Pubblica illuminazione
Maria Monisteri, Sindaco di Modica: “Nei giorni scorsi, sono state accese le luci in contrada Catanzarello. Un ulteriore step di un lavoro che portiamo avanti da anni e che segna un altro passo in avanti del progetto che contraddistingue la nostra azione e che punta a dotare di pubblica illuminazione le zone periferiche di Modica. Si tratta di un atto fortemente significativo non solo per chi risiede nella zona ma anche per l’intera Città. Ed altri sono in cantiere nell’immediato futuro, Sant’Ippolito ad esempio, e a medio termine” Ignazio Abbate, presidente I commissione ARS: “Da sindaco prima e da parlamentare regionale adesso, credo molto in tutte quelle azioni che producono sicurezza per la
popolazione. Avere la pubblica illuminazione in una zona densamente popolata come Catanzarello, significa potere garantire sicurezza ai residenti, deterrente contro i malintenzionati ma anche sicurezza nella circolazione viaria. E questo è solo un altro passo verso un progetto di pubblica illuminazione più ampio. Presto la luce ‘pubblica’ arriverà in altre aree rurali e sono già in fase avanzata gli iter procedurali”
Tino Antoci, assessore Urbanistica: “Credo che sia buona prassi amministrativa, dare grande attenzione anche alle zone periferiche della città. In questo senso, con il Sindaco, siamo assolutamente sulla lunghezza d’onda che caratterizza da anni l’azione amministrativa: dotare di impianti di pubblica illuminazione le nostre campagne che al momento ne sono prive. Catanzarello era una di queste. Abbiamo acceso, nei giorni scorsi, i fari, dotando la zona di un impianto secondo i più moderni crismi di efficientemento energetico, nel rispetto delle nuove norme e nell’ottica di un notevole risparmio per le luci usate. Un’altra zona della città di Modica prima al buio e che adesso gode di idonea illuminazione” Giorgio Belluardo, assessore alle Manutenzioni: “Da ormai due settimane, anche nella zona di Catanzarello, abbiamo attivato la pubblica illuminazione. Si tratta di un passaggio importante che conferma l’interesse della nostra amministrazione verso le zone rurali della città. Un passaggio che è anche segno di continuità nell’idea che continuiamo a portare avanti per dare a Modica un adeguato sistema di illuminazione in tutte le aree, anche quelle periferiche proprio per la peculiarità delle nostre campagne, da sempre fortemente antropizzate e dove, per questo, sono necessarie azioni a garanzia della sicurezza”
popolazione. Avere la pubblica illuminazione in una zona densamente popolata come Catanzarello, significa potere garantire sicurezza ai residenti, deterrente contro i malintenzionati ma anche sicurezza nella circolazione viaria. E questo è solo un altro passo verso un progetto di pubblica illuminazione più ampio. Presto la luce ‘pubblica’ arriverà in altre aree rurali e sono già in fase avanzata gli iter procedurali”
Tino Antoci, assessore Urbanistica: “Credo che sia buona prassi amministrativa, dare grande attenzione anche alle zone periferiche della città. In questo senso, con il Sindaco, siamo assolutamente sulla lunghezza d’onda che caratterizza da anni l’azione amministrativa: dotare di impianti di pubblica illuminazione le nostre campagne che al momento ne sono prive. Catanzarello era una di queste. Abbiamo acceso, nei giorni scorsi, i fari, dotando la zona di un impianto secondo i più moderni crismi di efficientemento energetico, nel rispetto delle nuove norme e nell’ottica di un notevole risparmio per le luci usate. Un’altra zona della città di Modica prima al buio e che adesso gode di idonea illuminazione” Giorgio Belluardo, assessore alle Manutenzioni: “Da ormai due settimane, anche nella zona di Catanzarello, abbiamo attivato la pubblica illuminazione. Si tratta di un passaggio importante che conferma l’interesse della nostra amministrazione verso le zone rurali della città. Un passaggio che è anche segno di continuità nell’idea che continuiamo a portare avanti per dare a Modica un adeguato sistema di illuminazione in tutte le aree, anche quelle periferiche proprio per la peculiarità delle nostre campagne, da sempre fortemente antropizzate e dove, per questo, sono necessarie azioni a garanzia della sicurezza”