La Castello succede a sé stessa
Presenti venti consiglieri, la presidente del Consiglio comunale, Carmela Minioto, che introduce il punto relativo alla surroga del consigliere dimissionario in seno alla quarta commissione consiliare permanente, Ivana Castello.
Votanti sedici consiglieri. Ottengono voti: Ivana Castello otto voti, Rita Floridia, Lucia Ingarao, Piero Covato uno, le schede bianche sono quattro e una scheda nulla.
Ivana Castello è eletta a componente della quarta commissione consiliare.
La delibera di surroga è approvata con quindici voti favorevoli e un astenuto.
È votata l’immediata esecuzione dell’atto con quindici voti favorevoli e un astenuto.
Si passa al punto relativo al rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2019.
Illustra l’argomento l’assessore Annamaria Aiello. Con una relazione di cinquanta minuti, articolata e dettagliata, la titolate della delega al Bilancio ha esordito sostenendo che il termine ordinario disposto dal Tuel, 30 aprile 2020, a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, è stato prorogato 30 giugno 2020.
La tardività con la quale viene presentato è strettamente legata alla emergenza epidemiologica le cui disposizioni ministeriali hanno determinato anche l’allontanamento del personale dal posto di lavoro e la adozione della nuova modalità lavorativa dello smart working. Sin dall’inizio del look down, ha evidenziato l’assessore Aiello, la Giunta ha garantito la presenza. Costantemente è stato seguito l’evolversi della situazione nel territorio ed è stata monitorata la gravità epidemiologica. Sono state attivate tutte le misure necessarie per venire incontro alle richieste di intervento da parte dei soggetti socialmente più deboli, delle famiglie, di tutti i cittadini e di tutti gli operatori economici, coinvolti in una crisi economica senza precedenti. Tale grave situazione ha rallentato specificatamente i processi di formazione dello schema di rendiconto.
Il rendiconto di gestione è lo strumento che permette di rappresentare il risultato di gestione, sotto l’aspetto finanziario, economico e patrimoniale; il rispetto degli equilibri economici e finanziari, il risultato di amministrazione e la rappresentazione nella sua composizione finale con le parti accantonate e vincolate.
Il Conto del bilancio espone i risultati della gestione finanziaria; il conto economico rileva i risultati della gestione economica, il conto del patrimonio, infine, evidenzia le consistenze iniziali e finali delle voci patrimoniali.
Lo schema di Rendiconto 2019 è stato approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 274 del 18 dicembre 2020 e successivamente rettificato con delibera n. 4 dell’11 gennaio 2021; è accompagnato dalla relazione e dal parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, rilasciato il 14 gennaio 2021. Lo schema di Rendiconto 2019 ha avuto anche il parere favorevole della Commissione Bilancio.
La gestione finanziaria 2019 riporta un saldo di cassa di euro 147.007,97, determinato da riscossioni per euro 92.004.840,41 (di cui euro 10.756.409,43 in conto residui ed euro 81.248.430,98 in conto competenza), e pagamenti per euro 92.034.138,45 (di cui euro 34.109.706,62 in conto residui ed euro 57.924.431,83 in conto competenza).
Anche nel 2019 si è fatto ricorso all’utilizzo dell’anticipazione di cassa presso la Tesoreria Comunale e l’importo non restituito al 31 dicembre ammonta a euro 17.776.847,18.
La gestione residui presenta un saldo attivo di euro 48.481.616,28, di cui euro 143.507.872,32 in conto residui attivi ed euro 95.026.256,04 in conto residui passivi.
Il fondo crediti dubbia esigibilità determinato al 31 dicembre 2019, in applicazione del metodo ordinario, è pari a euro 80.888.083,03, e rileva un maggiore accantonamento di euro 13.843.806,54, a fronte dell’importo complessivamente accantonato al 31 dicembre 2018 di euro 57.800.229,93 e dell’ulteriore incremento dell’importo di euro 9.244.046,56, quale accantonamento operato nel bilancio di previsione 2019. Il predetto maggiore disavanzo di euro 13.843.806,54, come proposto nel piano di rientro, viene ripianato, ai sensi dell’art. 39-quater del D.L. n. 162/2019, nel periodo massimo di quindici anni, a decorrere dal 2021.
