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Presentati martedì pomeriggio al Comune di Modica due progetti di agricoltura sociale, di cui l’ente di palazzo San Domenico è partner, finanziati a valere sulla misura 16.9 del PSR 2014-2022: Vicinale: percorsi didattici e agricoltura sociale; API, Agricoltura per l’Inclusione. I due progetti hanno come obiettivo comune quello di recuperare alcune aree della città di Modica e renderle fruibili per la cittadinanza creando orti sociali, spazi di didattica, partecipazione e pet therapy. Nel caso di Vicinale, si intende recuperare alcuni spazi dell’antica “trazzera” che collegava Modica con Ragusa, dal quartiere Dente, creando un giardino di “timpa”, laboratori di didattica agricola con la collaborazione delle coop. agricole/sociali Terramatta e Nostra Signora di Gulfi. Quest’ultima si occuperà anche di attività di onoterapia che impiega alcune caratteristiche proprie dell’asino (taglia ridotta, pazienza, morbidezza al tatto, lentezza di movimento e tendenza ad andature monotone) per entrare in comunicazione con il paziente attraverso il sistema asino-utente-operatore. Per API, si intende riportare in vita l’antico orto officinale del Convento di Santa Maria del Gesù a Modica alta, sempre con la realizzazione di un giardino, occasioni di inclusione sociale e didattica con dei laboratori, con le cooperative Terramatta, L’Arcolaio e la coop. BAB. Quest’ultima si occuperà in particolare di apiterapia, cioè un insieme di trattamenti del benessere umano con i prodotti raccolti, trasformati e secreti dalle api. Oltre ai partner già citati, è significativo il coinvolgimento dell’Associazione LAP (che gestisce il complesso monumentale di Santa Maria del Gesù) e del vivaio Radice Sicula che si occupa di promuovere l’utilizzo delle piante antiche e antiche varietà di alberi da frutto.  In entrambi i casi, i progetti di riqualificazione saranno definiti nel corso di incontri e focus per stabilire quali pratiche mettere in atto nelle aree da riqualificare.Il Comune di Modica, presente in conferenza stampa con il sindaco Ignazio Abbate, l’assessore alla Cultura Maria Monisteri e l’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Belluardo, quale partner pubblico dei due progetti, si è impegnato a sostenere le attività soprattutto per facilitare quanto più possibile le operazioni di movimento terra, scerbatura e pulizia iniziale dei luoghi per renderli fruibili agli utenti dei progetti. “Sono molto contento – ha detto il sindaco Abbate – perché si tratta di due iniziative che puntano al miglioramento del decoro della città e al recupero di spazi che potranno tornare alla fruizione pubblica. Come Amministrazione comunale, inoltre, ci auguriamo che esperienze di questo tipo possano essere di esempio per la comunità, spingendo anche altri soggetti a progettare, programmare e avviare iniziative analoghe. Il Comune di Modica – ha concluso – sarà sempre lieto di poter affiancare come partner questo genere di attività”.

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