di quel tragico evento che colpì la Città di Modica.

Una Santa Messa nella Chiesa di Santa Maria di Betlem officiata dai parroci Don Antonio Forgione e Don Ernesto Scarso ha preceduto la posa della corona.

Presenti alla ricorrenza oltre il primo cittadino, esponenti della giunta, il presidente del consiglio comunale,Minioto, alcuni consiglieri e i rappresentanti della forze dell’ordine della città.

 

* Nella notte tra il 25 e il 26 settembre del 1902  gli abitanti di Modica furono svegliati da una catastrofe.

Pioveva ormai da più di 24 ore e la quantità di acqua precipitata a terra era ormai pari alla metà di quella che, di solito nella zona, cade in un anno.

Le strade del centro abitato si erano trasformate in veri e propri fiumi, le campagne erano ormai devastate, con raccolti distrutti e campi allagati. Ma durante la notte, intorno alle quattro, il volume della pioggia aumentò improvvisamente a dismisura. La terra non era più in grado di contenerla e la devastazione era imminente; nel giro di venti minuti si consumò la tragedia.

La furia dell’acqua imperversò per 20 lunghi minuti durante i quali l’inondazione, senza alcuna tregua, distrusse e devastò tutta la città. Sotto  piazza  San Domenico il letto coperto del  fiume scoppiò e l’acqua arrivò fino a dieci metri di altezza. Poco prima delle cinque la devastazione e la furia delle acque erano finite.

L’allarme era rientrato, ma il bilancio era tra i peggiori mai visti: 112 morti, abitazioni ed edifici pubblici devastati, danni inestimabili nelle campagne. Una piccola apocalisse si era consumata.

L’Ufficio Stampa

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Barca di Cioccolato V / Santo di Modica per il corso Umberto di Modica venerdì 28 settembre

Il progetto di Jonida Xherri mette insieme lavoro, fratellanza e solidarietà

Si intitola “Barca di cioccolato V / Santo di Modica *” il progetto dell’artista Jonida Xherri, albanese di nascita ma che vive e lavora per lunghi periodi a Modica.

L’evento, che ha il patrocinio del Comune e la collaborazione di vari enti pubblici e privati e dell’associazionismo del volontariato, vuole mettere in evidenza un profondo legame, economico, culturale e tradizionale tra l’Africa e la Sicilia – quest’ultima come punto di arrivo e di passaggio per gli immigranti di oggi.

Il progetto sarà presentato al pubblico venerdì 28 settembre p.v. alle ore 18.00 con una manifestazione piuttosto singolare.

Una barca tridimensionale costruita con 629 barrette di cioccolato di Modica, (ci saranno 629 cartoline, dipinte dai partecipanti, che decoreranno la confezione delle barrette), ispirata dal disegno di un bambino. Il numero è pari a quello dei migranti che si trovavano nella prima nave ONG che nel giugno del 2018 gli è stato vietato l’ingresso in Italia.

“Abbiamo accolto con piacere il progetto di questa giovane artista, commenta Maria Monisteri assessore ala cultura, perché il simbolo di una barca è riuscita con efficacia a coniugare il lavoro che sta dietro la produzione del cioccolato di Modica e il senso della solidarietà, fatto di fratellanza e integrazione, con i migranti provenienti dall’Africa. Non potevano non accogliere un messaggio di questo tipo attesi i nostri convincimenti e la nostra tradizione fatta di accoglienza e condivisione”.

Lavorando attorno ai temi portanti dell’immigrazione, del dono, dello scambio e della speranza, il progetto è realizzato insieme agli ospiti delle case di accoglienza e associazioni locali di Modica, Pozzallo, Scicli, Ragusa e Noto, creando così uno scambio tra le persone di varie provenienze che vivono nello stesso luogo.

Le 629 tavolette di cioccolato invece saranno donate ai partecipanti del progetto. La barca di cioccolato di Modica si candida a diventare il simbolo del “Santo del lavoro di Modica”.

“Visto che Modica è una città che lavora tanto con la produzione del cioccolato abbiamo voluto dare vita, commenta Jonida Xherri, a una performance/processione dove la barca trasportata dai partecipanti, percorrerà da piazza a piazza il tratto principale di corso Umberto 1°, accompagnata da una musica eseguita con i tamburi della collezione del Museo Trame Mediterranee di Gibellina.

Al termine della processione, la barca sarà fatta entrare al Convento del Carmine dove rimarrà esposta per una settimana insieme ad altre tre installazioni da me realizzate sul tema del viaggio.
La conclusione del progetto prevede un gesto di condivisione, dove il pubblico sarà invitato a mangiare la riproduzione di una barca con rose di cioccolato”.

 

 

 

 

 

* Questa è la V edizione del progetto Barca di Cioccolato, la prima e la seconda edizione sono state realizzate presso Spazio Meno Assenza di Pozzallo con la collaborazione degli ospiti dei primi centri di Accoglienza di Pozzallo, la terza edizione si è svolta presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze con la collaborazione degli ospiti delle case di Accoglienza di Arci, Caritas, Cenacolo, e la quarta edizione si è svolta presso Fondazione Orestiadi / Museo Trame Mediterranee di Gibellina con la collaborazione degli ospiti di Associazione Terraferma di Salemi, CAS Sant’Antonio, Comunità Alloggio per minori La Coccinella e Società cooperativa sociale Nuovi Orizzonti di Poggioreale, all’interno del progetto Albero della Cuccagna / I Nutrimenti d’Arte, curata da Achille Bonito Oliva.

 

 

BIO: Jonida Xherri (19/051985 Albania) diplomata all’Artistico “Jan Kukuzeli” proseguendo lavoro come maestra d’arte. Dal 2007 vive tra Modica e Toscana. Consegue le Lauree all’Accademia di Belle Arti di Firenze, al 2013 del Triennio e al 2016 del Biennio Specialistico.

Ha partecipato in mostre nazionali e internazionali a Casa Masaccio Arte Contemporanea di S.G.Valdarno- Fondazione Orestiadi a Gibellina- Museo Medici Riccardi, Galleria EX3, Galleria Srisa, Galleria La Corte, Accademia di Belle Arti di Firenze- Carrozerie e Macro a Roma, Triennale di Milano, Teatro Margherita a Bari- Galleria KleepArt a Paterborn- Accademia di Belle Arti di Muenster, -Museo delle Belle Arti di Rio De Janeiro.

Nell’ambito didattico collabora con Scuole, Associazioni, Musei e Gallerie a Sicilia, Toscana, Romania e Cina ed è stata vincitrice con un progetto didattico per il premio Artisti in Erba 2018 a Smart di Roma.

Da anni la ricerca più importante è concentra agli interventi pubblici e all’integrazione come il progetto “Barca di Cioccolato” realizzato presso la Fondazione Orestiadi all’interno del progetto Albero della Cuccagna- Nutrimenti d’Arte curata da Achille Bonito Oliva nel 2015, il progetto “Perle di Biodiversità” con il quale ha vinto il Premio Arte Pollino 2016 e il progetto “Mireserdhet” con il quale ha vinto Bridge Art//Contemporary Visions la residenza artistica full (Y)_grounding 2017/2018.

 

 

L’Ufficio Stampa

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