Le entrate correnti ammontano complessivamente a euro 56.154.320,20 di cui riscossi euro 32.031079,70.
Le entrate in conto capitale ammontano complessivamente a euro 5.202.981,54 di cui riscossi euro 1.319.779,61.
Gli oneri per permesso di costruire sono stati accertati nel 2019 per euro 1.032.679,01 e riscossi per euro 767.696,00.
Le spese correnti ammontano complessivamente a euro 47.631.432,43 di cui pagati euro 24.414.916,40.
Le spese per il personale hanno rispettato i vincoli disposti dalle norme in materia, così come i documenti di programmazione del fabbisogno di personale sono stati improntati al rispetto del principio di riduzione complessiva della spesa.
Ai fini della verifica degli obiettivi di finanza pubblica, nel 2019, è stato conseguito un risultato di competenza positivo per un importo di euro 644.531,51.
Nel 2019 è stato rispettato il limite di indebitamento disposto dall’art. 204 del Tuel; il residuo debito da mutui al 31 dicembre 2019 ammonta a euro 18.961.895,18 ed il debito medio per abitante è di euro 350.
Nel 2019 , con deliberazioni del Consiglio comunale sono stati riconosciuti e finanziati debiti fuori bilancio per euro 177.622,00, di cui euro 5.683,40 per sentenze esecutive ed euro 171.938,60 per acquisizione di beni e servizi senza impegno di spesa. Le predette deliberazioni sono state debitamente trasmesse alla Procura della Corte dei Conti, della Regione Siciliana.
Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2019, come di seguito riportato, è pari a euro 48.628.713,44, evidenziando un incremento rispetto all’esercizio precedente di euro 7.757.875,27.
Il disavanzo di amministrazione 2019, pari a euro -76.911.664,10, rapportato a quello del 2018, pari a euro – 17.871.482,85, risulta incrementato di euro 59.040.181,25, di cui euro 44.144.705,29, quale importo di ADL da restituire al 31 dicembre 2019 ed euro 13.843.806,54 quale maggiore accantonamento FCDE, determinato col metodo ordinario.
Il predetto incremento del disavanzo di amministrazione è stato determinato anche dalla applicazione delle disposizioni inerenti alla modifica dei principi contabili in osservanza alla dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’art. 2, comma 6, del D.L.n. 78/2015, di cui alla sentenza della Corte Costituzionale n. 4 del 28 gennaio 2020.
Sotto l’aspetto patrimoniale, il totale attivo ammonta a euro 115.325.299,74, di cui euro 52.550.968,51 per immobilizzazioni, euro 62.774.331,23 per attivo circolante, euro 147.007,94 per disponibilità liquide; il totale passivo è costituito da euro 507.500,00 per fondi rischi e da euro 113.934.852,96 per debiti. Il patrimonio netto ammonta a euro 882.946,78.
In ordine alla gestione delle entrate tributarie ed extratributarie, il Responsabile del Settore Tributi ha individuato la ditta “Publiservizi srl”, quale soggetto affidatario del servizio per l’ attività di supporto all’ufficio tributi per le procedure di riscossione, coattiva e non, delle entrate tributarie ed extratributarie (TARI, IMU, TASI, Canoni idrici, COSAP, CIMP, Imposta di soggiorno) da effettuare mediante solleciti di pagamento, accertamenti esecutivi.
La Giunta comunale ha approvato il Regolamento disciplinante le misure di contrasto all’evasione dei Tributi Locali, col quale si subordina il rilascio di licenze, autorizzazioni, concessioni e relativi rinnovi e la permanenza in esercizio, alla verifica della regolarità del pagamento dei tributi locali da parte dei soggetti richiedenti.
Il Comune di Modica già nel precedente quinquennio, 2013–2018, ha avviato un progetto di profondo ammodernamento della città unitamente ad un forte processo di sviluppo economico, con adozione di misure idonee e necessarie a favorire sostenibilità ambientale, coesione sociale e attrazione turistica.
Tali misure si estrinsecano anche nella adesione ed effettiva partecipazione a progetti nazionali ed europei di grande respiro e di rilevante valenza economica, quali Agenda Urbana, GAL terra Barocca, Piani di Efficientamento energetico, Tutela del territorio contro il rischio idrogeologico.
In qualità di Assessore al bilancio ha sottolineato la consapevolezza, da parte dell’intera Amministrazione comunale, di avere operato al meglio nell’interesse dell’intera comunità, di avere garantito la continuità di tutti i servizi, di avere gestito la cosa pubblica nel migliore dei modi, nella totale trasparenza e con la ferma volontà di voler dare ai concittadini tutti i servizi e gli interventi necessari per migliorarne la qualità della vita e garantire loro prosperità economica.
Il disavanzo di gestione complessivamente è dunque pari, al 31 dicembre 2019, a euro – 76.911.664,10 che è così composto: € 9.168.463,10 da residuo del disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui; € 13.843.806,54 dalla costituzione del FCDE (Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità) con metodo ordinario; €5.565.579,11 da disavanzo da ripianare secondo le procedure dell’art 243 bis del TUEL; € 44.144.705,29 da disavanzo da costituzione del fondo anticipazione di liquidità; € 4.189.110,06 da disavanzo di gestione esercizio 2019.
Il consigliere Giovanni Spadaro anche a nome dei colleghi Filippo Agosta e Ivana Castello consegna una nota da inserire agli atti e da consegnare al collegio dei revisori dei conti e al responsabile finanziario. Il testo affronta gli impegni di spesa da assumere in tema di: della transazione con il Comune di Scicli per € 709.000,00; quello con l’ENEL risultando inferiore a € 5.000.000,00 che è la somma pagata ogni anno; della transazione tra Banca Farmafactoring spa e l’ente per un ammontare di € 2.700.000,00; quello tra Banca IFIS spa e l’ente per un ammontare di € 628.250,40. Poi segue il riferimento a 59 accordi transattivi che possono essere configurabili a debiti fuori bilancio per un ammontare di € 416.411,42.
Quesiti vengono posti in ordine a: sull’acquisizione delle dichiarazioni delle PO sulla consistenza dei debiti fuori bilancio; se il calcolo dei parametri deficitari al rendiconto siano stati correttamente valutati e infine se sia stato assunto l’impegno di spesa relativo al ripiano dei debiti delle società partecipate per un ammontare di € 1.448.350,89.
Il consigliere Giammarco Covato a nome della terza commissione gratifica il lavoro svolto dai commissari e per il tempo dedicato e dall’assessore Aiello per lo studio e il confronto sull’atto deliberativo; sono state necessarie tre commissioni. L’atto è stato votato a maggioranza: quattro favorevoli e un astenuto.
Il consigliere Filippo Agosta rileva che nel corso del dibattito sul tema non sono state fornite risposte sui quesiti posti (vedi debiti fuori bilancio come riportati dalle PO). Chiede lumi su altri dettagli e invita magari ad una sospensione dei lavori per le risposte.
La consigliera Rita Floridia sottolinea il tempo congruo con il quale è stato consegnato ed esaminato l’atto e registra gli attacchi delle opposizioni che tentano di screditare l‘operato della giunta e dell’assessore in un periodo peraltro complicato come quello caratterizzato dalla pandemia. Voterà a favore del punto.
Il consigliere Tato Cavallino condivide le riflessioni dell’assessore Aiello quando ha dato atto al sindaco di esser presente in prima linea sull’assistenza alla comunità in questo momento difficile. Rileva però che qualcosa in più di sarebbe potuto fare e stigmatizza la consigliera Floridia quando parla di attacco delle opposizioni quando invece sono state posti dei quesiti di carattere tecnico.
Sapere insomma rispetto alla nota illustrata con i quesiti posti se le risposte sono state fornite oppure no. Chiede al responsabile economico finanziario, dr. Bella, di dare una risposta rispetto alle cose chieste.
Il consigliere Giammarco Covato sottolinea che c’è stato tempo a sufficienza per chiedere chiarimenti e rileva come il consigliere Agosta avrebbe avuto tempo in commissione di avanzare domande e avere le risposte atteso che un consigliere del suo gruppo è componente della terza commissione, più volte assente.
Il consigliere Marcello Medica si chiede, rispetto ad una relazione dell’amministrazione così ricca di numeri, cosa abbia compreso la pubblica opinione che vuole sapere se il Comune è in percolo di dissesto oppure no.
Il risultato amministrazione non è peraltro migliorato. La gestione finanziaria rileva ancora l’anticipazione di cassa di oltre 17 milioni con interessi e passivi di 350mila euro. Si tratta di una pesante criticità che costa tanto nel bilancio dell’ente.
L’ente deve recuperare risorse e non cercare di tartassare l’utente, in questo momento così critico.
Si sofferma alla lenta onorabilità dei pagamenti che è legata alla crisi di liquidità. Evidenzia un peggioramento del disavanzo di amministrazione legato agli interessi per mutui e ad altri oneri. Sottolinea l’entità dei residui di competenza della TARI pari oltre alla metà dell’ammontare che fa molto preoccupare. Aumenta il debito e non si sa se cresce il credito. Apprezza le scuse dell’assessore per il ritardo con cui viene illustrato il Conto Consuntivo 2019. Questo ritardo nell’adozione del documento economico finanziario però è costato il mancato finanziamento di cinque progetti da parte del Ministero degli Interni dove Modica è stata esclusa.
Il presidente del collegio dei revisori dr. Francesco Lembo valuta che le richieste fatte andavano fatte in modo più tempestivo e le risposte sarebbero già arrivate.
I revisori attivano i controlli sulla base di una format. Sulle richieste, al 31 dicembre 2019, le PO non segnalano debiti fuori bilancio, tranne per il settore nono che ne ha rilevato uno per 71.222,28mila euro. Per il Comune di Scicli è a conoscenza che la partita è stata sistemata.
Il dr. Giampiero Bella, responsabile finanziario dell’Ente ribadisce che gli impegni di spesa sono stati fatti. Sulle transazioni valuta che siano vantaggiose rispetto ai debiti fuori bilancio e quindi sono favorevoli all’ente. In buona sostanza il dr. Bella valuta che a tutti i quesiti posti c’è una risposta ben precisa peraltro con l’attivazione di procedure corrette.
Sull’impegno delle società partecipare, replica l’assessore Aiello, insiste un contenzioso; ad ottobre prossimo sarà definito il debito a situazione pregresse per conoscere la somma precisa. Per la SPM non ci sono altre posizioni debitorie. Sul piano di riequilibrio che si trova al Ministero sarà richiesta una attualizzazione delle pratiche: quindi una rimodulazioni delle situazioni che al momento e in fase di stasi per motivi di competenze in materia tra organi dello Stato.
L’Assessore Aiello precisa poi che in tema di debiti fuori bilancio si fa riferimento al piano di riequilibrio approvato, quello del 2015. Questo però non significato che si sta seguendo il piano di riequilibrio affrontando le varie criticità e tra questa la velocità di riscossione dei tributi. Rispetto ai finanziamenti perduti il Comune di contro sono stati garantiti, malgrado le difficoltà, i servizi essenziali e quindi trovandosi in questo status l’ente non può andare in dissesto.
Il consigliere Filippo Agosta denuncia il fatto, al di là delle risposte in consiglio, non si riesce ad avere per altre vie documentazione e risposte e quindi devono fare le richieste in sede di civico consesso.
Si rende conto che fare, in tempi di pandemia, un bilancio consuntivo non è semplice, ma nel merito non si trova d’accordo sul documento economico finanziario in quanto è mancato il rigore che invece caratterizzò il modo di agire delle amministrazioni precedenti. Chi fa ricerca del consenso il rigore finanziamento non può essere contemplato.
Rileva poi che le transazione innovative non passano dal consiglio comunale ma il debito fuori bilancio non viene inserito nel bilancio. Quindi non vengono prima riconosciuti, si transigono e quindi valuta non vengono equiparati come debito. La lista presentata ne comprende per un ammontare di € 416.411,42.
L’assessore Aiello sulla precedente amministrazione Buscema, essendo stata presidente del collegio dei revisori dei conti all’epoca, era arrivato un avviso di dissesto e si fecero salti mortali per aderire al piano di riequilibrio e questo costò molte sofferenze a causa di un eccessivo numero di dipendenti, di dirigenti e una realtà pesante di partecipate. Nessuno deve speculare su queste cose del passato, atteso che allora fu assunta la responsabilità di portare avanti quella situazione. Per legge, sino a quanto non si normerà diversamente, la transazione non è classificata come debito fuori bilancio. È un atto di vantaggio per l’ente e quindi per la comunità.
Il consigliere Giovanni Spadaro ricorda che la Corte dei Conti nel 2017 aveva chiesto la dichiarazione del dissesto ma il decreto salva Napoli evitò questo tragico epilogo. Denuncia che deve essere ancora approvato il bilancio 2020 quando ci sono enti che hanno approvato il 2021. Poi ricorda che il collegio dei revisori dei conti ha posti rilievi, considerazioni e proposte.
Il sindaco Abbate chiudendo il dibattito apprezza il lavoro fatto dall’assessore Aiello e dalla giunta, ringrazia i consiglieri di maggioranza, il collegio dei revisori dei conti per il lavoro certosino e gli uffici finanziari.
Dopo otto anni di amministrazione cerca di individuare ancora una proposta reale sul bilancio da parte dell’opposizione. L’azione amministrativa ha trasformato in numeri quello che è stato fatto compresa la riconquistata puntualità nel pagamento dei dipendenti comunali, delle partecipate e delle imprese. Nel 2019 sono state messe in campo azioni che non hanno trascurato il più piccolo angolo della città. Rifatta la manutenzione delle scuole, delle strade. Il Comune di Modica non ha il piacere di introitare per intero il trasferimento regionale per un debito di dieci milioni di euro contratto dall’ amministrazione precedente e poi ancora la discarica di Scicli con un debito onorato. Ci sono progetti per cinque milioni di euro pronti per essere finanziati e fronteggiare così il dissesto geologico.
Questa è un’eredità che la prossima amministrazione riceverà comprese tutti i finanziamenti che si sono ottenuti per il resto delle opere pubbliche. Per il Foro Boario c’è un contenzioso con la Regione che l’ente sta affrontando. Il 1° di aprile saranno aperte le buste per completare Dente Crocicchia per motivazioni legate alle imprese. Sul recupero dei crediti si cambia registro e denuncia che ci sono furbetti che criticano l’ente per la lentezza di riscossione che poi chiedono le rateizzazione. Il Comune di Modica è l’unico ad avere speso i fondi ex Insicem. Poi rivendica i finanziamenti di Agenda Urbana, GAL terra Barocca, Piani di Efficientamento energetico, Tutela del territorio contro il rischio idrogeologico.
Ad oggi la Regione Sicilia non ha inviato un solo euro per investimenti relativi allo scorso anno o quelli del fondo perequazione. Si tratta di quattro milioni e mezzo di euro; come si fa a coprire l’anticipazione di cassa senza i trasferimenti di Regione e Stato e poi garantire i servizi.
Il consuntivo è la risultante di scelte politiche a beneficio della collettività in termini di beni e di servizi.
Sette progetti per realizzare rete stradale rurale per sei milioni e mezzo di euro sono stati finanziati che è il frutto di collaborazione con i cittadini. Ringrazia per il lavoro svolto il collegio dei revisori dei conti: attenti e precisi.
Alle dichiarazioni di voto il consigliere Marcello Medica cita finanziamenti assunti e persi e mette in evidenza il ruolo di controllo sull’attività amministrativa facendo proposte e dichiara un voto di astensione.
Il consigliere Covato annuncia il voto favorevole di tutta la maggioranza consiliare e rileva la bontà dell’attività amministrativa del Sindaco e dell’amministrazione e la città ha compreso l’ottimo lavoro fatto e ha risposto con lauto consenso. Il consigliere Filippo Agosta dichiara il voto contrario perché non l’ho convince l’attività amministrativa che ha prodotto questo consuntivo 2019.
Sul punto è stato presentato un emendamento tecnico che viene votato a maggioranza con quindici voti favorevoli, due contrari e un astenuto.
La delibera sul conto consuntivo 2019 viene approvato a maggioranza con quindici voti favorevoli, due contrari e un astenuto.
La delibera viene dotata della immediata esecutività con quindici voti favorevoli, due contrari e un astenuto.
Si passa al “piano di rientro del Disavanzo di Amministrazione Esercizio Finanziario 2019.”
Illustra l’argomento l’assessore Annamaria Aiello che vede una ripartizione nei quindici anni del maggiore accantonamento dal fondo credito di dubbia esigibilità per l’importo di € 13.843.806,54 la cui quota divisa in quindici anni ammonta a € 922.920,44 a partire dal 2021.
Per l’esercizio 2020 si mantiene ferma la quota che è stata definita nella rimodulazione del piano di equilibrio per quanto riguarda il riaccertamento straordinario dei residui pari a € 2.183.793,00 e la quota del disavanzo approvato dalla Corte dei Conti pari ad € 953.647,64. Un’altra quota pari a 1.321.792,44 è la quota che è quello relativo al fondo anticipazione di liquidità. Sulla scorta della sentenza sulla illegittimità costituzionale relativa alla compensazione il fondo di anticipazione di liquidità con il fondo crediti di dubbia esigibilità l’ente che avesse eventualmente fruito di questa norma, a partire dall’anno 2020, deve includere una quota pari alla quota da restituire nell’anno in esame.
L’Ente ha chiuso il rendiconto della gestione per l ‘esercizio 2019 con un disavanzo è di amministrazione complessivo di € – 76.911.664,10 che viene coperto negli esercizi finanziari successivi.
Per quanto attiene l’anno 2020 di € 5.855.603,19; per l’anno 2021 in € 6.819.953,77; per l’anno 2022 in € 6.862.10,01. Queste cifre sono state inserite come quote di ripiano nel piano di bilancio 2020/2022 che proprio oggi il collegio dei revisori dei conti ha esitato con parere favorevole.
Per gli anni successivi sino al completamento il restante montante pari ad € 57.373.397,22.
Sul quadro è stato presentato un emendamento tecnico da parte del responsabile del servizio Finanziario,dr. Giampiero Bella e riguarda una rettifica nel prospetto conclusivo riportante la copertura del disavanzo da fondo crediti di dubbia esigibilità.
Il collegio dei revisori dei conti sulla delibera ha espresso parare favorevole.
Sull’argomento sono stati presentati due emendamenti tecnici che vengono approvati a maggioranza con quindici voti favorevoli e tre astenuti.
La delibera viene approvata a maggioranza quindici voti favorevoli e tre astenuti.
Con la stessa votazione è approvata la immediata esecutività dell’atto.
Esaurito l’ordine del giorno la Presidente Minioto scioglie la seduta.
L’Ufficio Stampa